Il nuovo Absolute 52 FLY rappresenta la più recente espressione della “Absolute Direction”: un progetto che trasferisce su una piattaforma di 16,76 metri una serie di soluzioni tipiche di scafi ben più grandi, con l’obiettivo di massimizzare vivibilità, efficienza propulsiva e facilità d’uso per l’armatore-conduttore. Il modello nasce su carena planante in GRP (vetroresina), impiega la trasmissione Volvo Penta IPS e adotta un’architettura degli spazi fortemente orientata alla luce naturale: parapetti vetrati a poppa, falchette alleggerite, finestrature a tutta altezza e vetrate prua “a rombo” che definiscono la firma stilistica dell’attuale gamma Fly del cantiere.
La barca si colloca nel segmento “Flybridge sotto i 60 piedi”, dove competono modelli come Azimut 53 Fly, Prestige 520 e Sunseeker Manhattan 55. Proprio in questa arena, nel gennaio 2025, il 52 FLY ha conquistato il titolo di “Best Flybridge up to 60ft” ai Motor Boat Awards, un riconoscimento assegnato dopo severe prove in mare e che ne certifica la solidità del progetto e il posizionamento al vertice del segmento.

Profilo del cantiere: storia, filosofia costruttiva e reputazione
Origini e sede produttiva
Absolute Yachts è un’azienda italiana fondata nel 2002, con quartier generale e sito produttivo a Podenzano (Piacenza). Fin dall’inizio il cantiere ha focalizzato lo sviluppo su tre famiglie di prodotto: Navetta, Flybridge e Coupé, coprendo oggi fasce tra 47 e 75 piedi. La crescita è stata costante, sostenuta da un approccio industriale moderno e da un forte DNA innovativo.
Filosofia: “we make it Absolute”
La filosofia progettuale del marchio è sintetizzata dal motto “We make it Absolute”: ogni decisione – dal layout alla componentistica – è sottoposta a un’analisi funzionale e di qualità percepita. L’obiettivo è ergonomia di manovra per l’armatore-conduttore, vivibilità a bordo e riduzione della complessità operativa.
Sostenibilità di processo e di prodotto
Il cantiere dichiara una visione in cui la sostenibilità è “metodo” e non slogan: utilizzo di energia geotermica per la produzione, fotovoltaico per autoconsumo, recupero e filtrazione dell’acqua piovana, oltre a processi orientati all’efficienza e alla riduzione degli scarti. Questa impostazione si riflette anche sui prodotti, con opzioni di pannelli solari integrati a bordo per alimentare i carichi “hotel” all’ancora e mitigare l’uso del generatore.

Analisi tecnica approfondita
Dimensioni e architettura navale
Il 52 FLY dichiara i seguenti dati principali:
- Lunghezza f.t. (LOA): 16,76 m
- Larghezza: 4,67 m
- Pescaggio dichiarato: ~1,40 m (valore riportato dalle prove di stampa tecnica)
- Capacità carburante: 1.800 l
- Capacità acqua dolce: 650 l (boiler incluso)
- Categoria di progettazione: CE B – 14 persone
Questi valori sono confermati dalla scheda ufficiale di prodotto e dalle prove indipendenti pubblicate da testate di riferimento.
La carena è planante in GRP con appendici ottimizzate per l’accoppiamento ai gruppi IPS e per il contenimento di angolo di trim in un ampio spettro di velocità. L’impostazione voluta dai progettisti mira a una rigidità torsionale elevata a parità di massa, a favore sia del comfort dinamico (assenza di vibrazioni e “risonanze”) sia dell’integrità nel tempo dei giunti strutturali tra scafo e sovrastruttura.
Materiali di costruzione
- Scafo & sovrastruttura: composito in vetroresina (GRP) con stratifiche e rinforzi localizzati per i carichi dei gruppi IPS, dei longheroni e del modulo fly.
- Interni: pannellature alleggerite, essenze chiare, pelli e tessuti tecnici a elevata resistenza UV/salsedine; largo uso di vetro stratificato per vetrate a tutta altezza.

L’adozione estesa del materiale composito permette di contenere il peso a vuoto (valori “light” intorno a 18,4 t riportati su stampa tecnica), con ricadute positive su angoli d’incidenza, resistenza all’avanzamento e risposte ai comandi.
Motorizzazioni, propulsione e trasmissione
Il 52 FLY è equipaggiato con 2 × Volvo Penta D8-IPS800 (600 HP ciascuno, 441 kW), con pod orientabili e joystick per le manovre. Non sono previste motorizzazioni alternative: il progetto è IPS-only, scelta che consente un dimensionamento integrato di centro di spinta e centro di massa, compattando la sala macchine e liberando volumi per cabine e servizi.
- Sistema IPS: incremento dell’efficienza propulsiva (eliche traenti), riduzione consumi a pari andatura, scie più nette, rumorosità e vibrazioni inferiori rispetto a linee d’asse tradizionali.
- Manovrabilità: con il joystick l’armatore esegue rotazioni sul proprio asse, traslazioni laterali e approcci in banchina con alta confidenza, anche in equipaggio ridotto.
Sistemi di bordo: elettronica, domotica, navigazione
- Plancia (inferiore e superiore) con MFD di grande formato, integrazione Volvo (motori/IPS), pilota automatico, gestione allarmi e pagine ingegneria; porta laterale dal main helm per agevolare l’ormeggio.
- Domotica: gestione carichi hotel, illuminazione LED con scenari, finestrature saliscendi elettriche per ventilazione naturale in salone.
- Stabilizzazione: predisposizione e opzione Seakeeper (SG9 tipicamente), utile sia in trasferimento che in rada (riportato nelle specifiche di barche demo/prova).
- Energia: hardtop fly con pannelli solari integrati (opz.) per alimentare i servizi di bordo in silenzio all’ancora, limitando l’uso del generatore.

Prestazioni: velocità, autonomia, consumi
Le prove strumentate pubblicate dalle principali testate offrono un quadro coerente del comportamento in mare:
- Velocità massima: 28–30 nodi in funzione del carico e delle condizioni (MBY ha misurato 30,1 kn; YachtingNews 28,3 kn).
- Andatura di crociera: ampia “banda utile” tra ~18 e 27 kn con assetto molto piatto (2–3°) e rumorosità contenuta (MBY riporta ~66 dB a 20 kn, ~70 dB a 30 kn).
- Efficienza: a 29 kn MBY indica ~7,8 l/nm e un range di ~175 nm sul pieno utile; YachtingNews rileva ~17–18 kn a 2.400 rpm con consumi <160 l/h in condizioni di mare calmo.
Design e architettura degli spazi
Ponte principale: continuità pozzetto–salone
Il pozzetto-terrazza è uno dei tratti distintivi: parapetto in vetro a poppa, arredi modulari, varchi simmetrici verso la piattaforma bagno e nessuno “gradino” tra pozzetto e salone. La cucina trasversale a poppa dialoga con l’esterno; le grandi finestre a discendimento elettrico permettono un ricambio d’aria naturale.

Ponte superiore: una vera “terrazza sul mare”
Il fly riprende filosofia e vocazione conviviale: living poppiero con sedute freestanding, wetbar centrale, dinette a “C” e solarium triposto a prua della doppia plancia. L’impronta planimetrica consente di ospitare l’intero gruppo di crociera con comfort da imbarcazioni superiori.

Ponte inferiore: armatoriale a prua e VIP a tutto baglio
Scelta non convenzionale ma estremamente efficace: l’armatoriale è posizionato a prua, a tutto baglio, con letto centrale accessibile da tre lati e bagno rivestito in materiali pregiati; la VIP occupa la sezione centrale (full-beam) e può essere una “seconda armatoriale” per volumi e finiture; la terza cabina adotta un traslatore elettrico che trasforma i letti singoli in matrimoniale. È disponibile una cabina marinaio con accesso dalla piattaforma.

Innovazione e ricerca
- Integrazione energetica: pannelli solari integrati sull’hardtop (opz.) per gestire carichi hotel in rada senza generatore.
- Ergonomia di comando: plancia inferiore con porta laterale e cruscotto “a V” orientato al pilota per ridurre riflessi e avvicinare comandi e MFD.
- Modularità arredi: pozzetto e fly predisposti per combinazioni variabili, capaci di riconfigurare lo spazio tra lounge, dining e living all’aperto.
- Stabilizzazione: opzione giroscopica Seakeeper (es. 9), per contrasto del rollio sia in navigazione sia in sosta.

Vita a bordo e comfort
Cabine e servizi
- 3 cabine + cabina equipaggio opzionale; 2 bagni (più bagno equipaggio).
- Armatoriale a prua: stivaggi generosi, bagno con box doccia separato, finiture “residenziali”.
- VIP centrale full-beam: finestre rettangolari extralarge, bagno accessibile anche come day-head.
- Guest: trasformazione elettrica twin-to-double di serie.
Spazi comuni
Sul main deck, il flusso “cucina–dinette–divano–plancia” è lineare e senza dislivelli. Il pozzetto è una vera piazza sul mare: parapetto trasparente, sedute modulari e accesso diretto alla piattaforma bagno (idraulica, con portata utile per tender/PWC). Il fly propone zone distinte (relax, pranzo, sole) con bar centrale e duplice postazione di governo.

Comfort acustico e termico
Le prove strumentate evidenziano livelli fondamentali di rumorosità contenuti anche a regimi sostenuti (≈66 dB a 20 kn), mentre le finestre a discesa consentono una ventilazione naturale del salone riducendo l’uso dell’impianto A/C. L’adozione di rivestimenti e giunzioni elastiche attenua vibrazioni e risonanze indotte da trasmissione e carena.
Prestazioni in navigazione: sintesi delle prove
Comportamento dinamico
La carena del 52 FLY mostra stabilità d’assetto su un’ampia gamma di velocità: già a 10–16 kn il trim resta minimo, permettendo di viaggiare “in economia” con grande visibilità sull’orizzonte (utile con famiglie a bordo). La risposta al timone è progressiva, con angoli di sbandata controllati in virata e ottimo controllo longitudinale su onda corta.
Dati chiave (fonti stampa)
- Max: 28,3–30,1 kn (condizioni e carico variabili)
- Efficienza a 29 kn: ≈7,8 l/nm (MBY)
- Rumorosità: ≈66 dB @ 20 kn; ≈70 dB @ 30 kn (MBY)
- Banda di crociera “piatta”: 18–27 kn

Mercato e concorrenza
Segmento e posizionamento
Il 52 FLY presidia il cuore del segmento 50–55 piedi Flybridge, dove i competitor più diretti presentano carene plananti in GRP, trasmissioni IPS e filosofie distributive simili. Il riconoscimento ai Motor Boat Awards 2025 consolida la percezione di best-in-class in termini di design integrato, qualità percepita e usabilità.
Competitor diretti: dati salienti
- Azimut 53 Fly: LOA 16,78 m, beam 4,95 m; IPS 950 D11 725 hp; 31 kn max, 26 kn cruise (dati costruttore); 3+1 cabine.
- Prestige 520: LOA 16,11 m, beam 4,49 m; IPS 600/650 (440/480 hp); ~26 kn max, ~22 kn cruise; 3 cabine + skipper.
- Sunseeker Manhattan 55: 55 ft; opzioni MAN i6 800 o Volvo IPS-950; ~30+ kn max, cruise ~25 kn.
Nel confronto, Absolute 52 FLY punta su vivibilità (pozzetto-terrazza e fly molto sfruttabili), ergonomia dell’armatore-conduttore (porta laterale, joystick IPS, terza stazione opzionale) e efficienza energetica (opzione pannelli solari, finestrature saliscendi) più che sulla pura potenza installata. L’Azimut 53 Fly propone un pacchetto motori più spinto (IPS 950) e prestazioni di picco superiori; Prestige 520 privilegia accessibilità e rapporto dotazioni/prezzo; Sunseeker Manhattan 55 resta un riferimento per finiture e immagine sportiva.
Clientela target
Il 52 FLY è concepito per armatori privati che desiderano condurre in prima persona (con familiare o un solo marinaio), con uso intensivo tra Mediterraneo e arcipelaghi. È appetibile anche per charter di lusso “boutique” che cerchino un 50–55 piedi dal layout versatile, costi di esercizio prevedibili e esperienza premium per 4–6 ospiti. Le società di rappresentanza troveranno nel modello un best seller per equilibrio tra spazio, qualità e valore residuo.
Risultati e riconoscimenti
- Motor Boat Awards 2025 – “Best Flybridge up to 60ft”.
- Precedenti riconoscimenti storici di gamma Absolute (es. mercati asiatici/UE) a testimonianza di continuità progettuale.

Prospettive future: la “direzione” Absolute
Il 52 FLY esprime chiaramente la traiettoria tecnologica del cantiere:
- Integrazione energetica crescente (solare integrato, gestione carichi smart).
- Progettazione “owner-driver” con sistemi di manovra intuitivi e ridondanze controllate.
- Design luminoso e “aperto” che massimizza la percezione di spazio a parità di LOA.
La piattaforma è quindi un manifesto di come Absolute intenda competere nei prossimi anni: qualità percepita, comfort reale, efficienza e gestione semplificata anche in equipaggio ristretto.
Confronto puntuale con i competitor
Azimut 53 Fly
Propone motori IPS 950 (D11 725 hp), 31 kn di punta e 26 kn di crociera; volumetria interna molto generosa grazie al baglio di 4,95 m. Più orientato alla prestazione pura e alla “muscolarità” tecnica, con range di velocità utile analogo ma picco superiore.
Prestige 520
Layout raffinato e IPS 600/650 (440/480 hp); velocità massima dichiarata ~26 kn. Eccellente value for money e contenuti di comfort, con un’impostazione più “family-friendly” e meno votata alla pura prestazione.
Sunseeker Manhattan 55
Impostazione sportiva con opzioni MAN i6 800 o Volvo IPS-950; crociera ~25 kn, picchi oltre 30 kn. Finiture di riferimento e forte appeal emozionale.
Conclusione comparativa: il 52 FLY si impone per qualità dell’esperienza a bordo (spazi aperti e visibilità), facilità di gestione (IPS-only, porta laterale, terza stazione opz.) e efficienza (solare integrato, ventilazione naturale), risultando il pacchetto più “completo” del cluster dei 55 piedi, a scapito di una punta velocistica leggermente inferiore ad Azimut e Sunseeker.
Galleria immagini



Scheda tecnica (riassunto)
- Modello: Absolute 52 FLY (gen. 2023–)
- Cantiere: Absolute Yachts – Podenzano (PC), Italia
- Carena: planante in GRP
- LOA: 16,76 m – Beam: 4,67 m – Draft: ~1,40 m
- Dislocamento “light”: ~18.400 kg (stima stampa)
- Serbatoi: 1.800 l carburante – 650 l acqua
- Categoria: CE B – 14 pax
- Motori: 2 × Volvo Penta D8–IPS800 (600 hp ciascuno)
- Prestazioni rilevate: 28–30 kn max; 18–27 kn crociera; ~7,8 l/nm @ 29 kn (MBY)
- Cabine: 3 + crew (opz.) – Bagni: 2 + 1 (crew)
Video
Conclusioni: perché scegliere il 52 FLY
- Progetto coerente “owner-driver”: conduzione semplificata, manovre intuitive, visibilità eccellente.
- Spazi vivibili su tre “destinazioni”: pozzetto-terrazza, prua lounge, fly completo.
- Efficienza reale: finestrature saliscendi + pannelli solari (opz.) = meno generatore all’ancora.
- Comfort: rumorosità contenuta, assetto piatto, finiture e materiali da “residenziale leggero”.
- Riconoscimenti: premi internazionali che ne certificano la leadership nel segmento.
In sintesi, Absolute 52 FLY è la scelta di chi cerca un 50–55 piedi capace di coniugare ingegneria, design e usabilità in un equilibrio raro: non l’interpretazione più “estrema” della potenza, ma quella più intelligente dell’esperienza di bordo.
Per gli armatori orientati a una fruizione intensiva nel Mediterraneo, il 52 FLY permette stagioni più lunghe grazie a ventilazione naturale, protezione aerodinamica del fly e gestione energetica evoluta: si vive all’aperto senza rinunce e, quando serve, si viaggia con disinvoltura a medie sostenute, mantenendo consumi prevedibili. L’insieme di ergonomia, manovrabilità joystick e layout luminoso riduce la fatica decisionale a bordo e libera tempo di qualità per gli ospiti. Non è un “muscle boat”, ma un progetto maturo e consapevole: il valore sta nella somma di dettagli corretti che, giorno dopo giorno, migliorano la vita in rada, in porto e nelle lunghe tratte costiere.



