Il Sanlorenzo SX88 è molto più di un modello di successo: è il prototipo di una tipologia. Con l’SX88, il cantiere ha introdotto una grammatica distributiva e funzionale che ha spostato la plancia di comando sul flybridge (chiudibile e climatizzabile) liberando il main deck da poppa a prua in un unico volume abitabile, continuo e permeabile alla luce. Il risultato è un “loft sul mare” lungo 26,7 metri, dove il dialogo tra interni ed esterni non è un vezzo estetico ma una conseguenza razionale di scelte ingegneristiche: pesi accentrati, baricentro ottimizzato, volumi utili guadagnati senza penalizzare la linea d’acqua. L’SX88, capostipite della famiglia SX, ha così innescato una cascata di reinterpretazioni nel mercato, ma resta riconoscibile per coerenza progettuale, cura esecutiva e valore residuo nel tempo.
Profilo del cantiere: storia, filosofia costruttiva e reputazione
Fondato nel 1958, Sanlorenzo ha costruito la propria autorevolezza su tre pilastri: produzione limitata, personalizzazione “made to measure” e qualità percepita superiore alla media di segmento. La direzione creativa internalizzata e il network stabile di progettisti — esterni firmati da Officina Italiana Design, interni affidati a Piero Lissoni, architettura navale validata con professionisti di prim’ordine — consentono una continuità stilistica senza rinunciare all’innovazione. Il cantiere ha ampliato nel tempo la gamma verso l’alto (Steel/Alloy) e verso tipologie ibride (SX), mantenendo un posizionamento premium per finiture, scelte di lay-out e integrazione impiantistica. L’attenzione al dettaglio, nelle parti a vista e in quelle “invisibili” (camerate, isolamento, accessi tecnici), è l’elemento che fidelizza armatori privati esigenti e operatori charter di fascia alta.

Analisi tecnica approfondita
Dimensioni e architettura navale
- Lunghezza fuori tutto (LOA): 26,70 m
- Baglio massimo: circa 7,20 m
- Pescaggio a pieno carico: ~1,70 m
- Dislocamento a pieno carico: ~85–90 t (variabile in funzione degli allestimenti)
- Ospiti: fino a 8 in 4 cabine (layout tipico) + Equipaggio: 3
La carena è un semi-displacement a spigolo pronunciato (hard chine) ottimizzata per propulsione a pod. Le sezioni maestre privilegiano un rapporto volume/efficienza bilanciato: l’ampio baglio consente interni generosi e stabilità statica, mentre il fondo con deadrise moderato garantisce comfort di marcia su onda corta e dissipazione controllata degli impatti. La disposizione della tripla propulsione, spinta verso poppa, libera la zona centrale per i volumi abitativi e riduce le trasmissioni vibrazionali sul main deck. Il conseguente posizionamento dei serbatoi in asse baricentrico attenua i cambi di assetto alle variazioni di carico (carburante/acqua), stabilizzando il comportamento lungo il profilo di velocità previsto.
Materiali di costruzione: scafo, sovrastruttura e interni
Scafo e sovrastruttura sono realizzati in GRP (vetroresina) con costruzione sandwich e anime a densità differenziata. Questa scelta consente di modulare rigidità e massa laddove serve: rinforzi monolitici in corrispondenza di punti di carico, sandwich alleggerito nei pannelli estesi, rinforzi locali in corrispondenza di basamenti e attacchi ferramenta. Il vantaggio, oltre al rapporto rigidità/peso, è la ripetibilità qualitativa e la riparabilità. Gli interni, curati da Piero Lissoni, adottano una palette di materiali contemporanei: legni a poro aperto (noce, rovere termotrattato), lapidei naturali alleggeriti (tranciatura su supporti compositi per ridurre massa), metalli satinati e tessili tecnici per pannellature acustiche. Le vetrate a tutta altezza con montanti arretrati massimizzano la trasparenza e la luce diffusa, mentre le partizioni scorrevoli e i volumi “galleggianti” (scale leggere, arredi sospesi) mantengono la percezione di continuità.

Motorizzazioni, propulsione e trasmissione
- Configurazione tipica: 3 × Volvo Penta D13 con trasmissioni IPS (serie 1050/1200 a seconda dell’anno e della specifica), potenze di targa nell’intorno degli 800–900 hp ciascuno.
- Trasmissione: Pod orientabili IPS con eliche controrotanti in trazione, joystick di manovra, Dynamic Positioning opzionale.
- Stabilizzazione: pinne attive elettroniche in navigazione e/o giroscopi all’ancora (a richiesta), integrazione con il sistema di governo.
La tripletta IPS offre vantaggi sinergici: l’orientabilità dei pod genera componenti di spinta vettoriale efficaci alle basse velocità, l’assetto longitudinale resta composto anche in salita di giri, le vibrazioni e la rumorosità percepite sui ponti abitativi si riducono grazie alla disposizione arretrata e alla discontinuità elastica introdotta dai pod rispetto a linee d’assi tradizionali. In ormeggio, la combinazione joystick + thruster prua/poppa consente movimenti millimetrici; il Dynamic Positioning è un plus reale per attese in rada o avvicinamenti. La ridondanza di tre gruppi propulsivi aumenta la resilienza operativa: la barca resta governabile anche in caso di fermo di una unità, con algoritmi di compensazione che ripianano vettorialmente la manovra.
Prestazioni: velocità, crociera, autonomia, consumi
- Velocità massima rilevata su esemplari di serie: ~22–23 kn (in funzione di carico, mare, specifica pod)
- Velocità di crociera: ~18–21 kn (range di comfort con margine su rumorosità e consumi)
- Andatura dislocante di trasferimento: 10–12 kn con autonomie tipiche attorno a 1.000–1.200 nm
- Capacità serbatoi: ~9.300 l carburante; ~2.000 l acqua dolce (indicativi)
Il dato chiave non è tanto la punta assoluta, quanto la “qualità” del range intermedio. Tra 16 e 21 nodi, l’SX88 mantiene assetto regolare, timone saldo e rumorosità contenuta al main deck grazie alla separazione fisica della plancia; a 10–12 nodi si ottiene il miglior rapporto nautico tra autonomia e comfort, con consumi orari sensibilmente più bassi (valori variabili per esemplare e allestimento). L’idrodinamica in trazione dei pod lavora con flussi più puliti rispetto a eliche in spinta, con benefici sul rendimento globale e sulla scia.

Sistemi di bordo: elettronica, domotica e navigazione
Il ponte di comando adotta una logica glass cockpit multipiattaforma: display integrati per cartografia, radar doppler, ecoscandaglio, gestione autopilota e supervisione impianti. L’architettura elettrica segmentata per aree (hotel, propulsione, servizi) e la diagnostica centralizzata consentono monitoraggio in tempo reale di livelli, carichi, allarmi. La domotica unifica illuminazione scenografica, tende elettriche, climatizzazione con regolazioni di zona, controllo A/V multistanza e aperture del fly. A poppa, una gruetta integrata nel perimetro della beach area facilita varo/recupero di tender e water-toys, lasciando la superficie calpestabile sgombra una volta a bordo. L’uso diffuso di ferramenta a scomparsa (bitte, candelieri apribili, verricelli integrati) esalta la pulizia delle linee.
Design e architettura degli spazi
L’exterior, firmato da Officina Italiana Design, coniuga linee tese e superfici piane a sbalzi calibrati. La sovrastruttura “sospesa” su vetrate a tutta altezza dilata il rapporto con l’orizzonte; poppa e prua sono pensate come due “piazze” complementari: beach club a livello acqua e living rialzato trasformabile a prua (prendisole, sedute fronte marcia, tavolo per pranzo). Il main deck è un continuum: ingresso dalla beach area, salone living, zona pranzo e — secondo configurazione — cucina professionale open o schermabile, fino alla possibilità (non comune per la taglia) di collocare la suite armatoriale sul ponte principale. Il ponte inferiore ospita, nel layout tipico, una cabina armatoriale full beam (se non prevista sul main deck), una VIP a prua e due cabine gemelle centrali, tutte con servizi privati. L’equipaggio ha circolazioni dedicate con accessi tecnici decouplati dalle aree ospiti per ridurre interferenze.

Innovazione e ricerca: efficienza, emissioni, stabilizzazione, sicurezza
- Efficienza idrodinamica: carena validata in vasca navale per ottimizzare resistenza residua e comfort in mare formato.
- Riduzione consumi/emissioni: propulsione IPS con eliche in trazione, minori perdite indotte, assetti più stabili nel mid-range.
- Comfort dinamico: pinne stabilizzatrici attive in marcia e giroscopi all’ancora riducono il rollio, aumentando fruibilità spazi esterni.
- Sicurezza: compartimentazioni, vie di fuga dedicate, quadro allarmi integrato, ridondanze elettriche per servizi critici e tre linee propulsive indipendenti.
Dal punto di vista ingegneristico, l’ibrido leggero è una traiettoria credibile sul ciclo hotelerie: pacchi batterie dedicati ai carichi domestici, ricarica opportunamente gestita da gruppi e alternatori maggiorati, gestione “silent mode” in rada per segmenti temporali definiti. Su SX88, predisposizioni e filosofia impiantistica consentono aggiornamenti progressivi in linea con l’evoluzione tecnologica e le normative ambientali.
Vita a bordo e comfort
- Cabine ospiti: 4 (armatore, VIP, 2 twin) tutte con bagno en suite; equipaggio: 3 in zona di prua o poppa tecnica secondo configurazione.
- Spazi sociali: salone panoramico, cucina open o schermabile, prua living trasformabile, fly con timoneria chiudibile e dinette.
- Beach club: ~30 m², piattaforma varo tender integrata, arredi mobili per configurazioni lounge/prendisole.
- Comfort acustico: vantaggi strutturali della propulsione a pod, pacchetti fonoassorbenti su paratie e sottopavimenti, macchine resilienti su supporti antivibranti.
L’esperienza d’uso quotidiana è centrata su tre principi: orizzontalità (percorsi semplici, nessuna soglia percettiva tra aree), trasparenza (vetrate estese, luce naturale come “materiale”) e prossimità all’acqua (beach area vissuta come il vero soggiorno estivo). La timoneria separata preserva quiete e privacy in salone durante trasferimenti o notturni, mentre la possibilità di “chiudere” il fly con vetrate consente di riportare comfort climatico da yacht di taglia superiore.



Prestazioni in navigazione: test e feedback professionali
Su esemplari provati con mare corto e onda di 0,5–0,7 m, l’SX88 ha mostrato inserimenti morbidi, decelerazioni progressive e assenza di fenomeni parassiti sulle manovre di cabrata. Il timone resta “pieno” e leggibile; le risposte al joystick in approccio laterale sono prevedibili e modulabili. A 18–20 nodi, i consumi complessivi sono compatibili con la crociera veloce tipica del segmento, mentre a 10–12 nodi emerge l’efficienza di trasferimento: rumorosità ambito living contenuta, vibrazioni percepite ridotte e conversazione possibile senza alzare la voce. L’ancoraggio beneficia della stabilizzazione: all’ancora, il giroscopio riduce l’ampiezza del rollio, migliorando fruibilità di prua e beach club.
Mercato e concorrenza
Posizionamento di prezzo e segmento
L’SX88 presidia l’area “crossover” 26–28 metri, dove l’equilibrio tra customizzazione e piattaforma industriale determina il valore. Il prezzo varia significativamente per anno, dotazioni, finiture e pacchetti impianti; la domanda si mantiene vivace dalla presentazione, sostenuta dal concept distintivo (plancia sul fly + main deck libero + beach club vissuto). Sul mercato dell’usato recente, l’elasticità dei valori riflette l’appetibilità del layout e la rarità relativa di unità con configurazione armatoriale sul ponte principale.
Analisi dei competitor diretti
- Azimut Grande 27M: taglia comparabile, filosofia più “fly tradizionale”; massima brillante, ma minore continuità orizzontale sul main deck.
- Sunseeker 86 Yacht: impostazione sportiva, interni sontuosi, performance superiori in punta; approccio meno “loft-oriented”.
- Princess Y85: qualità costruttiva elevata e grande comfort; design più classico nella compartimentazione degli ambienti.
- Benetti Oasis 34M (classe superiore): beach terrace spettacolare con terrazze abbattibili; stazza e costi operativi da segmento superiore.
- Outer Reef 780: vocazione long-range dislocante, autonomie superiori a 9–10 kn; linguaggio formale e target differenti.
In sintesi: dove i competitor estremizzano o la performance o l’effetto “terrace”, l’SX88 capitalizza su un equilibrio raro tra efficienza, fruibilità e qualità tattile, con un’identità stilistica riconoscibile e un layout che favorisce l’uso reale da parte di famiglia e ospiti.
Trend del settore
- Indoor-outdoor continuity: richiesta crescente di ponti principali continui, ambienti open, cucine visibili ma schermabili.
- Assisted handling: diffusione capillare di joystick, DPS e stabilizzazione combinata (pinna + giroscopio).
- Hotel load “green”: progressiva elettrificazione dei servizi con pacchi batterie dedicati e modalità “silent”.
- Beach club centrico: la spiaggia di poppa diventa ambiente primario, non più un semplice garage.
Clientela target
Armatori privati con sensibilità estetica e abitudini di bordo informali (vita all’aperto, trasferimenti costieri frequenti, rada prolungata); società di charter di alto profilo che privilegiano spazi sociali e facilità di gestione; brand e rappresentanze che utilizzano lo yacht come piattaforma esperienziale. La curva d’apprendimento ridotta grazie a joystick e automazioni rende l’SX88 appetibile anche per chi proviene da yacht sotto i 24 metri.
Risultati e riconoscimenti
La serie SX ha registrato consegne costanti e una presenza solida nelle principali fiere internazionali (Cannes, Genova, Monaco), con menzioni su stampa specialistica per il valore della beach area e per la coerenza del concept “crossover”. Le unità SX88 circolanti hanno contribuito a consolidare un’immagine di affidabilità d’esercizio e qualità di finitura percepita, con tempi di permanenza sul mercato dell’usato inferiori alla media di categoria quando le dotazioni risultano aggiornate (stabilizzazione, pacchetti A/V e domotica, timoneria chiudibile).
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Scheda tecnica sintetica (valori di riferimento)
- LOA: 26,70 m
- Baglio: ~7,20 m
- Pescaggio: ~1,70 m
- Dislocamento PC: ~85–90 t
- Carburante/Acqua: ~9.300 l / ~2.000 l
- Motorizzazione: 3 × Volvo Penta D13 IPS (800–900 hp ciascuno a seconda della specifica)
- Velocità max: ~22–23 kn
- Crociera: ~18–21 kn
- Autonomia di trasferimento: ~1.000–1.200 nm a ~10–12 kn
- Layout tipico: 4 cabine ospiti + 3 crew; opzione suite armatore sul main deck
Prospettive future: direzione del cantiere e ruolo dell’SX88
L’SX88 resta il “capostipite” di una famiglia che si è estesa verso l’alto (SX100, SX112) mantenendo invariati i principi fondativi: plancia sul fly, deck principale libero, beach club protagonista. Le prospettive più concrete riguardano l’integrazione di accumuli energetici dedicati, l’ottimizzazione dei cicli hotel in rada (riduzione ore di generatore), la progressiva digitalizzazione della diagnostica e una maggiore interoperabilità tra sistemi domotici e navigazione (profili utente, scenari automatici legati a velocità e condizioni meteo). Sul piano del design, la direzione rimane quella di una sottrazione controllata: meno elementi decorativi, più qualità tangibile e funzionalità “silenziose”.



