L’Amel 50 è uno yacht a vela di 15,5 metri (LOD) che inaugura una nuova fase per il cantiere francese, con un’impostazione sloop moderna, doppio timone e una filosofia costruttiva improntata a sicurezza, robustezza e semplicità d’esercizio. Il progetto porta la firma di Berret-Racoupeau Yacht Design e combina carene ampie a poppa e volume prua “full bow” con un pozzetto centrale protetto da doghouse rigida, marchio di fabbrica Amel. La barca ha vinto il titolo European Yacht of the Year 2018 – Luxury Cruiser e conta oltre cento scafi prodotti, con una reputazione consolidata tra i navigatori d’altura per facilità di gestione in coppia, isolamento acustico, spazi tecnici accessibili e ridondanze di sicurezza.
Profilo del cantiere
Il cantiere AMEL nasce a La Rochelle negli anni Sessanta per volontà di Henri Amel. L’azienda si distingue da sempre per scelte progettuali controcorrente, finalizzate alla navigazione oceanica in equipaggi ridotti: strutture robuste in composito, laminazione e incollaggi strutturali meticolosi, compartimentazioni stagni e impianti semplici da mantenere. La transizione al 50 piedi sloop del 2017 non abbandona la tradizione: la doghouse rigida resta un tratto identitario, così come la vocazione bluewater “easy to sail, sturdy and comfortable”.
Nel tempo, la reputazione del marchio si è alimentata con una community di armatori fidelizzati e con riconoscimenti della stampa internazionale: dalla citazione “luxurious, well-engineered” di Yachting Monthly alla definizione di “comfort e affidabilità” di testate come YACHT e SAIL.

Analisi tecnica approfondita
Dimensioni principali e architettura navale
- LOA 16,50 m — LOD 15,51 m — LWL 14,50 m
- Baglio massimo 4,79 m — Pescaggio 2,15 m
- Dislocamento (brochure 2025): 20,75 t a vuoto (senza opzioni), ~24 t a pieno carico medio
- Timoni: doppi timoni equilibrati (balanced twin rudders)
- Chiglia: pinna con bulbo; zavorra ~5,36 t
I numeri fotografano una barca con lunghezza al galleggiamento generosa (14,5 m) e poppa larga, soluzioni che favoriscono medie elevate e stabilità di rotta. Il doppio timone garantisce presa in acqua e controllo anche a barca sbandata o con poppa immersa; la vasca del timone e il sistema di collegamenti restano accessibili dal grande gavone di poppa, con vantaggi netti in ispezionabilità e manutenzione.
Materiali e processo di costruzione
Lo scafo è realizzato in GRP per infusione (resin infusion): pieno sotto la linea di galleggiamento per resistenza all’urto e sandwich in schiuma PVC nelle sovrastrutture per rigidità e isolamento; il ponte è un sandwich in infusione con anima in PVC a celle chiuse. Il cantiere fa largo uso di paratie incollate/laminate allo scafo e paratie stagne a ritardamento d’invasione, a tutela della galleggiabilità residua in caso di urto. La scelta di zavorra in ghisa imbullonata è intenzionale: privilegia la robustezza e il contenimento dei costi di esercizio, a fronte di un CG non estremo come il piombo—tema dibattuto fra i tecnici ma coerente con la missione della barca.

Piano velico e attrezzatura
- Armo: sloop a crocetta acquartierata; staysail (trinchetta) opzionale su strallo interno
- Superfici (brochure 2025): randa 63,5 m², genoa 57,5 m², trinchetta opzionale 23,5 m²
- Alberatura: albero in alluminio verniciato con avvolgimento elettrico della randa; genoa su avvolgitore elettrico; bompresso inox per ancoraggio e vele leggere
Con trinchetta autovirante opzionale, la barca guadagna gestibilità e superficie efficace nelle andature strette con vento sostenuto; i test in mare hanno registrato incrementi di velocità evidenti inserendo la trinchetta con 20 nodi apparenti, senza penalizzare l’equilibrio della ruota.
Motorizzazioni, trasmissione e impianti di propulsione
L’Amel 50 adotta motori entrofuoribordo con trasmissione in linea d’asse e riduttore idraulico. Nelle specifiche recenti si riscontrano sia installazioni da Volvo Penta D3-110 (81 kW) sia versioni con D3-150 (110 kW) o equivalenti Yanmar 150 hp, in funzione di anno e configurazione. L’accoppiamento con giunto elastico e elica a pale abbattibili (o feathering) minimizza resistenza a vela e vibrazioni a motore. Bow thruster e stern thruster retrattili (24 V) sono fra le opzioni più richieste e migliorano in modo sostanziale le manovre in banchina.

Prestazioni: velocità, crociera, autonomia, consumi
Le prove in mare pubblicate convergono su un profilo “bluewater veloce e confortevole”. A vela, in 20 nodi reali e onda formata, la barca stringe l’angolo in modo adeguato per la crociera d’altura, con velocità attorno a 8–8,5 nodi in bolina e oltre a 9 nodi nelle andature portanti con tela ben regolata; in aria leggera (5 nodi veri) si sono rilevati 4,4 nodi al vento, merito della LWL e delle superfici generose.
Al motore, con l’D3-110 (o equivalente), le misure in prova indicano 6,8 nodi a ~1.800 rpm con rumorosità attenuata dall’isolamento del vano motore; il cruise comfort si attesta tra 7,5 e 8,1 nodi con livelli acustici “normali/silenziosi” in tutto lo scafo grazie a interventi di insonorizzazione di ultima generazione. Con serbatoio gasolio da ~650–675 L e consumi tipici da motore marino a carico medio, l’autonomia reale copre traversate prolungate in assenza di vento.
Sistemi di bordo: elettronica, domotica, navigazione
La plancia nella doghouse integra plotter MFD (B&G, Garmin o Raymarine a seconda dei pacchetti), autopilota per lunghe tratte, AIS, radar, e rete NMEA 2000. L’integrazione con sistemi Victron consente il monitoraggio energetico su Glass Bridge (Simrad/B&G/Lowrance) o Raymarine e semplifica la gestione del banco servizi, dei caricabatterie/inverter e dell’energia di bordo (alternatori 12/24 V, generatore opzionale). L’impianto elettrico Amel privilegia ancora cablaggi convenzionali (non distribuiti) per affidabilità e diagnosi diretta—una scelta molto apprezzata dai periti per la manutenzione in crociera.

Design architettura e layout
Il layout prevede cabina armatoriale a poppa con letto centrale, armadio, vanity/desk e bagno dedicato; a prua una cabina VIP con letto centrale e una cabina con cuccette a castello, oltre al secondo bagno. Il quadrato è luminoso e rialzato rispetto al livello del mare, con carteggio a vista e cucina in linea in corridoio (galley “passante”), soluzione ergonomica in navigazione e perfetta per distribuire i carichi. Finiture in rovere chiaro o noce americano con vernice satinata; ampio uso di tientibene e antisdrucciolo in passavanti. Gli spazi tecnici (sala macchine sotto il pozzetto, gavoni profondi a pagliolo) sono accessibili senza smontaggi invasivi
Innovazione e ricerca: efficienza, emissioni, stabilizzazione e sicurezza
- Energia e silenzio: vano motore spazioso e insonorizzato, generatori opzionali in cocoon acustico (8 kW), pannelli fotovoltaici sulla doghouse, possibilità di integrazione avanzata con sistemi di gestione energia per ridurre ore di generatore.
- Ridondanza: paratie stagne, passaggi stagni verso le cabine, porte di compartimentazione che permettono di mantenere galleggiabilità anche dopo danni a prua o poppa—filosofia “backup dei backup” ben documentata dai tester.
- Sicurezza attiva: sprayhood rigido e pozzetto profondo che consente “indoor sailing” con protezione da spruzzi e freddo; timoneria collegata con aste/cavi robusti e duplicazioni d’emergenza.
Layout

Vita a bordo e comfort
La doghouse vetrata con tettuccio apribile crea un salotto esterno riparato, fruibile in latitudini fredde o in navigazioni notturne. Il baglio pieno assicura divani profondi e cucina stabile in navigazione; a poppa il prendisole doppio e la spiaggetta idraulica trasformano la barca in una piattaforma balneare all’ancora. Ampi volumi di stivaggio a pagliolo e in gavoni facilitano la vita in lungo raggio.
Prestazioni in navigazione: sintesi delle prove ufficiali
- Yachting World: la trinchetta autovirante aggiunge ~0,3 nodi in 20 nodi apparenti, senza squilibrare la ruota; la protezione della doghouse permette di condurre “da dentro” senza penalizzare la percezione della barca.
- Yachting Monthly: 4,4 nodi in 5 nodi veri (bolina leggera), 8,4 nodi con 20 nodi veri e mare formato; sterzo via cavi/push-pull dal feedback solido.
- SAIL Magazine: 6,8 nodi a 1.800 rpm in assetto motore, comfort acustico elevato e raggio di evoluzione ridotto; valutazione molto positiva sulla qualità installativa e sull’accessibilità della sala macchine.
- YACHT (DE): riduzione della rumorosità a bordo nei modelli recenti, con valori “quiet” a 8,1 nodi di crociera.

Mercato e concorrenza
Posizionamento e segmento
L’Amel 50 presidia il segmento luxury bluewater 50’ con pozzetto centrale protetto. Il valore d’acquisto dipende dal grado di allestimento ed è generalmente comunicato su richiesta (POA), anche perché le consegne prevedono rigging e handover curati in cantiere. La dotazione standard ricca (avvolgitori elettrici, doghouse, impianti completi) e le scelte di affidabilità riducono upgrade “necessari” rispetto a concorrenti diretti.
Analisi dei competitor diretti
- Hallberg-Rassy 50 — Centro pozzetto, filosofia bluewater svedese, scafo molto pieno, soluzioni premium e lunghezza al galleggiamento maggiore del precedente HR55 per migliori medie. Estetica e finiture “nordiche”, grande capacità di stivaggio.
- Contest 50CS — Centro pozzetto o varianti, anima performance-cruiser con qualità di costruzione elevatissima e attenzione maniacale a isolamento e struttura; progetto judel/vrolijk.
- Oyster 565 (vicino come missione) — Bluewater inglese, fasciame e arredi di pregio, grande rete di assistenza post-vendita; costi più alti e impostazione più “superyacht” in scala (fonte: press e cataloghi di settore).
Vantaggi Amel: doghouse protettiva integrata, ridondanze e compartimentazione stagna, impiantistica semplice da diagnosticare, cantierizzazione “pronta a partire”. Vantaggi competitor: possibilità di custom più esteso (Oyster), piani velici più sportivi (Contest), tradizione costruttiva e mercato nordico (HR). La scelta verte sulla filosofia d’uso: chi vuole “indoor sailing” sicuro e comfort acustico-applicativo troverà nell’Amel un riferimento; chi cerca performance pura o customizzazione estrema potrebbe orientarsi su altri nomi.

Trend del settore di riferimento
Nel 50 piedi bluewater si osservano: timoni gemelli per controllo in sbandata, poppe larghe per volumetria e stabilità di forma, crescita dei pacchetti energetici (fotovoltaico integrato, banco servizi maggiorato, inverter/charger smart) e connessione MFD–power management via Victron/Raymarine/B&G. La richiesta di comfort termico/acustico e sicurezza “passiva” (compartimentazioni, porte stagne) è in aumento, in linea con la filosofia Amel.
Clientela target
- Armatori privati che pianificano lunghe crociere oceaniche in coppia o con famiglia e ricercano maneggevolezza e ridondanza.
- Charter di lusso a lungo raggio orientati a comfort e sicurezza con equipaggi contenuti.
- Società di rappresentanza per mercato bluewater di fascia alta, dove contano reputazione del brand, tenuta del valore e servizio post-vendita.
Risultati e riconoscimenti
L’Amel 50 ha vinto l’European Yacht of the Year 2018 (categoria Luxury Cruiser) e, negli anni successivi, è stato premiato anche da testate USA come SAIL. Il successo commerciale è attestato dal raggiungimento dello scafo n. 100 nel 2024 e da quasi 130 unità vendute.
Prospettive future: la direzione del cantiere e del settore
Con l’Amel 50 il cantiere ha “accorciato” la scala dimensionale tradizionale, rendendo il brand accessibile a un pubblico più ampio senza derogare a qualità e sicurezza. La continuità di produzione e gli aggiornamenti (insonorizzazione, opzioni propulsion, integrazioni energetiche) mostrano una chiara roadmap evolutiva. A livello di settore, l’ibridazione parziale dei servizi di bordo (banchi litio, ricarica solare estesa, gestione termica efficiente) e l’integrazione elettronica spinta convergeranno sui 50 piedi di crociera: AMEL parte avvantaggiata con doghouse, impianti robusti e attenzione alla vivibilità in ogni clima.
Approfondimento fotografico



Tabella sintetica delle specifiche
- Progetto: Berret-Racoupeau Yacht Design
- Categoria CE: A — Ocean
- LOA: 16,50 m — LOD: 15,51 m — LWL: 14,50 m
- Baglio: 4,79 m — Pescaggio: 2,15 m — Aria: ~23,3 m
- Dislocamento: 20,75 t (a vuoto, senza opzioni); ~24 t carico medio
- Zavorra: ~5,36 t — Chiglia: pinna con bulbo
- Piano velico: randa 63,5 m²; genoa 57,5 m²; trinchetta opzionale 23,5 m²
- Acque: 600 L — Gasolio: 650–675 L
- Timoni: 2, equilibrati
- Motori: Volvo Penta D3-110 o D3-150 / Yanmar 150 (a seconda degli anni/allestimenti)
- Trasmissione: linea d’asse con riduttore idraulico; elica folding/feathering
- Thruster: prua 8 hp e poppa 8,4 hp retrattili (opz.)
Confronto ingegneristico: cosa rende l’Amel 50 diverso
Doghouse e pozzetto centrale: ergonomia operativa
Il “tettuccio rigido” con parabrezza e tetto apribile permette turni di guardia all’asciutto con visibilità protetta. Le manovre centralizzate (verricelli a portata di mano, avvolgitori elettrici) riducono il carico fisico sull’equipaggio; nelle burrasche è possibile isolare l’esterno senza rinunciare al controllo immediato di ruota e strumenti.
Doppio timone, poppa larga, stabilità di forma
La scelta dei twin rudders consente profili più sottili e angoli efficaci a elevato sbandamento, con grip che non decade quando l’onda “appoggia” poppa e murate ampie. La chiglia con bulbo e rapporto zavorra/dislocamento attorno al 28–29% (a seconda delle basi di misura) certifica una stabilità adeguata alla missione; i puristi del piombo guadagnerebbero qualche punto di RM ma rinuncerebbero al rapporto qualità/prezzo e alla filosofia manutentiva del cantiere.
Impiantistica “semplice” ma moderna
Quadri tradizionali, cablaggi non distribuiti e accessibilità eccezionale alla sala macchine significano diagnosi rapide in oceano. L’integrazione con MFD e sistemi energetici smart offre la parte “digitale” dove serve, senza complicare il cuore dell’impianto.
Video
Conclusioni: posizionamento e giudizio d’insieme
L’Amel 50 incarna un’idea precisa di crociera oceanica: protezione, semplicità, maneggevolezza e accessibilità tecnica. Non mira a ingaggiare i performance cruiser sul piano della vela pura, ma offre medie elevate e costanti con equipaggio ridotto, spazi studiati per viverci a lungo e impianti che un comandante armatoriale può comprendere e mantenere. In un mercato dove molti competitor puntano su personalizzazione estrema e design scintillante, l’Amel 50 convince per onestà ingegneristica e coerenza operativa: pronto a salpare fin dal varo, con tutto ciò che serve davvero. Ed è proprio questa coerenza—più che la singola misura in scheda—che ne spiega il successo presso armatori e stampa specializzata.



