Il Amel 60 rappresenta la declinazione più matura e moderna della filosofia “blue water” del cantiere francese Amel: una barca pensata innanzitutto per navigare lontano, a lungo e in sicurezza, con un livello di comfort e automazione di bordo che la colloca stabilmente nel segmento dei luxury cruiser oceanici. Varata a partire dal 2019 e firmata dallo studio Berret-Racoupeau Yacht Design, questa unità di 60 piedi è stata premiata come European Yacht of the Year – Luxury Cruiser, confermando la sua vocazione a piattaforma ideale per le grandi traversate in equipaggio ridotto.
Il progetto del 60 si propone di portare “lo spirito Amel” a una scala superiore: più volume interno, più autonomia energetica, più ridondanza dei sistemi e una cura maniacale per i dettagli costruttivi. La barca non è semplicemente un cruiser di lusso, ma un vero strumento di viaggio, concepito per armatori che vogliono vivere il mare in modo continuativo, spesso lontano da porti e infrastrutture.

Il cantiere Amel: storia, filosofia costruttiva e reputazione
Origini a La Rochelle e nascita di un’icona blue water
Il cantiere Amel, fondato nel 1965 da Henri Amel, ha sede a La Rochelle, sulla costa atlantica francese. Fin dalle prime realizzazioni, l’azienda si è distinta per una visione fortemente ingegneristica: realizzare barche da grande altura pensate per essere sicure, facili da condurre e confortevoli anche in condizioni meteo avverse. Non a caso, sin dagli anni ’70 i modelli Amel sono stati scelti da numerosi giramondo per circumnavigazioni e programmi oceanici intensivi.
La storia del cantiere è fatta di continuità progettuale e di un’attenzione quasi ossessiva alla robustezza strutturale. La scelta del composito in vetroresina e resine poliestere (poi epossidiche e sistemi avanzati) come materiale principale non è mai stata dettata solo da logiche di produzione di serie, ma dalla volontà di offrire scafi rigidi, durevoli e facilmente manutenibili nel tempo. Il sito produttivo di Périgny–La Rochelle, operativo dal 1969, è ancora oggi il cuore pulsante della costruzione di tutti i modelli Amel.
Una filosofia progettuale coerente e riconoscibile
La reputazione di Amel presso armatori e professionisti deriva da alcuni tratti distintivi:
- Central cockpit protetto e profondamente incassato, per massimizzare la sicurezza dell’equipaggio.
- Sistemi ridondanti (doppio pilota automatico, impianti separati, compartimentazione stagna) per aumentare la resilienza in caso di avarie.
- Impiantistica “industriale”, con canalizzazioni e passaggi cavi ordinati e ispezionabili.
- Interni progettati come una vera abitazione galleggiante, con enfasi su stivaggi, ergonomia e comfort acustico/termico.
L’Amel 60 si inserisce in questa tradizione, reinterpretandola con un design più contemporaneo, una carena a volumi importanti e una gestione velica concentrata in un unico punto di comando, in linea con le esigenze del diporto oceanico moderno.

Dimensioni, architettura navale e scheda tecnica
Scheda tecnica essenziale
Di seguito una scheda sintetica indicativa del modello:
- Lunghezza fuori tutto (LOA): circa 19,00 m
- Lunghezza al galleggiamento (LWL): circa 16,8–16,9 m
- Baglio massimo: circa 5,35 m
- Pescaggio: ~2,35 m con chiglia a bulbo
- Dislocamento: ~26 t (circa 57.000–59.000 lb)
- Zavorra: ~7,2 t
- Tipo di chiglia: pinna con bulbo
- Timoni: doppio timone spade
- Cabine: 3 (armatoriale a poppa + 2 cabine ospiti a prua)
- Bagni: 3, tutti con box doccia separato
Carena moderna, baglio arretrato e doppi timoni
L’architettura navale dell’Amel 60 riflette i trend più recenti del grande diporto oceanico: carena a volumi pronunciati, baglio massimo molto arretrato, poppa larga con piattaforma bagno integrata e doppio timone. Questa configurazione offre diversi vantaggi:
- Stabilità di forma elevata e grande capacità di carico, ideale per un cruiser che deve portare serbatoi, generatori, tender e dotazioni da lunga navigazione.
- Controllo e sicurezza con barca sbandata: il timone sopravento rimane immerso e garantisce un’ottima tenuta di rotta anche in condizioni impegnative.
- Riduzione del pescaggio rispetto a una chiglia più profonda, utile per l’ancoraggio in rade meno profonde e per l’accesso a molti porti del Mediterraneo e dei Caraibi.
La velocità critica di carena, intorno ai 9,5–10 nodi, è facilmente raggiungibile in crociera con vento portante o al traverso, e i test in mare confermano una barca sensibile alla regolazione delle vele ma mai nervosa, coerente con la vocazione di cruiser veloce ma rassicurante.

Materiali e costruzione: robustezza e sicurezza integrata
Scafo in sandwich e compartimentazione stagna
Lo scafo dell’Amel 60 è realizzato in composito di vetroresina con anima in schiuma PVC, mediante processi di infusione sottovuoto sulle parti più estese. Questa tecnologia consente di ottenere strutture:
- Più leggere a parità di rigidità.
- Più rigide e con migliore distribuzione dei carichi.
- Meglio isolate termicamente e acusticamente rispetto ai laminati pieni tradizionali.
Una peculiarità del cantiere è la presenza di numerosi paratie stagne che compartimentano lo scafo in più sezioni. Questo approccio, ereditato dai modelli precedenti, rende l’unità praticamente inaffondabile in caso di via d’acqua localizzata, aumentando la sicurezza percepita dagli armatori che affrontano rotte polari o passaggi remoti.
Sovrastrutture e coperta
La coperta è anch’essa costruita in sandwich, con un’accurata integrazione tra struttura e arredi di coperta: bitte, rotaie dei winch e attacchi delle lande sono rinforzati e collegati direttamente alla struttura interna. Visivamente colpiscono:
- La tuga avvolgente con parabrezza rigido e vetrate continue, che richiama l’estetica delle grandi barche di lusso contemporanee.
- Il pozzetto centrale profondo, protetto da hard top rigido e tendalini, che nelle foto ufficiali appare come una vera “cabina all’aperto”, utilizzabile in ogni stagione.
- Il grande ponte di poppa flush con accesso diretto alla piattaforma bagno, interpretato come una vera “terrazza sul mare”, elemento molto apprezzato nelle prove in mare.
Interni: falegnameria industriale di alto livello
Gli interni dell’Amel 60 sono frutto di una lavorazione semi-industriale, ma con standard qualitativi da yacht su misura. I mobili sono realizzati in essenze selezionate (normalmente rovere chiaro o tonalità più scure su richiesta), con giunzioni precise, bordature solide e ferramenta sovradimensionata. Nelle immagini si notano:
- Pannelli verticali ampi e superfici lisce, che contribuiscono a un design contemporaneo e pulito.
- Illuminazione a LED integrata con scenari regolabili, per una atmosfera calda in navigazione notturna come in rada.
- Numerosi gavoni di stivaggio, pensati per vivere a bordo a lungo termine senza sacrificare lo spazio abitabile.

Motorizzazioni, propulsione e impianti di bordo
Motore principale e trasmissione
L’Amel 60 adotta tipicamente un motore diesel entrobordo di potenza intorno ai 180 CV, abbinato a una trasmissione in linea d’asse con elica a pale orientabili o fisse, a seconda delle scelte dell’armatore. Questo setup garantisce:
- Velocità di crociera motore di 8–9 nodi con consumi contenuti per una barca di questa stazza.
- Affidabilità meccanica e facilità di manutenzione, grazie all’accesso generoso alla sala macchine.
- Integrazione con bow thruster retrattile (e opzionalmente stern thruster) per manovre in banchina anche con equipaggio ridotto.
La sala macchine, collocata centralmente, è uno degli elementi che gli armatori apprezzano di più: è ben insonorizzata, accessibile su tre lati, con percorsi tubazioni e cablaggi ordinati e identificabili, in linea con l’approccio “ingegneristico” di Amel.
Generatori, energia e autonomia
Per garantire piena autonomia in crociera, l’Amel 60 prevede:
- Un generatore diesel di potenza generosa (intorno ai 17 kVA), sufficiente a sostenere aria condizionata, dissalatore e carichi di bordo elevati.
- Un banco batterie servizi di capacità importante, spesso al litio nelle configurazioni più recenti, per massimizzare densità energetica e cicli di carica/scarica.
- Caricabatterie/inverter sovradimensionati e, in molte unità, integrazione con pannelli solari sul tetto rigido del pozzetto.
L’obiettivo è consentire una vita a bordo “da casa” – con impianto di climatizzazione, frigoriferi e freezer, forno elettrico e dissalatore – senza dipendere continuamente dall’allaccio a banchina. Dal punto di vista ingegneristico si tratta di un sistema elettrico pensato fin dall’origine per la grande crociera, non di un’addizione successiva.
Sistemi di bordo: elettronica, domotica e controllo
L’elettronica di bordo ruota attorno a un network di strumenti di navigazione integrati, con plotter multifunzione principali in pozzetto e al tavolo carteggio, ripetitori del pilota automatico, radar, AIS, log, ecoscandaglio e sensori vento. I comandi principali sono centralizzati nel pozzetto, in posizione riparata, per minimizzare gli spostamenti dell’equipaggio in condizioni difficili.

Alcune funzioni di domotica – come l’illuminazione, la gestione dei condizionatori, i livelli dei serbatoi e lo stato delle batterie – possono essere monitorate da pannelli dedicati e, in molte installazioni, anche da remoto. Il risultato è una barca che, nonostante la complessità intrinseca, viene percepita dall’armatore come semplice da usare e “leggibile” nella sua logica impiantistica.
Armo, piano velico e gestione delle vele
Albero in carbonio e avvolgitori elettrici
Uno dei punti di forza dell’Amel 60 è la gestione semplificata del piano velico. L’albero, generalmente in fibra di carbonio, è equipaggiato con sistemi di avvolgimento elettrico per randa e genoa, comandabili direttamente dal pozzetto. Questo consente a un equipaggio di due persone di:
- Reefare e ridurre la velatura senza allontanarsi dal riparo dell’hard top.
- Adattare rapidamente la superficie velica all’aumento del vento, aumentando sicurezza e comfort.
- Gestire lunghe traversate oceaniche con turni ridotti e minore fatica.

Piano velico e prestazioni
Il piano velico complessivo si colloca intorno ai 170 m² di superficie, con randa generosa e un genoa importante; a richiesta è disponibile uno stay sail su strallo interno e vele asimmetriche (Code 0, gennaker, spi) per le andature portanti. I test comparativi ne evidenziano:
- Buone accelerazioni al traverso e al lasco, dove la barca sfrutta i volumi di poppa.
- Angoli di bolina più che adeguati per un cruiser pesante, pur privilegiando il comfort sul passaggio sull’onda.
- Una velocità media oceanica realistica nell’ordine dei 7–8 nodi, che si traduce in percorrenze giornaliere elevate e costanti.
L’insieme albero in carbonio + doppi timoni + carena moderna genera un comportamento molto “controllato” anche con mare formato, elemento che molti comandanti citano come decisivo nella scelta del marchio.
Design, layout interni ed ergonomia
Pozzetto centrale protetto e coperta
Il pozzetto centrale è il cuore del progetto Amel 60. Profondo, protetto da parabrezza rigido e hard top, offre sedute ampie, un tavolo da pranzo trasformabile e postazione di comando con tutte le manovre principali a portata di mano. Nelle foto di dettaglio si colgono:
- I winch elettrici sul coronamento del pozzetto, organizzati per una gestione intuitiva delle scotte.
- Passavanti larghi e sgombri, con tientibene e battagliole alte per il movimento sicuro in coperta.
- La transizione dolce verso la zona di poppa, che diventa un’area lounge con sedute modulari e grande piattaforma bagno abbattibile.
Layout

Salone e quadrato: un loft sul mare
Scendendo sottocoperta, il salone dell’Amel 60 offre l’impressione di un vero loft galleggiante: ampie finestrature verticali, oblò a scafo di grandi dimensioni e un layout aperto che mette in comunicazione visiva tutte le zone. Il quadrato prevede:
- Una dinette a U a dritta, con tavolo da pranzo trasformabile.
- Una panchetta lineare a sinistra, utilizzabile come divano lettura o seduta aggiuntiva.
- Il tavolo carteggio in posizione strategica, con vista sul pozzetto e facile accesso al quadro elettrico e alle strumentazioni.
I materiali degli arredi – legni chiari, rivestimenti tessili di qualità, piani di lavoro in materiali compositi – creano un ambiente luminoso ed elegante, ma pensato per l’uso reale: gli spigoli sono smussati, i tientibene sono dove servono e le superfici sono facilmente pulibili.

Cucina di bordo per lunghe permanenze
La cucina, sviluppata a murata (spesso a L), è dimensionata come quella di un piccolo appartamento:
- Piano di lavoro ampio e continuo, con numerosi stipetti alti e bassi.
- Frigorifero e freezer separati, spesso a cassetto e pozzo, per massimizzare capacità e praticità d’uso.
- Forno a gas cardanico e, in molti allestimenti, forno elettrico aggiuntivo e lavastoviglie.
L’ergonomia è studiata per permettere di cucinare in sicurezza anche con barca sbandata, grazie a corrimani ben posizionati e punti di appoggio ravvicinati.
Cabina armatoriale e cabine ospiti
La cabina armatoriale a poppa è il vero fulcro della vita a bordo in crociera: a tutta larghezza, con letto matrimoniale centrale, grandi armadi, vanity desk e bagno ensuite con box doccia separato. Le foto evidenziano dettagli di pregio come:
- Testiera imbottita e mensole integrate.
- Illuminazione diretta e indiretta combinata, ideale sia per lettura che per relax.
- Oblò laterali che garantiscono luce naturale e ventilazione.
A prua si trovano due cabine ospiti doppie, ciascuna con bagno dedicato. La modularità delle cuccette (matrimoniale o letti separati) rende il layout flessibile per accogliere coppie, amici o equipaggio professionale. Anche qui, lo stivaggio è abbondante, segno che il cantiere pensa a armatori che programmano stagioni intere a bordo.

Innovazione, sicurezza e ricerca
Riduzione di consumi ed emissioni
Pur non essendo una barca “ibrida” in senso stretto, l’Amel 60 integra soluzioni mirate alla riduzione dei consumi:
- Carena efficiente e appendici ottimizzate per ridurre la resistenza, permettendo al motore di lavorare a regimi contenuti.
- Uso estensivo di LED e apparati a basso consumo per la parte servizi.
- Predisposizione a pannelli solari e, su richiesta, ad altre fonti di energia rinnovabile, che riducono l’uso del generatore.
La filosofia è quella di un long range cruiser che possa restare a lungo “off-grid”, limitando rumore, emissioni e manutenzioni.
Tecnologie di stabilizzazione e sicurezza
La sicurezza è frutto di un insieme di soluzioni:
- Carena a volumi importanti e baricentro basso grazie a zavorra significativa.
- Compartimentazione stagna e porte ermetiche per limitare gli allagamenti.
- Sistemi di pilotaggio ridondanti, con doppio autopilota e possibilità di governo manuale protetto.
- Strumentazione completa (radar, AIS, allarmi vari) per la gestione del rischio in navigazione notturna e in condizioni di scarsa visibilità.
In alcuni allestimenti sono previste anche soluzioni di sicurezza passiva come rinforzi specifici in punti sensibili dello scafo o protezioni per l’elica, elementi che dimostrano l’attenzione del cantiere agli scenari “worst case” tipici della grande altura.

Prestazioni in navigazione e feedback dal mare
Comportamento in mare e comfort di marcia
Le prove in mare e i test di riviste specializzate descrivono l’Amel 60 come uno yacht dalle prestazioni solide, più orientato alla costanza di rendimento che alla velocità pura. Alcuni punti ricorrenti:
- Comfort di rollio molto buono, grazie alla combinazione di dislocamento, larghezza e scafo pieno a poppa.
- Moto sull’onda morbido, con prua che non picchia in modo brusco.
- Sensazione di controllo ai timoni anche con vento sostenuto e mare formato.
In navigazione costiera, la barca sfrutta bene il piano velico generoso, mentre in oceano la sua capacità di mantenere una media regolare anche con vele ridotte costituisce il vero valore aggiunto. Il comando in pozzetto protetto permette di affrontare turni notturni in condizioni fisiche e psicologiche migliori rispetto a cockpit esposti.
Autonomia e gestione dei consumi
La combinazione di serbatoi carburante capienti, consumo moderato del motore principale e produzione energetica tramite generatore e pannelli solari consente autonomie di molte centinaia di miglia nautiche anche in modalità “motore + servizi completi”. In traversate atlantiche o in crociere lunghe, questo si traduce in:
- Maggiore libertà nella scelta delle finestre meteo, non dovendo dipendere dal vento in modo assoluto.
- Maggiore comfort durante le bonacce, quando climatizzazione e servizi restano pienamente operativi.

Mercato, concorrenza e posizionamento
Segmento di riferimento e prezzo
L’Amel 60 si colloca nel segmento dei cruiser oceanici di lusso intorno ai 60 piedi, in competizione con marchi come Oyster, Hallberg-Rassy, Contest o CNB. Il posizionamento di prezzo è coerente con l’equipaggiamento di serie molto ricco: già nella configurazione base, la barca è consegnata “ready to sail” per la grande altura, con molti elementi che altri cantieri propongono come optional.
Il cliente tipo è un armatore privato esperto, spesso alla seconda o terza barca importante, con programmi di navigazione che spaziano dal giro del mondo alle lunghe crociere stagionali, magari alternando Mediterraneo e Caraibi. Non mancano gli impieghi nel charter di lusso, soprattutto con equipaggio professionale, dove la combinazione di sicurezza e comfort trova piena valorizzazione.
Analisi dei principali competitor
Rispetto ai concorrenti diretti, l’Amel 60 si distingue per:
- Un approccio costruttivo più “industriale” ma con standard qualitativi molto elevati e ripetibili.
- Una filosofia progettuale estremamente coerente, derivata da decenni di esperienza specifica nel blue water.
- Un pozzetto centrale protetto meno diffuso in altri marchi, che privilegiano spesso cockpit di poppa più “mediterranei”.
Se alcuni competitor puntano su layout più aperti e su estetiche da “mini-superyacht”, Amel continua a mettere al centro la funzionalità in mare, integrando il lusso non come fine, ma come naturale conseguenza di un progetto ben pensato per navigare.
Riconoscimenti, risultati e prospettive future
Premi e riscontro del mercato
Il riconoscimento come European Yacht of the Year – Luxury Cruiser ha certificato la bontà del progetto sia dal punto di vista tecnico sia per l’apprezzamento del mercato. Le liste d’attesa e il buon mantenimento del valore dell’usato confermano che il 60 è percepito come un investimento solido, destinato a rimanere a lungo una barca di riferimento nel suo segmento.
Il ruolo dell’Amel 60 nel futuro del cantiere
L’Amel 60 rappresenta per il cantiere una sorta di laboratorio galleggiante, in cui convergono le lezioni apprese dai modelli precedenti e le esigenze del diporto contemporaneo: efficienza energetica, facilità di conduzione, comfort abitativo, sicurezza e affidabilità. È ragionevole attendersi che molte delle soluzioni introdotte su questo modello – dalla gestione centralizzata delle vele ai layout interni, fino alla configurazione degli impianti – influenzeranno le evoluzioni future della gamma.
In sintesi, l’Amel 60 è una barca che non si limita a soddisfare il desiderio di possedere un yacht di lusso, ma offre uno strumento ingegneristicamente raffinato per vivere la grande crociera oceanica con un livello di sicurezza, autonomia e comfort che, oggi, poche altre barche di serie possono vantare.



