Il Bellini Astor 36 segna il ritorno di un nome storico dell’industria nautica italiana con un walkaround sport-cruiser di 36 piedi capace di coniugare linee senza tempo, efficienza d’insieme e cura artigianale del dettaglio. In questa analisi affrontiamo il modello con lo sguardo dell’ingegnere navale e del perito di bordo: numeri, scelte costruttive, ergonomia, impiantistica, prestazioni e posizionamento competitivo, con rimandi a dati ufficiali e a prove e “first look” di testate internazionali come Motor Boat & Yachting, Powerboat & RIB e YachtBuyer. L’obiettivo: offrire una scheda tecnica ragionata e una guida alla scelta per armatori privati, società di charter di lusso e dealer.
Profilo del cantiere: eredità, filosofia e reputazione
Radici estetiche e ingegneristiche
Bellini Yacht dichiara una visione fondata sulla “rational essence”: forme essenziali e funzionalità come criterio primo, con una grammatica stilistica mediterranea che privilegia superfici pulite, curvature dolci e daylighting accurato. La comunicazione corporate insiste sul bilanciamento tra tradizione artigianale e innovazione tecnologica, un approccio coerente con l’impostazione walkaround dell’Astor 36, dove accessi, passavanti e protezioni risultano determinanti per sicurezza e vivibilità.

Ritorno sulle scene e percezione del brand
L’Astor 36 si inserisce nel rilancio del marchio con un prodotto di immagine riconoscibile: la stampa specializzata ha parlato di “comeback” alle radici glam anni ’60 reinterpretate in chiave contemporanea. La collaborazione con dealer e distributori europei consolida una reputazione in crescita, mentre i tour e i test pubblicati nel 2025 ne hanno amplificato la visibilità.
Analisi tecnica approfondita
- Lunghezza fuori tutto (LOA): 11,30 m
- Lunghezza di scafo (LH): 9,99 m
- Lunghezza al galleggiamento (LWL): 9,30 m
- Baglio massimo: 3,90 m
- Pescaggio: 0,70 m
- Dislocamento a vuoto: ~7,8 t; a pieno carico: ~9,2 t
- Serbatoi: carburante 700 l; acqua 150 l
- Posti omologati: fino a 10 persone (scheda cantiere); alcune schede dealer indicano CE Cat. B fino a 12 persone
Dati tratti dalla scheda tecnica ufficiale e da listini dealer selezionati (Sebino Yachts, Metropol). Il rapporto dimensionale baglio/lunghezza (≈0,345) denota una piattaforma stabile al fermo e volumi adeguati per cabine e servizi in un’impronta < 10 m di LH, strategica per costi di ormeggio e logistica di trasferimento.

Linee d’acqua e distribuzione dei pesi
L’architettura navale dell’Astor 36 è improntata a una carena a V moderata con volumi di prua generosi e deadrise utile al comfort di marcia nel moto ondoso mediterraneo. Il baricentro è contenuto grazie alla coppia di entrobordo posizionati a poppa e alla trasmissione a piedi poppieri: ciò consente un trim naturale in fase di dislocamento e un ingresso in planata progressivo, limitando beccheggio e perdite per formazione d’onda. La gestione dei pesi (generatori, impianti, eventuale gyro) è studiata per lasciare corridoi tecnici liberi e facilità di manutenzione, come confermano gli approfondimenti di.
Materiali di costruzione
Scafo e sovrastruttura sono in vetroresina (GRP) con stratificazioni calibrate e rinforzi nelle zone sollecitate (paglioli, longheroni, giunzioni scafo-coperta). La scelta del GRP consente:
- Elasticità controllata per assorbire vibrazioni e carichi dinamici;
- Ottimizzazione dei pesi a parità di costi vs. compositi avanzati, con vantaggi in manutenzione e riparabilità;
- Resistenza all’osmosi tramite cicli di barriera e gelcoat di qualità.
Per interni e arredi, l’approccio è legno-vetroresina con finiture di pregio, pelli e imbottiti marini; le superfici verticali sfruttano tonalità chiare per amplificare la luce naturale filtrata da glass surfaces a sviluppo longitudinale.

Motorizzazioni, propulsione e trasmissione
L’offerta prevede coppie di Volvo Penta benzina V8 350 hp e diesel D4 300 hp (DPH/DPI); in alcune comunicazioni di prodotto è indicata anche la soluzione D6 400 hp come opzione di vertice. La trasmissione a piedi poppieri DPI/DPH abilita caratteristiche chiave:
- Frizione idraulica e electric steering (DPI) per innesti morbidi e manovrabilità fine;
- Joystick Driving/Docking e piattaforma Assisted Docking integrata con EVC e sensori;
- Compatibilità con autopilota e Dynamic Positioning System in ecosistemi Volvo Penta/plotter di ultima generazione.

Prestazioni: velocità, crociera, autonomia, consumi
Le prestazioni variano in funzione di motori e carico. I riferimenti più accreditati riportano:
- Velocità massima: circa 36 kn in configurazione tipica; listing con assetti performanti indicano picchi fino a ~40 kn;
- Crociera: 25–27 kn per la versione diesel D4 secondo schede dealer;
- Autonomia: indicativamente 200–250 nm con serbatoio 700 l in profili reali di crociera;
- Consumi: coerenti con una coppia di entrobordo 300–350 hp su scafo GRP 9–9,5 t; a titolo orientativo, a 25 kn la casistica di mercato per D4/DPI spesso si colloca nell’ordine di ~70–90 l/h totali (valori indicativi, dipendenti da carena, eliche, assetto e sea state).
Sistemi di bordo: elettronica, domotica, navigazione
La plancia prevede strumentazione multifunzione con plotter compatibili (es. Garmin) e integrazione EVC per i pacchetti Volvo Penta (Autopilot, Joystick, Assisted Docking). Opzioni frequenti includono generatore, aria condizionata, illuminotecnica LED a scenari e gestione carichi domestici via moduli domotici. Le telecamere perimetrali e i sistemi surround view sono integrabili in funzione dell’elettronica prescelta. YachtBuyer segnala vano motori dimensionato per ospitare gruppo elettrogeno e, a prua del vano, lo spazio per gyro stabilizer qualora richiesto.

Innovazione e ricerca: efficienza, stabilizzazione, sicurezza
- Assisted Docking & Joystick: la piattaforma Volvo Penta estende alla linea DPI funzioni di assistenza attiva alla manovra (compensazione vento/corrente, scaling fine della coppia), migliorando sicurezza in spazi ristretti;
- Stabilizzazione giroscopica: lo spazio in sala macchine consente l’installazione di gyro; su taglia 36’ sono tipici Seakeeper 2/3 (range 30–39’), in alternativa il nuovo SK4 per upsize;
- Riduzione consumi: combinazione tra carena efficiente, prop slip ottimizzato su DPI e gestione elettronica dei carichi; possibilità di integrare pannelli solari di supporto servizi (opzione da verificare su specifica commessa).
Design, layout e architettura
Il layout privilegia il deck living: un pozzetto profondo e modulare, T-top di protezione, camminamenti larghi (flush deck) che connettono la prua conviviale. Sottocoperta, l’Astor 36 offre 2 cabine e 1 bagno, con volumetrie che sfruttano l’altezza utile e l’illuminazione naturale. L’ergonomia della timoneria riceve commenti positivi in prove su mare reale per postura, controllo e visibilità.


Vita a bordo e comfort
Il progetto privilegia la fruibilità diurna: sedute componibili, tavoli convertibili, wet bar equipaggiabile con frigoriferi, grill e vasche del ghiaccio. In coperta, la protezione del T-top e dei parabordi alti garantisce sicurezza in famiglia e facilità di movimento. Sotto coperta, l’isolamento acustico del vano motori e delle paratie migliora il riposo in rada. Il bagno è finestrato con box doccia separabile. La climatizzazione, abbinata a finestrature apribili, consente stagionalità estesa.
Prestazioni in navigazione: prove e feedback professionali
Nei riscontri su mare reale, l’Astor 36 viene descritto come reattivo ma confortevole: timoneria ben calibrata, visibilità priva di coni d’ombra, sedute contenitive. La risposta all’accelerazione è progressiva, con ingresso in planata ordinato; in virata la barca mantiene un raggio coerente e lettura chiara del feedback di carena, con assetto prevedibile. La velocità di punta, a seconda delle motorizzazioni e della messa a punto eliche/rapporti, varia nell’intervallo 36–40 kn, mentre la crociera 25–27 kn risulta equilibrata per rumorosità e consumi.

Mercato e concorrenza
Posizionamento in prezzo e segmento
L’Astor 36 si colloca nel cluster dei 36–38 piedi walkaround premium. Indicazioni di prezzo di partenza comunicate in anteprima stampa riportano da ~€450.000 (configurazioni base; accessori e opzioni possono incidere significativamente: generatori, stabilizzatori, elettronica avanzata). Nelle quotazioni brokerage con allestimenti completi e annate recenti si vedono richieste superiori, specie con packs alto di gamma.
Analisi dei competitor diretti
Pardo 38
- Dimensioni: LOA 11,56 m, baglio 3,60 m;
- Motori: entrobordo Volvo (fino a D6-440) o fuoribordo; max speed dichiarata fino a 45–50 kn a seconda dei setup;
- Note: vocazione più “performance oriented” quando configurato con triple outboard; volumetria sottocoperta comparabile ma con impostazione di stile diversa.
Fjord 38 Open
- Dimensioni: LOA 11,5 m, baglio 3,64 m; serbatoio 600 l;
- Motori: prevalentemente entrobordo Volvo D4; max speed ~40 kn;
- Note: design iconico del T-top, finiture “nordic chic”, forte personalizzazione coperta.
Windy SR38
- Dimensioni: LOA ≈12,2–12,85 m in base a IB/OB;
- Motori: D6-440 DPI (IB) o outboard ad alte prestazioni; max speed >43–48 kn;
- Note: settaggio più “sport rib tender” ad alte prestazioni, finiture top e pricing superiore in pari allestimento.
Vantaggi competitivi dell’Astor 36
- Coerenza progettuale: carena e pesi in equilibrio con potenze 300–350 hp per un pacchetto efficiente senza ricorrere a cavallerie estreme;
- Walkaround puro con assetto family-safe: passavanti larghi, bordi alti, protezioni diffuse;
- Finiture italiane con impostazione “clean” e grande cura di sellerie e dettagli;
- Prontezza di manovra grazie a DPI, joystick e Assisted Docking sulla generazione 2025 (fonte).
Trade-off e considerazioni
- Rispetto a competitor con outboard ad alta potenza, l’Astor 36 privilegia efficienza e quiete più che il numero di nodi assoluto;
- La volumetria sottocoperta è ottimizzata per weekending e brevi crociere: per crociere prolungate, i 150 l di acqua richiedono gestione o upgrade impiantistici;
- La personalizzazione (gyro, generatori, A/C, elettronica avanzata) incide sensibilmente su prezzo, pesi e autonomia.
Clientela target
- Armatori privati alla ricerca di un 36’ elegante, sicuro per famiglia e ospiti, con costi d’esercizio prevedibili;
- Charter di lusso “day & weekend” in aree a forte domanda (Coste del Mediterraneo, Baleari, Costa Azzurra), con appeal estetico e facilità d’uso in banchina;
- Società di rappresentanza/dealer che desiderino un modello distintivo su cui costruire esperienze evento e lead generation premium.

Risultati e riconoscimenti
Il modello ha raccolto un consenso crescente nella stampa tecnica: YachtBuyer e Powerboat & RIB sottolineano style impact e qualità percepita, mentre eventi come il British Motor Yacht Show ne hanno esteso la visibilità presso il pubblico UK. Le campagne social del brand e dei dealer confermano l’attenzione del mercato e la calendarizzazione di sea trials dedicati.

Prospettive future
L’Astor 36 funge da manifesto di stile e metodo per Bellini Yacht: linee essenziali, allestimenti modulari e integrazione elettronica driver-oriented. Le direttrici di sviluppo più verosimili includono: estensioni di gamma (40–45’), opzioni ibrido-mild su base diesel in abbinamento a hotel load ottimizzati, ampliamento delle soluzioni di stabilizzazione (Seakeeper DC-first) e pacchetti Assisted Docking sempre più diffusi su DPI. La base tecnica attuale lascia margini di upfit senza snaturare il DNA di efficienza e semplicità manutentiva.
Scheda tecnica riassuntiva
- Modello: Bellini Astor 36
- Cantiere: Bellini Yacht
- LOA: 11,30 m — LH: 9,99 m — LWL: 9,30 m
- Baglio: 3,90 m — Pescaggio: 0,70 m
- Dislocamento: 7,8 t (a vuoto) — 9,2 t (pieno carico)
- Serbatoi: carburante 700 l — acqua 150 l
- Motori: 2× Volvo Penta V8 350 hp (benzina) / 2× Volvo Penta D4 300 hp (diesel); opzioni superiori segnalate su fonti stampa
- Trasmissione: piedi poppieri DPH/DPI con joystick e Assisted Docking (MY2025)
- Interni: 2 cabine — 1 bagno
- PAX: fino a 10 (scheda cantiere); CE Cat. B indicata fino a 12 su taluni listini dealer
- Velocità: top ~36–40 kn; crociera ~25–27 kn
- Autonomia tipica: ~200–250 nm (config. diesel, profili reali)
Approfondimento: abitabilità ed ergonomia
La circolazione da poppa a prua è continua: passavanti protetti, coaming alto, corrimano ben disposti. L’area di prua accoglie uno sunpad ampio con schienali regolabili; il pozzetto integra un dinette convertibile. Il windscreen avvolgente riduce turbolenze in navigazione; il T-top, con impianto luci e predisposizioni, crea un vero microclima coperto. Sotto coperta, l’uso di tonalità chiare e tagli luminosi enfatizza la percezione di volume. I vani tecnici sono ispezionabili, con impiantistica cablata ordinatamente e percorsi cavi/tubi identificati.
Test in mare: sintesi ingegneristica del comportamento
Con mare di 0,5–0,8 m d’onda corta, l’Astor 36 presenta impatto lieve sul mascone e capacità di smorzare il rollio residuo; in accelerazione, la salita in planata è lineare, con picco di bow rise contenuto grazie a baricentro/pesi e coppia dei D4. A 25–27 kn l’assetto è neutro, timone preciso e feedback “sodo” ma progressivo; la rumorosità percepita in timoneria resta su valori confortanti per una conversazione normale (merito di isolamenti e regimi medi). In virata stretta la carena appoggia prevedibile senza perdite d’aderenza percepibili. La manovrabilità in banchina, con Joystick Docking e Assisted Docking, risulta user-friendly anche per equipaggi ridotti.
Approfondimento iconografico


Consigli di configurazione
- Uso privato familiare: D4 300 DPI, pacchetto joystick & Assisted Docking, A/C 16–24k BTU, frigo doppi, hardtop lighting, audio premium;
- Charter day & weekend: aggiungere Seakeeper 2/3 (se programmato ancoraggio in rada), ice maker, tendalino poppiero su pali in carbonio, passerella elettrica;
- Uso sportivo: eliche a passo ottimizzato, trim tabs automatici, pacchetto elettronica con doppi MFD e radar in overlay.
Video
Conclusioni: posizionamento nel settore
Il Bellini Astor 36 si propone come sport-cruiser essenziale ed elegante che predilige l’equilibrio tra comfort, fruibilità e prestazioni reali. Non è un “numero di nodi” da manifesto, ma una barca razionale che fa della qualità percepita, della coerenza tecnica e della facilità di conduzione i suoi punti di forza. In un mercato popolato da nomi iconici (Pardo, Fjord, Windy), l’Astor 36 si ritaglia spazio grazie a stile italiano pulito, impiantistica moderna e un pacchetto prestazioni/consumi che lo rende convincente per armatori esigenti e flotte charter premium. Le prospettive, alla luce del rilancio del brand e dell’adozione capillare delle suite Volvo Penta 2025, sono di crescita e di consolidamento nel segmento 35–40 piedi.



