La Riviera 4600 Sport Yacht Platinum Edition è un progetto che mette al centro la funzionalità marinaresca prima ancora dell’estetica: ogni scelta – dalla geometria della carena all’impiantistica, dal layout su un unico livello alla gestione digitale dei sistemi – contribuisce a costruire una piattaforma coerente, pensata per un armatore che vuole condurre in autonomia senza rinunciare a prestazioni e qualità percepita. Il marchio australiano applica qui una ricetta nota: robustezza strutturale, ergonomia studiata e un’attenzione puntuale ai carichi, ai percorsi d’aria, ai rumorini di bordo che – se trascurati – minano la fruizione quotidiana. L’allestimento Platinum aggiunge un trattamento di superfici e materiali che eleva il tono, ma non snatura la concretezza del prodotto. Il risultato è un express cruiser che sa correre in sicurezza, consumare in modo prevedibile e offrire spazi interni dal taglio residenziale, con una suite armatoriale full-beam degna di barche più grandi.
Identità del cantiere: radici, metodo e affidabilità nel tempo
Riviera nasce e cresce in un contesto, quello della Gold Coast, che impone carene sincere e impianti a prova di mare “vero”. L’azienda ha consolidato negli anni una cultura della manutenibilità: cablaggi ordinati, accessi chiari ai componenti critici, manualistica accurata, controllo qualità a tappe e ispezioni che riducono l’imprevisto dopo la consegna. La filosofia costruttiva privilegia la vetroresina per scafo e sovrastruttura, con rinforzi mirati nelle aree soggette a maggiori sollecitazioni, e lascia ai rivestimenti e alle laccature la funzione di qualificare il clima interno. La serie Sport Yacht esprime la visione del cantiere sui 50 piedi: un equilibrio tra single-level living, volumetria efficiente e propulsione IPS per semplificare la conduzione e ottimizzare la traccia in curva.

Quadro tecnico del modello
In termini geometrici, la barca si colloca nel cuore del segmento con LOA intorno a 15,3 metri, baglio di circa 4,7 metri e pescaggio nell’ordine di 1,3 metri. Il dislocamento a secco – attorno a 19 tonnellate, variabile con dotazioni e serbatoi – indica un’impostazione strutturale solida che supporta andature medio-alte senza vibrazioni fastidiose. La distribuzione dei volumi favorisce una stabilità trasversale naturale e una portanza efficace alle velocità di crociera, mentre la poppa è scolpita per dialogare con i pod, riducendo turbolenze e dispersioni di flusso.
Analisi tecnica approfondita
Dimensioni principali e architettura navale
Il rapporto lunghezza/baglio colloca la 4600 su valori che consentono di combinare superfici abitabili generose con una tenuta in appoggio convincente. La prua presenta volumi capaci, ma un profilo abbastanza affilato da mitigare l’impatto sull’onda corta. Le sezioni a centro barca sono pensate per sostenere il baricentro della zona notte, mentre la poppa consolida la sfruttabilità del garage tecnico e l’interazione con la piattaforma idraulica. In virata, l’insieme tende a restare neutro, limitando rollate improvvise e scompensi di traiettoria.
Materiali e criteri di costruzione
La scelta del composito si traduce in scafi e sovrastrutture in GRP, con stratificazioni mirate e irrigidimenti nelle zone di concentrazione degli sforzi (attacchi dei pod, lande delle bitte, piedistalli dei verricelli, basamenti del generatore). I pannelli interni restano removibili e codificati, per consentire ispezioni rapide e interventi senza demolizioni. L’allestimento Platinum rende percepibile la qualità attraverso essenze calibrate, laccature a poro chiuso e rivestimenti selezionati, mantenendo però un approccio “service-first”: dietro la finitura, c’è sempre un passaggio praticabile per raggiungere i sistemi.

Apparato propulsivo e trasmissioni
Il progetto è nato attorno alla piattaforma Volvo Penta IPS, qui tipicamente nella configurazione D8 IPS800 (600 hp ciascuno). La trasmissione a pod combina un rendimento idrodinamico favorevole a crociera con la praticità del joystick tra le mani: chi ha poca confidenza con l’ormeggio in spazi stretti apprezza i movimenti millimetrici, la rotazione sul punto e l’integrazione del DPS per tenere posizione in attesa di ingresso in porto o di aprirsi un varco al distributore. La sterzata diretta dei pod alleggerisce il timone tradizionale, offrendo traiettorie pulite e una riduzione percepibile del raggio di evoluzione a bassa velocità.
Prestazioni, consumi e autonomia
Con l’installazione di riferimento, la barca sviluppa una velocità massima attorno ai 30–31 nodi e una crociera confortevole nell’intorno dei 26–27 nodi. La capacità carburante (circa 2.100 litri) e l’efficienza della carena consentono autonomie a crociera tipiche nell’ordine di 220–245 miglia mantenendo un congruo margine. A regimi dislocanti intorno ai 9 nodi, la barca incrementa sensibilmente la distanza copribile, risultando interessante per trasferimenti lunghi quando le condizioni non suggeriscono la planata. Il rumore di fondo resta sullo sfondo: paratie, isolanti e flussi ben gestiti evitano risonanze, mentre il montaggio su antivibranti riduce le trasmissioni alla struttura.
Sistemi di bordo, navigazione e gestione digitale
La plancia è impostata per garantire leggibilità e ridondanza: doppi display multifunzione, autopilota, radar, AIS e un digital switching che permette di controllare illuminotecnica, pompe, livelli e utenze da interfacce centralizzate. La logica a scene semplifica la vita: un tocco per l’ormeggio, uno per l’ancoraggio, uno per la navigazione notturna – e i sottosistemi si allineano alla modalità scelta. L’adozione di telecamere sala macchine/pozzetto e le luci subacquee sono opzioni diffuse, così come impianti audio con zonizzazione che non interferiscono con la conduzione.

Impiantistica elettrica e termica
L’impianto AC/DC è dimensionato per sostenere l’uso reale: inverter/charger, banchi batterie con protezioni dedicate e un generatore allineato ai carichi di hotel. L’aria condizionata – con pacchetti ad alto BTU nei climi caldi – è distribuita con attenzione ai percorsi, evitando getti diretti su sedute o zone di passaggio. Gli accessi ai quadri elettrici sono immediati, la segnalazione di anomalie è chiara, e i cablaggi seguono canaline logiche per evitare incroci inutili che nel tempo diventano punti di fragilità.
Design e vivibilità: uno spazio unico che respira
Salone, cockpit e galley aft
La cifra stilistica resta il single-level living: salone e pozzetto si inseguono su un piano continuo grazie a porte scorrevoli e a una finestratura che si apre verso la galley aft, trasformando la cucina in un ponte tra dentro e fuori. La disposizione a L o a U offre piani di lavoro continui, elettrodomestici integrati, lavastoviglie a cassetto, forno combinato e un sistema di contenimenti pensato per gli oggetti che davvero si usano in barca. Il tavolo del pozzetto – solido, ancorato, con passaggi laterali puliti – si presta a pranzi estesi senza occupare la circolazione; le sedute contrapposte compongono un quadrilatero conversazionale che funziona anche con equipaggi ridotti.
Ponte inferiore e suite armatoriale
Sotto coperta, tre cabine e due bagni ricostruiscono un clima “casalingo”. La master a tutta larghezza sfrutta le finestrature di murata per portare luce al centro, con letto centrale, vanity o lounge e armadiature con spazi verticali realmente utilizzabili (non solo numeri sulla carta). La VIP di prua adotta un matrimoniale a isola ben accessibile sui tre lati, mentre la cabina ospiti laterale propone singoli che spesso diventano double con una semplice conversione. Le altezze sono generose e gli imbotti evitano urti nelle aree cieche; corrimani e spigoli arrotondati ricordano che la barca, prima di tutto, si muove.
Spazi esterni, piattaforma e garage
La piattaforma poppiera idraulica cresce in funzione e non solo in metrature: varo e alaggio del tender sono semplificati, ma soprattutto diventa una terrazza vera quando si è in rada. A prua, il prendisole con schienali regolabili è più di un cuscino grande: i passavanti protetti e la ferramenta ben dimensionata consentono di raggiungerlo in sicurezza anche con onda residua. Il garage per toys è un valore aggiunto per chi vive la rada come un hub: SUP, attrezzatura snorkeling e gonfiabili trovano posto senza conquistare il salone.



Innovazione, efficienza e sicurezza
Efficienza idrodinamica e assetto
La relazione tra carena, pod e interceptors automatici consente di mantenere assetti coerenti senza interventi continui, riducendo il bow rise nelle accelerazioni e mantenendo la prua su angoli funzionali al comfort e alla visibilità. L’efficienza dell’insieme si avverte nei consumi a crociera e nella pulizia della scia, che raramente mostra segni di cavitazione disturbanti.
Stabilizzazione e controllo del movimento
La predisposizione per giroscopio porta la barca su un livello di comfort tipico di taglie maggiori: il rollio residuo all’ancora scende, e in trasferimento trasversale all’onda l’ampiezza si comprime. Non si tratta solo di “lusso”: ridurre il movimento è anche ridurre la fatica cognitiva di chi resta più ore al timone.
Ridondanza e gestione del rischio
La ridondanza è l’altro nome dell’affidabilità. Doppie pompe sui circuiti sensibili, by-pass intelligenti, allarmi realmente leggibili, tabelle di service inserite vicino ai componenti: dettagli che pesano quando la stagione si allunga e le ore motore crescono. Le scelte di normativa (CE/ABYC) e di componentistica danno una base comune da cui personalizzare senza creatività inutili.
Comportamento in navigazione e percezione al timone
Al regime di dislocamento, la 4600 resta su rotaie: il tracking è pulito e la richiesta di correzione è minima. L’ingresso in planata avviene senza esuberanze; la spinta lineare dei D8 si traduce in un’accelerazione progressiva che non destabilizza l’equipaggio. In virata, la barca mantiene un angolo costante e comunica bene: basta una leggera modulazione per tornare in prora, senza ritardi o incertezze. Il rumore aerodinamico resta sotto controllo grazie a un parabrezza ben raccordato e a una geometria di tetto che gestisce il flusso in modo pulito anche con i sunroof aperti.

Specifiche operative
- Dimensioni: LOA ~15,3 m; baglio ~4,7 m; pescaggio ~1,3 m
- Dislocamento a secco: ~19 t (variabile con opzioni)
- Propulsione: 2 × Volvo Penta D8 IPS800 (600 hp)
- Capacità serbatoi: carburante ~2.100 L; acqua ~620 L; acque nere ~151 L
- Velocità: massima ~30–31 kn; crociera ~26–27 kn
- Layout: 3 cabine, 2 bagni; posto letto per 6
- Sistemi: joystick, DPS, digital switching con scene dedicate
Mercato, posizionamento e scenari competitivi
Collocazione per prezzo e contenuto
La 4600 Sport Yacht in allestimento Platinum presidia l’area più densa del mercato 45–50 piedi ad alto contenuto. Il pacchetto di finiture, l’elettronica su doppio display, la stabilizzazione (quando presente) e una piattaforma poppiera realmente utilizzabile la collocano nel perimetro premium, con un valore percepito che si mantiene in fase di rivendita proprio grazie alla qualità costruttiva e alla reputazione del brand.
Competitor diretti e differenziali
Di fronte a concorrenti europei e americani, la 4600 gioca carte specifiche. Rispetto a yacht dal forte appeal estetico, offre una marinità più “sincera” nelle condizioni meteo variabili; rispetto a unità molto votate al day-cruising, mette sul piatto una suite armatoriale e una logica garage + piattaforma che allunga il tempo di permanenza a bordo senza scendere a compromessi. Non pretende di essere la più veloce: punta a essere quella che si usa di più nella stagione, con meno interferenze e più sostanza.
Trend di segmento
Il mercato premia la stabilizzazione estesa anche sotto i 50 piedi, la domotica integrata ma non invasiva, e una crescente attenzione a materiali e processi che riducano peso e manutenzione. La 4600, per impostazione progettuale, intercetta questi trend con margini di aggiornamento progressivo (software, batterie, inverter, sensori) senza stravolgere l’impianto base.

Clientela target
- Armatori privati che conducono in coppia o con equipaggio minimo e richiedono facilità d’uso, manovrabilità e comfort.
- Charter premium orientati a week-end e short cruise dove contano spazi sociali, cabine reali e piattaforma fruibile.
- Dealer e brand ambassador che cercano un 50 piedi “dimostrativo” capace di far percepire qualità al primo contatto.
Manutenzione, accessibilità e ciclo di vita
Il tema di lungo periodo è la facilità di gestione. La 4600 risponde con passaggi tecnici puliti in sala macchine, serraggi e fascettature ordinati, spazi per la sostituzione di filtri e giranti che non richiedono contorsioni. La documentazione di bordo e la rete di assistenza – parte integrante del valore di marca – rafforzano la sensazione di prodotto “pensato” per tutta la vita utile, non solo per la consegna. Le ore motore salite oltre soglia non mettono in crisi elementi strutturali o impianti, a patto di rispettare piani di service e controlli periodici su giunti, supporti e drenaggi.
Comfort percettivo: luce, acustica, microclima
Non è un dettaglio: la qualità della luce, l’attenuazione del rumore e la stabilità del microclima pesano più di un nodo in più. La 4600 lavora su questi tre assi con finestrature ampie ma schermabili, tappezzerie e imbotti che assorbono frequenze fastidiose, e un impianto HVAC che distribuisce in modo uniforme evitando sbalzi termici. Il risultato è un comfort che non si fotografa, ma si misura in ore trascorse a bordo con la testa libera.
Ergonomia e sicurezza dei movimenti
Le alzate dei gradini, i corrimani negli snodi dei percorsi, gli spigoli arrotondati e gli sguinci delle porte sono segnali di un progetto che considera naturale lo sbandamento o la scossa improvvisa. Anche in esterno, le gare dei tientibene, i punti di presa sulle passerelle e la struttura delle sedute del pozzetto sono dimensionati per essere usati, non solo ammirati.
Valore d’uso e tenuta nel tempo
La cifra più interessante della 4600 è la sua usabilità. Non punta agli effetti speciali, ma a far funzionare ogni giorno il salone, il pozzetto, la cabina armatoriale, la sala macchine. È qui che si misura il valore di un 50 piedi: nel non stancare, nel non costringere a soluzioni “creative” per lo stivaggio, nel non imporre compromessi scomodi tra crociera e rada. In altri termini, è una barca che promette poco e mantiene molto.
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Riepilogo tecnico
- Carena: V moderata con sezioni ottimizzate per IPS
- Propulsione: 2 × D8 IPS800 (600 hp), joystick, opzione DPS
- Prestazioni: ~30–31 kn massimo; ~26–27 kn crociera; autonomia tipica a crociera ~220–245 nm
- Impiantistica: digital switching, HVAC potenziato, generatori dimensionati
- Layout: single-level salone/pozzetto, galley aft, 3 cabine/2 bagni
- Comfort: piattaforma idraulica, prendisole prua, garage per toys
- Opzioni: stabilizzatore giroscopico, pacchetti illuminotecnici, audio multi-zona
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Valutazione finale e posizionamento
La Riviera 4600 Sport Yacht Platinum Edition è la risposta di un cantiere pragmatista a una domanda chiara: un 50 piedi che si conduca con facilità, che resti stabile nelle condizioni tipiche del Mediterraneo e dell’Atlantico costiero, che offra una suite centrale da “vera barca di crociera” e che non chieda pedaggi in termini di manutenzione o compromessi d’uso. L’impostazione su IPS, la vivibilità su un unico livello, il garage funzionale e un’impiantistica leggibile e accessibile ne definiscono il carattere. Non è la più appariscente, ma è tra le più consistenti nel quotidiano: quella che invita a salire a bordo più spesso, a restare fuori un’ora in più, a organizzare una notte in rada in più. In un mercato che spesso confonde novità e innovazione, la 4600 sceglie la via più difficile: migliorare i fondamentali. E proprio per questo resta, stagione dopo stagione, una proposta estremamente solida per l’armatore che cerca affidabilità, efficienza e comfort reale in un unico pacchetto.



