L’Aquila 70 Luxury è la punta di diamante della gamma Aquila, un multiscafi planante da 21,26 metri di lunghezza con baglio massimo di circa 8,20 metri, pensato per colmare lo spazio tra i grandi catamarani da charter e i super yacht monocarena tradizionali. La combinazione di volumi eccezionali, carena a doppio scafo ottimizzata e prestazioni nell’ordine dei 27 nodi di velocità massima con due Volvo Penta D13 da 1.000 cavalli lo colloca in una nicchia molto specifica del mercato, dove comfort di lungo raggio e velocità di trasferimento sono ugualmente centrali.
Fin dal primo sguardo, come mostrano le numerose foto ufficiali del modello, l’Aquila 70 si distingue per linee tese ma morbide, finestrature continue e una sovrastruttura che evita l’effetto “scatola” tipico di molti multiscafi, avvicinandosi invece al linguaggio formale dei super yacht monocarena di fascia alta. Questo equilibrio è il risultato del lavoro congiunto di J&J Design, studio europeo di riferimento nel mondo dei motoryacht, che ha curato architettura navale, design esterno e interni.

Profilo del cantiere Aquila Power Catamarans
Origini, partnership e crescita
Il marchio Aquila Power Catamarans nasce nel 2012 dalla collaborazione tra il gruppo cinese Sino Eagle e il dealer americano MarineMax, con la visione di creare una gamma di catamarani a motore dedicati esclusivamente alla crociera e al charter, con standard costruttivi paragonabili a quelli dei migliori cantieri europei. Da allora la gamma si è ampliata fino a coprire un arco che va dai 28 ai 70 piedi, con oltre 500 unità in navigazione nel mondo, posizionando Aquila come uno dei costruttori di powercat più importanti del settore.
Stabilimenti e filosofia costruttiva
Tutte le imbarcazioni Aquila vengono realizzate nel moderno stabilimento Sino Eagle di Hangzhou, in Cina, un complesso produttivo che si estende per circa un milione di piedi quadrati e che adotta processi di infusione sottovuoto, ampio uso di compositi avanzati e controlli qualità tipici dell’industria automotive. La filosofia del cantiere è chiara: barche industrializzate ma altamente personalizzabili, con attenzione particolare a ergonomia, facilità di conduzione da parte dell’armatore e robustezza strutturale per uso intensivo (charter, traversate, lunghe permanenze a bordo).
Nel caso dell’Aquila 70, questa filosofia si traduce in una piattaforma che può essere configurata sia per armatori privati sia per società di charter di lusso, con layout interni flessibili, possibilità di avere cucina “up” o “down”, sky-lounge chiusa o flybridge completamente aperto, e un livello di finitura interna che avvicina il prodotto al mondo dei super yacht semi-custom.

Dimensioni, architettura navale e parametri principali
Dati principali e scheda tecnica sintetica
Dal punto di vista numerico, l’Aquila 70 si colloca nella fascia alta dei powercat da crociera:
- Lunghezza fuori tutto (LOA): circa 21,26 m (69’9”)
- Baglio massimo: circa 8,20 m (26’11”)
- Pescaggio: circa 1,45 m (4’9”)
- Dislocamento a vuoto: ~47.000 kg
- Dislocamento a pieno carico: ~54.500 kg
- Capacità carburante: circa 5.480 litri
- Capacità acqua dolce: circa 1.560 litri
- Serbatoi acque nere: circa 560 litri
- Motorizzazione standard: 2 x Volvo Penta D13 da 1.000 hp
- Posti letto: fino a 10–12 persone, a seconda del layout
Questi valori collocano l’Aquila 70 nella stessa fascia di lunghezza dei powercat di riferimento (Sunreef 70 Power, Horizon PC68, Fountaine Pajot Power 67), ma con una larghezza leggermente più contenuta rispetto ad alcuni concorrenti, scelta precisa per mantenere un profilo più filante e “yacht-like” e per facilitare accessi in marina e canali con spazi limitati.
Carena a doppio scafo e comportamento idrodinamico
La carena dell’Aquila 70 è un multiscafi planante a prua bulbosa, dotata di bulbi integrati nella parte prodiera dei due scafi e di nasi di prua sacrificabili, soluzione che migliora penetrazione sull’onda, efficienza a basse e medie velocità e attenua l’impatto in caso di urti accidentali. I due scafi presentano sezioni di prua relativamente affilate, con murate che si allargano gradualmente verso la zona centrale, dove l’opera viva si appiattisce per generare portanza idrodinamica e consentire all’imbarcazione di sviluppare velocità di crociera sostenute senza rinunciare a consumi contenuti.
L’ampia distanza tra i due hull genera un ponte centrale molto rigido, che funge da vero e proprio longherone strutturale. La distribuzione delle masse – motori nei tunnel di poppa, serbatoi carburante integrati in ciascun hull con doppio fondo – è studiata per abbassare il baricentro verticale e ridurre i movimenti di rollio, con benefici immediati sul comfort in navigazione e all’ancora.

Materiali e tecniche costruttive
Compositi avanzati e struttura InfusiCore
Lo scafo e la coperta dell’Aquila 70 sono realizzati in vetroresina E-glass con resina vinilestere tramite processo di infusione sottovuoto, adottando la tecnologia proprietaria InfusiCore con anima a densità variabile in funzione dei carichi. I paratie strutturali principali sono in composito con rinforzi in carbonio infuso con resina epossidica, un approccio che aumenta sensibilmente rigidità torsionale e resistenza alla fatica, mantenendo sotto controllo i pesi.
Il risultato è una struttura leggera ma robusta, con bulkhead stagni a prua e a poppa, che contribuiscono alla sicurezza passiva in caso di urti o infiltrazioni. I materiali di finitura esterna – gelcoat NPG ad alta resistenza agli UV – permettono una durabilità notevole delle superfici, un aspetto non secondario per un’imbarcazione che può rimanere a lungo in aree tropicali ad intensa insolazione.
Riduzione di vibrazioni, rumore e manutenzioni
Particolare cura è stata dedicata all’isolamento vibroacustico. Le linee d’asse sono abbinate a un sistema AquaDrive con giunti CV e supporti elastici dedicati che isolano la trasmissione dal guscio strutturale, riducendo i rumori strutturali e le vibrazioni percepite in salone e nelle cabine. L’accesso ai compartimenti motore avviene da poppa, con ampi passaggi e altezza utile sufficiente per consentire agli addetti alla manutenzione di lavorare in posizione comoda, un parametro essenziale per unità dedicate anche al charter professionale.

Motorizzazioni, propulsione e prestazioni
Cuore meccanico: 2 x Volvo Penta D13 da 1.000 hp
La configurazione standard dell’Aquila 70 prevede due motori Volvo Penta D13 da 1.000 hp ciascuno, con trasmissione in linea d’asse e cinque pale ad alta efficienza idrodinamica. Il sistema di controllo include joystick integrato che governa motori, thruster e timoni, rendendo manovre in spazi ristretti (ad esempio in marina affollata) sorprendentemente intuitive anche per un armatore che proviene da imbarcazioni di dimensioni più contenute.
La scelta di motori entro bordo, rispetto a soluzioni con fuoribordo multipli, consente di mantenere un pescaggio relativamente contenuto, migliorare l’equilibrio dei pesi e liberare la plancetta di poppa, trasformandola in una vera piattaforma beach club o in zona tecnica per l’alaggio di un tender catamarano dedicato da circa 13 piedi.
Velocità, consumi e autonomia
Secondo i dati pubblicati dai principali test indipendenti, equipaggiato con i due D13 da 1.000 hp l’Aquila 70 è in grado di raggiungere una velocità massima nell’ordine dei 26–27 nodi, con una velocità di crociera rapida intorno ai 20–21 nodi e un range di crociera ottimale compreso tra 8 e 25 nodi a seconda delle condizioni di mare e del peso imbarcato.
Il profilo dei consumi, tipico dei powercat ben progettati, è particolarmente favorevole ai regimi dislocanti: riducendo la velocità a 8–10 nodi, l’autonomia cresce sensibilmente, rendendo realistiche traversate di lungo raggio (oltre 1.000 miglia) con un’unica immissione di carburante, soprattutto se supportate da generatore, dissalatore e gestione energetica ottimizzata.

Manovrabilità, trim e comfort acustico
Durante le prove in mare pubblicate da riviste come Yachting, YachtBuyer e portali come BoatTest, l’Aquila 70 è stato elogiato per la risposta progressiva al timone, l’assenza di “scalciate” laterali tipiche di alcuni catamarani e la capacità di mantenere l’assetto anche alle andature più elevate, senza generare spruzzi eccessivi sul parabrezza.
La percezione del rumore in salone e nelle cabine risulta molto contenuta: la combinazione tra motori distanziati lateralmente, isolamento dei compartimenti motore e sistemi di scarico studiati per ridurre le risonanze consente di mantenere una conversazione a tono normale anche navigando intorno ai 18–20 nodi, condizione ideale per charter di lusso o lunghi trasferimenti con ospiti a bordo.
Sistemi di bordo, elettronica e domotica
Plancia, navigazione e controllo integrato
La plancia principale dell’Aquila 70 è concepita come una vera cabina di comando di super yacht, con layout modulare che può prevedere doppi monitor multifunzione di grande formato, strumentazione integrata (radar, ecoscandaglio, autopilota, AIS) e pannello di monitoraggio digitale per impianti di bordo, livelli dei serbatoi e gestione dei gruppi elettrogeni. Nelle foto di dettaglio emergono particolari come le sedute ergonomiche regolabili, il volante regolabile in profondità e inclinazione, e una plancia leggermente rialzata che offre visibilità a 360° sul perimetro della barca.

La duplicazione delle postazioni di comando – interna e sul flybridge – offre la possibilità di scegliere se condurre all’aperto, in modalità più “mediterranea”, o in ambiente climatizzato all’interno, particolarmente apprezzato in climi tropicali o durante le lunghe traversate.
Impianti, energia e climatizzazione
Sul fronte impiantistico, l’Aquila 70 è progettata per funzionare come una vera residenza galleggiante: doppi generatori (a scelta del cantiere e dell’armatore), banchi batterie di generosa capacità con sistemi di ricarica intelligenti, possibilità di installare batterie al litio e moduli di energy management che ottimizzano i cicli di carica/scarica. L’impianto di aria condizionata canalizzata serve tutte le zone interne, con controlli indipendenti in ciascuna cabina e nelle aree living.
Dalla prospettiva domotica, è disponibile l’integrazione con sistemi che permettono controllo luci, tende, climatizzazione e intrattenimento da touchscreen o tablet, un requisito ormai standard per questo segmento ma qui implementato con particolare cura per l’interfaccia utente, come si evince dai video ufficiali e dalle visite virtuali.
Design esterno e spazi di coperta
Flybridge
Salendo sul flybridge, l’Aquila 70 offre due possibilità: versione open completamente aperta, con hardtop parziale e chiusure in tela, o sky-lounge completamente chiusa con vetri e climatizzazione. In entrambi i casi, i progettisti hanno sfruttato la lunghezza disponibile per creare un grande salone superiore con divani, tavoli pranzo, wet-bar e zona timoneria, trasformando questo ponte in un vero “secondo living”.
Prua, prendisole e lounge frontale
La zona di prua, molto ampia grazie al baglio del catamarano, ospita grandi prendisole e spesso, nelle configurazioni più lussuose, divani a U con tavolini bassi, trasformando questo spazio in un vero lounge all’aperto. È lo scenario ideale per un aperitivo al tramonto, ben visibile nelle immagini promozionali dove la prua diventa una terrazza sul mare, con schienali regolabili e cuscineria di alto livello.
Layout interni e vita a bordo
Suite armatoriale full-beam
Uno degli elementi più impressionanti dell’Aquila 70 è la suite armatoriale a tutta larghezza, che sfrutta i quasi 27 piedi di baglio per creare un ambiente assimilabile a quello di un monocarena oltre i 100 piedi. Il letto king-size è posizionato centralmente, con vista panoramica grazie alle grandi vetrate laterali; accanto si trovano area lounge con tavolino, zona vanity/ufficio e una cabina armadio di dimensioni domestiche.
Il bagno armatoriale, spesso visibile nelle foto di dettaglio, presenta doppio lavabo, doccia walk-in con cristalli temperati e finiture in pietra o materiali compositi di grande qualità estetica. L’impressione d’insieme è quella di una suite d’albergo cinque stelle, con un’illuminazione studiata su più livelli (spot incassati, LED indiretti, applique) per modulare l’atmosfera.

Zona equipaggio, pantry e spazi di servizio
La cabina equipaggio è progettata per ospitare comodamente due persone, con letti a castello, zona scrivania e bagno dedicato. In configurazione charter è possibile optare per un layout che massimizza la separazione tra aree equipaggio e ospiti, con accessi indipendenti dall’esterno, in modo da garantire massima privacy.
Molto interessante la presenza di una pantry/lavanderia dedicata, con ampi spazi di stivaggio, frigoriferi e congelatori supplementari, lavatrice/asciugatrice e ripiani lavoro: è uno degli elementi che rendono l’Aquila 70 particolarmente adatta a lunghe permanenze a bordo, sia per armatori che vivono in modalità “floating home”, sia per charter di più settimane.
Cabine ospiti e versioni di layout
Il cantiere propone diverse configurazioni interne, con opzioni fino a 5 cabine e 5 bagni per un totale di 10 posti letto, ideali per charter di alto livello. Nella versione più diffusa per l’armatore privato troviamo due cabine VIP con letto queen-size e ampie finestrature a murata, ciascuna con bagno en-suite, oltre a una quarta cabina doppia o con letti sovrapposti a seconda delle esigenze.
Le foto degli interni evidenziano un linguaggio stilistico contemporaneo e luminoso, firmato dai designer di J&J e dai collaboratori come Egon Muric: tonalità chiare del legno, superfici laccate opache o satinate, inserti in tessuto e pelle, uso generoso di luci indirette per smaterializzare i volumi.

Esperienza a bordo: scenari d’uso
Nella pratica, l’Aquila 70 può essere interpretata in tre chiavi principali:
- Yacht di famiglia per crociere in Mediterraneo o Caraibi, con equipaggio ridotto o owner-operator supportato da un capitano.
- Charter di lusso per 8–10 ospiti, grazie all’elevata privacy delle cabine e agli spazi comuni multipli.
- Floating villa per armatori che desiderano vivere a bordo per lunghi periodi, grazie a volumi e impianti tipici di un piccolo appartamento di pregio.
In tutti questi scenari, il vantaggio tipico del catamarano – grande stabilità e superficie di coperta esagerata rispetto alla lunghezza – viene declinato in chiave fortemente “yachtistica”, con una cura del dettaglio che traspare chiaramente dalle fotografie dei particolari: giunzioni dei mobili, tagli della tappezzeria, integrazione degli impianti nell’arredo.
Innovazione, sicurezza e sostenibilità
Struttura, compartimentazione e stabilizzazione
Dal punto di vista della sicurezza, l’Aquila 70 beneficia di una compartimentazione avanzata con paratie stagne, doppi fondi e serbatoi integrati nei due hull. L’uso estensivo di compositi infusi e rinforzi in carbonio aumenta la resistenza strutturale senza penalizzare il dislocamento, migliorando al contempo l’efficienza energetica.
Sono disponibili sistemi di stabilizzazione attiva (a seconda delle opzioni: giroscopi, pinne stabilizzatrici o sistemi di controllo elettronico) che, combinati con la stabilità intrinseca del catamarano, rendono la permanenza a bordo confortevole anche con mare formato, un tema particolarmente importante per la clientela charter di alto livello.
Verso la propulsione ibrida ed efficienza energetica
Aquila, come marchio, sta progressivamente introducendo soluzioni ibride nella propria gamma, con particolare attenzione a sistemi diesel-elettrici e all’integrazione di fonti rinnovabili a bordo. Sebbene l’Aquila 70 nella configurazione attuale sia principalmente equipaggiato con motori diesel tradizionali, l’architettura modulare degli impianti e lo spazio disponibile nei due hull lasciano intravedere possibili futuri upgrade verso versioni ibride o con maggiore supporto elettrico, ad esempio tramite ampi campi di pannelli solari sul tetto del flybridge e pacchi batterie ad alta capacità.

Prova in mare e comportamento dinamico
Assetto, risposta e sensazioni al timone
I test in mare effettuati da diverse testate internazionali convergono su un quadro molto positivo: l’Aquila 70 viene descritto come facile da condurre, con una transizione fluida dal regime dislocante a quello semiplanante e una risposta al timone progressiva e prevedibile. La prua non tende a “piantarsi” sull’onda, merito della geometria dei bulbi e del rapporto tra dislocamento e superfici bagnate.
In virata, il comportamento rimane composto: l’angolo di sbandata è contenuto e il raggio di curvatura risulta adeguato alla dimensione dell’imbarcazione, senza reazioni brusche. Alle velocità di crociera intorno ai 18–20 nodi, l’imbarcazione offre un compromesso molto equilibrato tra velocità, consumi e comfort dinamico.
Comfort per armatori e charter
Per chi utilizza l’Aquila 70 nel charter, il vero valore aggiunto risiede nella stabilità alla fonda e durante le manovre in rada. Il doppio scafo ampissimo minimizza il rollio, rendendo la vita a bordo piacevole anche per ospiti poco abituati al mare. L’ampia superficie esterna consente di distribuire gli ospiti in più aree – prua, pozzetto, flybridge, salone – evitando l’effetto “affollamento” tipico di molti monoscafi di pari lunghezza.
Mercato, concorrenza e clientela target
Posizionamento in termini di prezzo e segmento
L’Aquila 70 si colloca nella fascia dei power catamarans di lusso tra i 20 e i 22 metri, con prezzi allineati ai competitor diretti ma spesso con un rapporto costo/volume abitabile particolarmente favorevole. Rispetto a un super yacht monocarena da 90–100 piedi, offre superfici abitative comparabili con costs operativi più contenuti (consumi, ormeggi, manutenzione) e una gestione più semplice, che in molti casi permette all’armatore di evitare equipaggi numerosi.
Confronto con i principali competitor
Nel confronto con modelli come il Sunreef 70 Power, il Fountaine Pajot Power 67 e l’Horizon PC68, l’Aquila 70 si distingue per alcune caratteristiche specifiche:
- Rispetto al Sunreef 70 Power, che vanta un baglio superiore agli 11 metri e un approccio fortemente custom, l’Aquila 70 propone una larghezza più contenuta ma una maggiore industrializzazione, con vantaggi in termini di controlli qualità e tempi di consegna.
- Il Fountaine Pajot Power 67 punta su grande autonomia a velocità dislocanti e su un design molto “open”; l’Aquila 70, pur garantendo range importanti, è più orientato a prestazioni semiplananti e a un design interno che richiama il mondo dei super yacht.
- L’Horizon PC68, con caratteristiche dimensionali molto vicine (20,73 x 7,47 m), offre un posizionamento simile, ma l’Aquila 70 enfatizza maggiormente il ruolo di ammiraglia di gamma di un cantiere specializzato esclusivamente in powercat, con forte presenza nel charter globale.
Clientela target: privati, charter e rappresentanza
Il profilo di cliente tipico dell’Aquila 70 può essere suddiviso in tre macro-categorie:
- Armatore privato esperto: spesso già proprietario di yacht tra i 50 e i 60 piedi, interessato a un salto dimensionale che offra più spazio e comfort senza la complessità operativa di un 100 piedi monocarena.
- Operatori charter di lusso: società specializzate in charter con equipaggio in Mediterraneo, Caraibi e Sud-Est asiatico, che vedono nell’Aquila 70 una piattaforma estremamente efficiente per 8–10 ospiti paganti, con costi di gestione ottimizzati.
- Società di rappresentanza e corporate hospitality: aziende che utilizzano lo yacht per eventi, accoglienza clienti, product experience, grazie alla combinazione di saloni ampi, sky-lounge e spazi esterni molto fruibili.
Immagini extra



Risultati, riconoscimenti e prospettive future
Premi, ordini e presenza alle fiere
L’Aquila 70 ha rappresentato per il cantiere un importante strumento di brand building: l’unità è stata presentata in primo piano in saloni internazionali quali Fort Lauderdale e Palm Beach, ed è stata protagonista di numerose video review e walkthrough, contribuendo a consolidare la reputazione di Aquila nel segmento dei powercat di fascia alta.
Più recentemente, l’Aquila 70 Luxury Power ha ottenuto premi nella categoria Best Motor Yacht 40–75’ in contesti asiatici di grande rilevanza, testimonianza di un successo commerciale che si estende ben oltre i tradizionali mercati americano ed europeo. Le consegne in Asia, Europa e America dimostrano come questo modello sia diventato uno dei riferimenti per chi cerca un catamarano a motore davvero “flagship”.
Video
Come l’Aquila 70 anticipa il futuro del cantiere
Dal punto di vista ingegneristico e di prodotto, l’Aquila 70 rappresenta una vera piattaforma tecnologica su cui il cantiere ha potuto sperimentare soluzioni che ricadono poi sui modelli più piccoli: uso esteso di compositi infusi, integrazione avanzata dei sistemi di bordo, layout interni flessibili, predisposizione a sistemi ibridi e a fonti energetiche alternative.
Guardando al futuro, è verosimile attendersi un’evoluzione del modello verso configurazioni ancora più sostenibili, con maggiore contributo dell’energia solare, batterie al litio di grande capacità e, potenzialmente, varianti ibride. In questo scenario, l’Aquila 70 resterà un punto di riferimento nel segmento dei powercat di lusso, capace di coniugare la razionalità tecnica del multiscafi con l’emozione estetica e il comfort di un vero super yacht.
Per l’armatore o il professionista del settore che valuta oggi un investimento in questa fascia di mercato, l’Aquila 70 si presenta dunque come una scelta tecnicamente solida, ingegneristicamente evoluta e commercialmente ben posizionata, in grado di offrire prestazioni, vivibilità e immagine al livello delle migliori produzioni internazionali, con il valore aggiunto di un cantiere che ha fatto dei power catamarans la propria unica specializzazione.



