L’elemento iconico è la prua vetrata a tutta altezza, la cosiddetta “wow bow”: un volume integrale, completamente sfruttato, che ospita la suite armatoriale e apre scenari inediti sulla gestione dei pesi, sulla distribuzione degli spazi e sull’interazione tra scafo, sovrastruttura e superfici vetrate. Il risultato è un oggetto nautico che rompe deliberatamente gli schemi estetici tradizionali, senza rinunciare a efficienza, comfort e sicurezza.

Il cantiere Wally: storia, filosofia e integrazione nel Ferretti Group
Il marchio Wally nasce nel 1994 a Montecarlo per iniziativa di Luca Bassani Antivari, con l’obiettivo dichiarato di sovvertire il linguaggio estetico e funzionale della nautica di lusso. Fin dalle origini, Wally si distingue per progetti sperimentali, fortemente orientati al design contemporaneo, all’integrazione tra spazi interni ed esterni e all’utilizzo esteso di materiali hi-tech derivati dal mondo della vela da regata e dell’aeronautica.
Nel 2019 il brand entra a far parte del Ferretti Group, che ne acquisisce inizialmente la maggioranza, per poi arrivare al 100% della proprietà nel 2025. Questa integrazione consolida Wally come laboratorio di innovazione all’interno del gruppo, beneficiando di sinergie industriali, capacità produttiva, rete commerciale e servizi post-vendita globali.
Filosoficamente, Wally rimane fedele a tre pilastri:
- Design iconico, immediatamente riconoscibile, spesso in anticipo sui trend del settore.
- Funzionalità estrema, con layout studiati in chiave ingegneristica per massimizzare vivibilità e usabilità reale.
- Tecnologia integrata, sia nei materiali sia nei sistemi di bordo, con una forte attenzione a efficienza energetica e comfort.
Il wallywhy200 rappresenta la sintesi di questa visione, applicata alla categoria dei superyacht compatti: un progetto che coniuga il DNA sperimentale Wally con la solidità industriale del Ferretti Group.

Dimensioni, architettura navale e volumi
Scheda tecnica sintetica
- Lunghezza fuori tutto (LOA): circa 27,03 m
- Larghezza massima (baglio): circa 7,66 m
- Pescaggio: circa 2,0 m
- Stazza lorda: ~200 GT
- Categoria CE: Categoria A – navigazione d’altura
- Dislocamento a pieno carico: oltre 100 tonnellate (circa 110–114 t, a seconda delle configurazioni)
Dal punto di vista puramente geometrico, il wallywhy200 sfrutta un baglio eccezionalmente ampio per una lunghezza di questo tipo, estendendo il volume della sovrastruttura praticamente fino alle murate lungo buona parte della sezione centrale e prodiera. Questo consente una superficie interna superiore ai 200 m² distribuiti su tre ponti chiusi, cui si aggiungono più di 140 m² di aree esterne, valori normalmente associati a yacht di 30–32 metri.
L’architettura navale si basa su una carena semi-dislocante ad alto volume, ottimizzata per operare in un range di velocità tipico dei moderni yacht dislocanti veloci o “hyper displacement”. Il fine è duplice:
- Garantire comfort in navigazione anche con mare formato, grazie a forme di carena studiate per contenere beccheggio e rollio.
- Offrire efficienza idrodinamica a velocità differenti, con transizione fluida tra andature economiche e crociere veloci.
La zona di prua, completamente sfruttata volumetricamente, rappresenta una sfida ingegneristica non banale: l’ampia vetrata strutturale e il full-beam devono convivere con le esigenze di robustezza, rigidezza e distribuzione dei carichi tipiche delle navigazioni in categoria A. L’adozione di schemi strutturali avanzati, con massiccio ricorso a materiali compositi, permette di mantenere il baricentro sotto controllo e di assicurare integrità strutturale anche in condizioni meteo-marine impegnative.

Materiali di costruzione e filosofia strutturale
Il wallywhy200 utilizza in modo estensivo materiali compositi e fibre ad alte prestazioni, in particolare per scafo e sovrastruttura. Il cantiere adotta soluzioni con resine vinilestere e rinforzi in fibra di vetro e carbonio nelle zone critiche, con un’attenzione particolare alla riduzione dei pesi superflui e all’aumento della rigidezza torsionale.
Dal punto di vista strutturale, la prua full-wide body con grande superficie vetrata richiede:
- Telai e longheroni rinforzati in composito o acciaio, integrati con gli elementi dell’arredo fisso.
- Vetri stratificati ad alta resistenza, con trattamenti specifici per carichi dinamici e impatti.
- Giunti e incollaggi strutturali progettati per assicurare continuità nel trasferimento dei carichi.
Gli interni prediligono finiture di alto livello, con largo uso di teak a poro aperto, legni nobili, pannellature tessili e superfici morbide, spesso in collaborazione con brand di riferimento nel design tessile e nell’arredo contemporaneo. Le versioni più recenti vedono anche il contributo di Loro Piana Interiors per tessuti, pelli e finiture, a conferma della vocazione del progetto verso una clientela estremamente esigente in termini di estetica e tattilità.

Motorizzazioni, propulsione e trasmissione
Il cuore tecnologico del wallywhy200 è il sistema di propulsione a pod Volvo Penta IPS, scelto per combinare volume interno massimo, efficienza energetica e manovrabilità superiore. La configurazione tipica prevede:
- 4 motori Volvo Penta D13 accoppiati a pod IPS (IPS1200 o IPS1350, a seconda del pacchetto scelto).
- Potenza complessiva nell’ordine dei 3.600–5.400 hp, con diversi allestimenti possibili in base alle esigenze dell’armatore.
L’adozione di propulsori IPS comporta alcuni vantaggi ingegneristici chiave:
- Collocazione più arretrata del gruppo motore rispetto a una linea d’asse tradizionale, liberando volume sul ponte inferiore.
- Riduzione di rumore e vibrazioni, grazie alla particolare geometria dei pod e alla loro integrazione nella carena.
- Manovrabilità intuitiva, con joystick di governo e possibilità di mantenimento automatico della posizione (Dynamic Positioning).
Questa soluzione consente di posizionare la sala macchine in modo estremamente compatto, lasciando spazio per cabine equipaggio vere e proprie, un’ampia cucina professionale e una crew mess sul ponte inferiore, senza penalizzare i locali tecnici.
Sistemi di bordo, elettronica e domotica
Il wallywhy200 propone una strumentazione di plancia fortemente integrata, con monitor multi-touch per navigazione, gestione impianti e controllo dei sistemi ausiliari. Tra le dotazioni tipiche troviamo:
- Suite di navigazione integrata (chartplotter, radar, AIS, ecoscandaglio, autopilota) con interfaccia unificata.
- Sistemi di monitoraggio di motori, livelli, batterie, generatori e carichi elettrici.
- Controllo domotico centralizzato per illuminazione, oscuranti, climatizzazione, audio-video e scenografie luminose.
- Connettività di bordo avanzata (4G/5G, Wi-Fi, eventualmente VSAT), per garantire continuità di servizio anche in crociera.
Il concetto è quello di un “yacht intelligente”, dove l’armatore e l’equipaggio possono gestire gran parte delle funzioni mediante interfacce semplici, spesso replicate su tablet o pannelli secondari. Dal punto di vista della sicurezza, non mancano sistemi ridondanti, allarmi, sensori di fumo e allagamento, oltre a impianti antincendio automatici in sala macchine.

Prestazioni, autonomia e consumi
In termini di performance, il wallywhy200 si colloca nel segmento degli yacht semi-dislocanti veloci:
- Velocità massima: fino a circa 21–23 nodi, a seconda del pacchetto motori (IPS1200 vs IPS1350) e del dislocamento effettivo.
- Velocità di crociera: tipicamente tra 18 e 20 nodi, con un equilibrio ottimale tra consumi, comfort e tempi di trasferimento.
- Autonomia: circa 370–400 miglia nautiche a velocità di crociera, con estensioni significative in modalità dislocante a velocità ridotte.
- Capacità carburante: circa 12.000 litri.
- Capacità acqua dolce: circa 2.200 litri, supportati da impianto di dissalazione.
La carena è stata concepita per uno “hyper displacement mode”, in cui lo yacht può mantenere velocità relativamente elevate con un assetto controllato e consumi ottimizzati, riducendo i tempi di percorrenza tra rade e porti. Quando la priorità diventa l’efficienza, è possibile adottare andature più contenute, sfruttando la modalità dislocante pura per massimizzare l’autonomia su rotte più lunghe.
Sul piano dei consumi, l’adozione dei pod IPS e la geometria del fondo riducono la resistenza idrodinamica rispetto a soluzioni dislocanti tradizionali con linee d’asse, soprattutto alle velocità intermedie tipiche della crociera di lusso, offrendo un rapporto comfort/consumi molto competitivo rispetto ai concorrenti diretti.
Design, layout, architettura degli spazi ed ergonomia
Esterni: il “terrace on the sea” e il beach club espandibile
Una delle cifre stilistiche del wallywhy200 è la zona di poppa multi-livello, con un beach club che si allarga grazie alle murate laterali abbattibili. Questo crea una piattaforma mare di dimensioni notevoli per la categoria, ideale per tender, water toys e living a livello acqua. La piattaforma di poppa è tipicamente di tipo trasformer idraulico, con funzione combinata di accesso al mare, movimentazione tender e passerella.

I passavanti ampi e continui conducono verso la prua, dove il volume pieno del main deck consente di creare zone lounge e prendisole supplementari. L’ergonomia dei percorsi è studiata per il flusso equipaggio/ospiti, separando, dove possibile, i circuiti di servizio da quelli dedicati al tempo libero.
Ponte principale: la suite armatoriale “sospesa” sul mare
Sul main deck, il wallywhy200 colloca una delle sue soluzioni più spettacolari: la suite armatoriale full beam a prua, incorniciata dalla grande vetrata verticale che caratterizza la “wow bow”. La sensazione è quella di trovarsi in un loft sospeso sopra il mare, con una vista a 270° e un’illuminazione naturale straordinaria.

La cabina armatoriale può disporre di due bagni separati, con docce walk-in e arredi custom, mentre il letto king-size è generalmente orientato verso prua per esaltare la relazione visiva con l’esterno. L’uso di teak a poro aperto, tessuti morbidi e palette cromatiche neutre contribuisce a un effetto di minimalismo caldo.
A centro barca si sviluppa un salone open space di circa 60 m², dove la scala in carbonio, realizzata in un unico pezzo strutturale, collega i tre ponti e funge da vero e proprio elemento architettonico. L’assenza di paratie piene consente una percezione di continuità rara su yacht di questa misura, amplificando la sensazione di spazio e fluidità.
Ponte inferiore: cabine ospiti, equipaggio e aree di servizio
Nel layout standard, il wallywhy200 offre:
- Una cabina VIP di generose dimensioni, generalmente a centro barca.
- Due cabine ospiti, configurabili con letti matrimoniali o doppi, ciascuna con bagno en suite.
- Zona equipaggio con fino a 3 cabine per 5 membri, crew mess e servizi dedicati.
A seconda della configurazione, è possibile raggiungere una capienza di 8–10 ospiti in 4–5 cabine, mantenendo comunque una netta distinzione tra aree dedicate all’equipaggio e spazi armatoriali/ospiti. Il ponte inferiore integra anche la cucina professionale, i locali tecnici e le aree di stivaggio di lungo periodo, ottimizzando la logistica di bordo per crociere prolungate.

Ponte superiore e sundeck: comando, lounge e panorami
Il ponte superiore ospita la plancia di comando, con una visibilità quasi totale sull’orizzonte, e una grande area lounge interna/esterna che può essere declinata come sky lounge chiuso, zona pranzo panoramica o area cinema. Verso poppa, il terrazzo offre spazio per dining all’aperto, living e aree relax, con arredi modulari.
Il sundeck è pensato come piattaforma di osservazione e relax, con possibilità di installare jacuzzi, prendisole e arredi free-standing. Le soluzioni di accesso sono studiate per minimizzare l’impatto visivo delle scale, mantenendo un profilo esterno pulito e dinamico.

Vita a bordo e comfort
Uno degli obiettivi dichiarati del wallywhy200 è offrire una esperienza abitativa paragonabile a quella di una villa contemporanea, con ambienti luminosi, spazi fluidi e forte continuità visiva con il mare. Gli elementi chiave del comfort includono:
- Volumi eccezionali per la categoria, sia negli ambienti comuni che nelle cabine.
- Altezze interne generose, superiori alla media delle barche di pari lunghezza.
- Illuminazione naturale amplificata da superfici vetrate e aperture laterali.
- Climatizzazione canalizzata con controllo zonale, per una regolazione fine di temperatura e umidità.
- Isolamento acustico curato, grazie a materiali fonoassorbenti e a un attento disaccoppiamento tra strutture e arredi.
La filosofia Wally punta a ridurre al minimo la sensazione di “chiusura” tipica di alcune imbarcazioni tradizionali, privilegiando invece rapporti visivi ampi, transizioni dolci tra interno ed esterno e un uso intelligente di texture e materiali che richiamano il mondo dell’architettura residenziale di alta gamma.
Prestazioni in navigazione, stabilità e feedback operativi
Il comportamento in mare del Wallywhy200 beneficia di tre elementi fondamentali:
- Carena semi-dislocante ad alto volume, ottimizzata per contenere beccheggio e rollio.
- Stabilizzatori di ultima generazione, tipicamente pinne stabilizzatrici attive a zero velocità e, su richiesta, sistemi giroscopici (Seakeeper) per aumentare ulteriormente la stabilità.
- Distribuzione dei pesi accuratamente studiata grazie alla collocazione arretrata della sala macchine e alla gestione dei serbatoi carburante e acqua.
In condizioni di mare moderato, lo yacht mantiene un’andatura composta, con rumore e vibrazioni contenuti nella zona armatoriale prodiera, nonostante la posizione esposta. La prua voluminosa contribuisce a ridurre gli impatti con l’onda, mentre le linee di carena lavorano per smorzare i movimenti verticali, garantendo comfort anche durante traversate di media lunghezza.
I resoconti delle prove in mare e delle prime unità consegnate evidenziano un livello di maneggevolezza superiore alla media grazie al sistema IPS: ormeggi e manovre in spazi ristretti risultano facilitate, riducendo lo stress per comandante ed equipaggio e migliorando la percezione di sicurezza da parte degli ospiti.

Mercato, posizionamento e concorrenza
Dal punto di vista commerciale, il Wallywhy200 si colloca in un segmento di yacht di lusso tra 24 e 30 metri con forte connotazione di design. Il prezzo base indicativo, a seconda delle fonti e delle specifiche, si posiziona in un range attorno agli 8–9 milioni di euro, con variazioni consentite da motorizzazioni, allestimenti e personalizzazioni.
I competitor diretti non sono necessariamente barche “tradizionali” analoghe per estetica, ma piuttosto:
- Sanlorenzo SX112 / SX88, per l’idea di crossover tra yacht e explorer con forti contenuti di design.
- Azimut Grande Trideck e S10, per la gamma alta e l’attenzione all’architettura degli spazi esterni.
- Alcuni explorer compatti di cantieri nord-europei, per il concetto di grande volume interno sotto i 30 metri.
Rispetto a questi concorrenti, il wallywhy200 si distingue per:
- Volume interno superiore nella sua classe, grazie al full wide-body e alla prua integrale.
- Estetica radicale, volutamente di rottura rispetto ai canoni classici di “bella barca”.
- Layout armatoriale unico, con master full beam a prua e salone open space con scala strutturale in carbonio.
Di contro, questo approccio “estremo” può risultare divisivo: chi predilige linee più tradizionali potrebbe percepire il wallywhy200 come un oggetto troppo futuristico, mentre per altri rappresenta esattamente il motivo di scelta rispetto a prodotti più convenzionali.
Clientela target: armatori privati, charter di lusso e rappresentanza
Il profilo tipico dell’armatore del Wallywhy200 è quello di un cliente molto consapevole, spesso con esperienza pregressa su altri yacht, che cerca:
- Identità estetica fortemente distintiva, quasi iconica, che comunichi un’immagine precisa.
- Spazio abitabile e comfort di bordo di livello superiore per la misura.
- Uso misto tra crociere private in famiglia e intrattenimento di ospiti o partner d’affari.
Il modello si presta anche a programmi di charter di lusso, soprattutto in destinazioni mediterranee e caraibiche, dove il mix tra impatto scenico, ampiezza degli spazi esterni e comfort interno rappresenta un plus competitivo nei confronti di altre imbarcazioni di pari lunghezza.
Infine, non va trascurato il potenziale del wallywhy200 come strumento di rappresentanza per aziende, brand del lusso, società di servizi finanziari o tecnologici, che intendono utilizzare lo yacht come piattaforma di hospitality, eventi e relazioni pubbliche ad alto impatto.

Risultati, riconoscimenti e visibilità internazionale
Fin dalla presentazione, il Wallywhy200 ha generato un notevole interesse mediatico, grazie al design non convenzionale e alla forte rottura rispetto agli stilemi classici. Le principali fiere internazionali – dal Cannes Yachting Festival al Monaco Yacht Show – hanno spesso ospitato una o più unità del modello, contribuendo a consolidarne l’immagine di “astronave” del mare e a rafforzare il ruolo di Wally come brand avanguardista.
Diversi riconoscimenti di settore, nomination a premi di design e articoli sulle principali riviste internazionali di nautica e lifestyle hanno posto in evidenza:
- La suite armatoriale unica sul mercato per posizione, volume e relazione con l’esterno.
- Il concetto di full wide-body sotto i 24 metri di load line, con 200 GT di stazza.
- L’uso sperimentale della scala in carbonio strutturale e degli spazi open space.
In termini di ordini, la produzione di più unità in pochi anni dimostra come il mercato abbia premiato la scelta coraggiosa di Wally e del Ferretti Group, trasformando quella che poteva sembrare un’operazione di nicchia in un format replicabile per una nuova famiglia di modelli “why”.
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Innovazione, sostenibilità e prospettive future
Il wallywhy200 non si limita a introdurre un nuovo linguaggio estetico, ma apre anche la strada a ulteriori sviluppi in termini di efficienza energetica e sostenibilità. La piattaforma tecnica, basata su carena semi-dislocante e propulsione IPS, è già predisposta per:
- Integrazione di sistemi ibridi o assistenze elettriche in futuri aggiornamenti di gamma.
- Ottimizzazioni di impianti di bordo a minor consumo, come illuminazione LED, climatizzazione a inverter e domotica smart.
- Possibile aumento di capacità fotovoltaica sulle sovrastrutture, per alimentare servizi ausiliari.
Dal punto di vista del cantiere, il successo del wallywhy200 conferma la validità del concetto “why” come piattaforma modulare da declinare in taglie diverse (modelli più piccoli e più grandi), esplorando nuove proporzioni e nuovi rapporti tra volume, lunghezza e design. È plausibile aspettarsi, nel medio termine, ulteriori evoluzioni nella gamma, con soluzioni sempre più mirate a coniugare comfort, efficienza e identità stilistica radicale.
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Conclusioni: il posizionamento del wallywhy200 nel panorama degli yacht di lusso
Il Wallywhy200 rappresenta una vera e propria svolta concettuale nel mondo degli yacht compatti di alta gamma. Non si limita a essere un “altro 27 metri”: ridefinisce le regole del gioco sul fronte dei volumi, del layout e del rapporto tra estetica e funzione.
In termini di mercato, il wallywhy200 occupa una posizione singolare: è al tempo stesso prodotto di nicchia per armatori che cercano qualcosa di diverso da tutto il resto e benchmark tecnico per chi, nel settore, studia le possibili evoluzioni del design nautico di domani. Il supporto industriale e commerciale del Ferretti Group ne rafforza ulteriormente la credibilità, garantendo un ecosistema di servizi e assistenza all’altezza delle aspettative più elevate.
In definitiva, il wallywhy200 si colloca come modello di riferimento per chi desidera uno yacht sotto i 30 metri con volumi da superyacht, comfort da residenza di lusso e un linguaggio stilistico radicalmente contemporaneo. Un progetto che non teme di dividere le opinioni, ma che proprio per questo segna un punto fermo nella storia recente della progettazione navale di alta gamma.



