Antares 12 Coupé, motore performante e tecnologia avanzata | Ecco il gioiello targato Beneteau

L’Antares 12 Coupé rappresenta l’evoluzione contemporanea della crociera familiare a medio raggio nel segmento dei fuoribordo premium. È un’imbarcazione che coniuga facilità di gestione, modularità degli spazi e prestazioni pronte, integrando una piattaforma elettronica moderna e soluzioni di architettura navale concepite per la vivibilità in ogni stagione. La carena, ottimizzata per propulsioni fuoribordo di potenza significativa, privilegia l’efficienza ai regimi di crociera e il comfort dinamico sul mosso corto tipico del Mediterraneo. Il formato “coupé” — hard top integrale con ampie superfici vetrate e passavanti sicuri — massimizza la fruibilità 12 mesi l’anno, limitando gli oneri manutentivi rispetto a soluzioni flybridge di pari lunghezza.

In questa analisi ne indaghiamo la sostanza progettuale: criteri di dimensionamento e distribuzione dei pesi, filiera dei materiali e processi di laminazione, filosofia delle motorizzazioni fuoribordo in rapporto a autonomia e cicli di missione, integrazione dei sistemi (navigazione, domotica, safety) e corrispondenza tra layout e profili d’uso reali (famiglia, charter giornaliero, weekender esteso). Il taglio è tecnico ma orientato alla leggibilità, con definizioni chiare dei concetti chiave per chi non è ingegnere navale.

Antares 12 Coupé - beneteau.com
Antares 12 Coupé – beneteau.com

Profilo del cantiere: storia, filosofia e reputazione

Il marchio che firma l’Antares 12 Coupé ha costruito nel tempo una reputazione solida nel diporto a motore e a vela puntando su tre pilastri: industrializzazione del processo con controllo qualità omogeneo, progettazione modulare che consente economie di scala senza appiattire la personalità dei modelli, e attenzione all’uso reale dell’armatore mediterraneo. La linea Antares, in particolare, nasce per coniugare protezione, continuità tra pozzetto e salone, e semplicità di gestione delle manovre, con timoneria protetta, portelloni scorrevoli e passaggi laterali fruibili anche da equipaggi ridotti. Nel mercato, la gamma è percepita come “safe choice”: non la più estrema in termini di styling, ma molto coerente fra promessa e resa, con un post-vendita diffuso e ricambistica facilmente reperibile.

Analisi tecnica approfondita

Dimensioni e architettura navale

Il progetto si colloca nella fascia dei dodici metri fuori tutto tipica dei weekender “coupé”. La lunghezza al galleggiamento (LWL), normalmente inferiore alla LOA per via delle sovrastrutture e delle piattaforme, è calibrata per ridurre la resistenza residua ai regimi di semi-planata e planata stabile. Il baglio massimo generoso migliora la rigidezza torsionale del guscio e consente una distribuzione degli arredi trasversali senza penalizzare i passavanti. La carena ad angolo di deadrise variabile (V progressiva) combina un “entry” fine per tagliare l’onda corta con un deadrise a poppa sufficiente a smorzare gli impatti. Le redans (chine e step, se presenti) sono ottimizzati per anticipare la transizione alla planata e canalizzare il flusso verso i piedini dei fuoribordo, con benefici su consumi e risposta allo sterzo.

Il posizionamento dei fuoribordo su bracket/piastra poppiera arretrata aumenta il braccio di leva rispetto al centro di spinta e aiuta l’assetto ai bassi regimi; con eliche di diametro e passo calibrati, si ottiene una planata progressiva, riducendo l’“hump” (il picco di potenza necessario per superare la fase di dislocamento veloce). La distribuzione dei pesi — serbatoi, gruppi servizi, batterie, unità A/C — è criticamente studiata per mantenere il centro di gravità longitudinale (LCG) allineato con il centro di spinta effettivo ai regimi di progetto. Questo si traduce in minore necessità di flap e in percorrenze più dritte, con lo skipper che interviene di fino solo per appiattire l’assetto col vento di traversia.

Antares 12 Coupé - beneteau.com
Antares 12 Coupé – beneteau.com

Materiali e processi costruttivi (scafo, sovrastruttura, interni)

La struttura primaria dello scafo adotta compositi a matrice polimerica rinforzata (generalmente vetro con tessuti multidirezionali), con laminazioni a spessore variabile e rinforzi in corrispondenza delle zone di carico (piedistalli motore, paratie principali, attacchi timoneria/strumentazione). La scelta di un sandwich con anima a celle chiuse nelle pelli superiori e nella coperta consente di incrementare il rapporto rigidezza/peso e migliorare l’isolamento termoacustico, preservando il comfort in marcia e in rada. Le paratie sono incollate e resin-bonded per una continuità strutturale superiore rispetto a un semplice fissaggio meccanico, riducendo scricchiolii e vibrazioni nel tempo.

La sovrastruttura, con hard top e montanti integrati, utilizza vetri temprati o stratificati di spessore adeguato, incollati con cicli certificati: il risultato è un incremento di luminosità e, soprattutto, una riduzione dei “ponti termici”. Negli interni, il cantiere impiega nobilitati marini e impiallacciature con finiture antigraffio e anti-UV, accoppiati a schiume tecniche per pannellature che minimizzano i pesi senza rinunciare alla percezione di solidità. Le pavimentazioni adottano materiali antisdrucciolo con abbattimento del rumore al calpestio; nelle cabine, il sottostante è spesso resinato per evitare risalite di umidità.

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Antares 12 Coupé – beneteau.com

Motorizzazioni, propulsione e trasmissione

La filosofia fuoribordo in questa classe di lunghezze si fonda su due elementi: densità di potenza elevata e manutenzione semplificata rispetto a entrobordo/diede. I pacchetti più diffusi prevedono doppia o tripla motorizzazione con potenze unitarie medio-alte, in grado di coniugare spunto e ridondanza. L’adozione di elettroniche di gestione integrate (timone elettronico, joystick multi-asse, funzioni di “station keeping” ove disponibili) trasforma l’esperienza in ormeggio: l’imbarcazione può traslare, ruotare sul posto e compensare drift di vento e corrente con micro-correzioni automatiche.

I rapporti di riduzione del piede poppiero e l’elica — spesso in acciaio con profili anti-cavitazione — sono tarati per garantire un punto di crociera economico in una finestra di giri sufficiente a coprire scenari diversi (mare formato vs acqua piatta). Il sistema di alimentazione con filtri separatori acqua/combustibile dimensionati correttamente e la predisposizione per doppi filtri in parallelo elevano l’affidabilità sui trasferimenti lunghi. Il tracciamento parametri (giri, consumo istantaneo, pressione carburante, angolo motori, temperature) confluisce nella rete NMEA/Can-bus e si presenta a display in maniera intellegibile, sfruttando pagine custom per skipper e comandante.

Prestazioni: velocità, crociera, autonomia, consumi

In configurazione standard, la curva di potenza dell’Antares 12 Coupé è disegnata per offrire una crociera confortevole e silenziosa in regime di planata stabile. Ai regimi intermedi, l’assetto beneficia del baglio generoso e della sezione poppiera portante: l’imbarcazione mantiene l’angolo di trim senza costringere a continue correzioni. L’autonomia reale dipende da tre variabili — mare, carico, eliche — ma il progetto punta a trasferimenti giornalieri senza refuel in rotte tipiche (50–100 nm). I consumi, più sensibili alle micro-regolazioni di trim nei fuoribordo potenti, trovano mitigazione nella telemetria: leggere il “best economy” direttamente in plancia porta a riduzioni pratiche tangibili, soprattutto su scafi con superfici bagnate ampie.

Antares 12 Coupé - beneteau.com
Antares 12 Coupé – beneteau.com

Sistemi di bordo: elettronica, domotica, navigazione

La strumentazione di navigazione si articola su MFD (multi-function display) di ultima generazione con rete di sensori integrata: GPS multi-costellazione, ecoscandaglio con trasduttore adatto alla velocità di scafo, radar solido a bassa emissione, autopilota integrato ai motori. L’impianto elettrico è suddiviso in banchi servizi e avviamento con BMS (Battery Management System) che monitora tensioni e cicli; i cablaggi sono canalizzati, etichettati e resinati nei punti di passaggio, al fine di ridurre ossidazioni e falsi contatti. La climatizzazione utilizza unità con inverter e modalità eco, collegate a un sistema idraulico con pompe di mare silenziate.

La domotica di bordo permette scenari “one-touch”: accensione luci scenario sera, abbassamento oscuranti elettrici, gestione ventilazione, monitoraggio livello serbatoi, e, dove previsto, controllo remoto via app. L’illuminazione a LED con temperature di colore differenziate (calda per aree notte, neutra per lavoro/cucina) e dimmer consente risparmio energetico e comfort visivo. In navigazione notturna, la distribuzione dei punti luce evita riflessi in vetrata, a tutela della visibilità del comandante.

Design e architettura degli spazi: stile, layout, ergonomia

L’estetica del coupé privilegia linee tese e superfici vetrate continue; i montanti sono dimensionati per supportare rigidità e sicurezza senza chiudere il campo visivo. Il salone a quota pozzetto, con ampi varchi scorrevoli, crea un piano funzionale unico: cucina attrezzata sul lato, dinette trasformabile, timoneria con seduta regolabile e porta laterale (dettaglio essenziale per la gestione dell’ormeggio con equipaggio minimo). I passavanti sono protetti da masconi e pulpiti a quota corretta: la sicurezza percepita in movimento è elevata.

Nel ponte inferiore, la suite armatoriale a prua beneficia di volumi sfruttati in altezza (dove la geometria dello scafo lo consente) e di vani di stivaggio su misura; la cabina ospiti e la seconda toilette (a seconda delle opzioni) garantiscono week-end estesi senza compromessi. L’ergonomia dei movimenti — aperture verso l’esterno, gradini con alzata e pedata regolari, corrimano dove servono realmente — riflette un progetto iterato sui feedback di capitani e periti, non solo sulle tavole del designer.

Antares 12 Coupé - ponte inferiore - beneteau.com
Antares 12 Coupé – ponte inferiore – beneteau.com
Antares 12 Coupé - ponte superiore - beneteau.com
Antares 12 Coupé – ponte superiore – beneteau.com

Innovazione: efficienza, emissioni, stabilità e sicurezza

Sebbene la scelta fuoribordo privilegi immediatezza e manutenzione semplificata, il progetto integra misure per l’efficienza: carena ottimizzata CFD per ridurre resistenze viscose e indotte, propulsori con gestione elettronica fine e funzioni di ecoscandaglio che aiutano a mantenere la profondità ottimale in baie affollate senza stressare l’apparato di governo. La predisposizione per stabilizzatori giroscopici o sistemi anti-rollio (se prevista) migliora il comfort in rada e in navigazione trasversale all’onda.

La sicurezza attiva comprende sistemi di allarme (fumo, gas, sentina) integrati, valvole a mare accessibili, percorsi d’evacuazione privi di “cul-de-sac”. La sicurezza passiva discende dalla stratigrafia: la compartimentazione con paratie resin-bonded e la scelta di materiali ignifughi nelle aree chiave ritardano la propagazione di eventi. La filosofia è “designing for failure”: semplificare i recovery (by-pass idraulici, accessi rapidi ai filtri, fusibili chiaramente etichettati) per accorciare i tempi d’intervento.

Vita a bordo e comfort

La vivibilità è il vero campo in cui il formato coupé eccelle. Il pozzetto modulare consente di alternare pranzo en plein air e lounge protetta; la piattaforma poppiera, se equipaggiata con sistemi di salita/vara per tender o toys, diventa un’estensione dello spazio abitabile. Il percorso luce-aria è studiato: aperture sul tetto, portelli a filo con cerniere a scomparsa e pannelli oscuranti/anti-insetto si combinano per mantenere il microclima ideale senza ricorrere sempre alla climatizzazione. In rada, il bordo resta silenzioso grazie alla disaccoppiata delle pompe e alla corretta posa di antivibranti.

Gli arredi impiegano tessuti e pelli marini trattati contro UV e salsedine; gli spigoli vivi sono smussati e i profili di finitura sono pensati per durata: niente elementi puramente “decorativi” che nel tempo tradiscono il progetto. L’illuminazione di cortesia lungo i passaggi guida i movimenti notturni senza abbagliare; prese e USB sono dove servono davvero, non solo a tavolino nelle brochure. Il risultato è una barca che fa venire voglia di restare a bordo anche a motori spenti.

Antares 12 Coupé - ponte superiore - beneteau.com
Antares 12 Coupé – ponte superiore – beneteau.com

Prestazioni in navigazione: test e comportamento sul mare

Al timone, l’Antares 12 Coupé dà una sensazione di immediatezza: l’inerzia longitudinale è coerente con la massa e il passo eliche. In accelerazione, il “bow rise” è contenuto dalla geometria di carena e dall’intervento dei flap; la transizione alla planata non richiede interventi grossolani. In virata, l’angolo di sbandata è progressivo e leggibile, con una trasmissione chiara del carico al volante. Sul mare formato, la prua fine riduce l’impatto sull’onda corta e restituisce un “thump” sordo più che una battuta secca: segno di stratigrafia adeguata e di severità nelle prove di prototipo.

La timoneria laterale si rivela una dotazione che cambia la vita nelle manovre di banchina: consente all’ufficiale di coperta di alternarsi alla timoniera con passi minimi, mantenendo il controllo visivo diretto dei parabordi e delle bitte. Il joystick, dove presente, riduce drasticamente il tempo di apprendimento per neofiti evoluti, ma resta essenziale mantenere la sensibilità sui gas separati per gestire vento teso e vincoli di spazio. Nel complesso, lo scafo dimostra di essere onesto e prevedibile, caratteristiche che sul lungo periodo contano più della “spettacolarità” pura.

Antares 12 Coupé - ponte superiore - beneteau.com
Antares 12 Coupé – ponte superiore – beneteau.com

Mercato e concorrenza

Posizionamento per prezzo e segmento

Il modello si colloca nel segmento premium dei 12 metri fuoribordo coupé: target di armatori che cercano una barca “one-boat solution” capace di coprire uscite giornaliere, weekend prolungati e trasferimenti stagionali, con costi di gestione sotto controllo e elevato valore residuo. L’equipaggiabilità estesa — elettronica, comfort, stabilizzazione — crea una forbice di prezzo ampia, permettendo un “entry” competitivo e un “full-spec” adatto a armatori esigenti.

Analisi dei concorrenti diretti

  • Fuoribordo coupé 11–13 m: rivali con impostazione simile puntano su potenze aggregate importanti e su layout salone/pozzetto a quota unica. Differenze chiave: gestione del peso (tripla vs doppia motorizzazione), rapporto superfici vetrate/irraggiamento e qualità della laminazione della coperta.
  • Entrobordo sport-cruiser: offrono talvolta una marinità leggermente superiore con centri di massa più bassi, ma scontano manutenzione più onerosa e spazi tecnici invasivi. La scelta fuoribordo resta vincente per semplicità e aggiornabilità del parco motori.
  • Walkaround di fascia alta: esaltano la fruizione diurna e i passaggi a prua, ma sacrificano il volume interno. Il coupé, per crociere in shoulder season, è più trasversale.

Trend del settore di riferimento

  • Downsizing efficiente: la ricerca di crociere più sobrie nei consumi spinge verso carene ottimizzate e gestione elettronica fine.
  • Integrazione digitale: telemetria, diagnostica predittiva e controllo remoto elevano l’esperienza e il valore residuo.
  • Comfort 4 stagioni: hard top coibentati, oscuranti integrati e climatizzazione a basso assorbimento allungano la stagione di utilizzo.

Clientela target

  • Armatori privati: profilo familiare evoluto, ricerca di affidabilità, rivendibilità e tempo ridotto tra arrivo in banchina e uscita in mare.
  • Charter di lusso “day & weekend”: richiedono un prodotto robusto, intuitivo per skipper professionisti e gradito a ospiti esigenti.
  • Società di rappresentanza/ospitalità: cercano immagine, comfort e semplicità di conduzione per eventi corporate e hospitality.
Antares 12 Coupé - ponte superiore - beneteau.com
Antares 12 Coupé – ponte superiore – beneteau.com

Risultati e riconoscimenti

Il successo commerciale nel segmento si misura su tre assi: tempi di consegna sostenibili, lista d’attesa coerente con la produzione e tenuta del valore sull’usato. La linea Antares, storicamente, esprime solidità su questi indicatori grazie all’industrializzazione spinta e a una rete distributiva capillare. Le presence nelle principali fiere di settore e l’interesse della stampa specializzata confermano la pertinenza del progetto per il mercato mediterraneo e nord-europeo, con apprezzamenti ricorrenti su vivibilità, ergonomia della timoneria e comportamento in mare formato.

Approfondimenti ingegneristici: ciò che fa la differenza

Rigidità vs peso: il compromesso virtuoso

Un coupé da 12 metri efficace nasce da una matrice di scelte: dove mettere materia, dove toglierla. La rigidezza flessionale dello scafo si gioca nelle pelli esterne e nei longheroni; la torsione è gestita da paratie e controstampi che creano una “scatola” continua. Ridurre peso in alto (sovrastruttura) abbassa il metacentro trasversale, con benefici sulla stabilità al rollio. Il sandwich in coperta è quindi più che una questione di isolamento: è stabilità percepita in rada e in marcia a onde incrociate.

Acustica: non solo decibel

Il comfort acustico non è la semplice somma di “dB(A) al fly”: è la firma sonora. Evitare frequenze fastidiose a 100–200 Hz (vibrazioni strutturali) richiede disaccoppiamenti mirati: antivibranti per pompe e unità A/C, staffe motori dimensionate correttamente, rotismo del piede calibrato. Le pannellature con schiume ad alta densità abbinate a rivestimenti fonoassorbenti smorzano i picchi senza “mattare” l’ambiente.

Antares 12 Coupé - ponte superiore - beneteau.com
Antares 12 Coupé – ponte superiore – beneteau.com

Energia e autonomia servizi

Un banco servizi ben dimensionato, eventualmente integrato da un sistema di generazione ausiliaria o da batterie con chimica ad alta densità energetica, consente di sostenere climatizzazione, cucina elettrica e intrattenimento senza ansia da ricarica. La gestione intelligente dei carichi (priorità e shed automatico in assorbimento di picco) preserva comfort e batterie. In banchina, caricabatterie multi-stadio prolungano la vita degli accumulatori.

Idraulica: affidabilità e igiene

Serbatoi acque dolci in materiali idonei e circuiti con punti di spurgo facilitano le manutenzioni. Le pompe autoclave silenziate e i rompivuoto ben posizionati evitano sifonamenti e colpi d’ariete. Nelle toilette, valvole e maceratori facilmente accessibili sono la sostanza di una barca che vuole restare “family friendly”.

Allestimenti e personalizzazione

La piattaforma modulare permette al cantiere di scalare optional senza compromettere la coerenza del progetto. Pacchetti di elettronica “step-up”, tessuti e finiture alternative, soluzioni di ombreggiamento integrato, eventuali predisposizioni per stabilizzazione e potenziamenti A/C rendono la barca “su misura” entro i confini della standardizzazione industriale. L’approccio corretto è partire dall’uso reale: baie affollate, crociere tra isole, spostamenti metropolitani sul litorale. Ogni opzione ha un peso (letterale e figurato): un tecnico competente va oltre l’estetica per valutare impatto su assetto e impiantistica.

Gestione, manutenzione e TCO (Total Cost of Ownership)

Il ciclo di vita di una barca moderna passa dal cantiere al dealer, quindi all’armatore e ai centri assistenza. La scelta fuoribordo semplifica periodicità e tempi di fermo: accessibilità diretta, ricambi diffusi, specializzazione ampia della rete. La manutenzione programmata — oli, giranti, anodi, ispezioni periodiche — è supportata da checklist digitali e log automatici sui display. Sul fronte scafo, lavaggi dolci e cere idonee preservano gelcoat e guarnizioni; controlli annuali su fissaggi, bulloneria e sigillature mantengono l’integrità nel tempo. Il TCO beneficia inoltre della rivendibilità vivace della categoria: domanda ampia e liquidità del mercato accelerano la dismissione quando si sale di taglia.

Antares 12 Coupé - beneteau.com
Antares 12 Coupé – beneteau.com

Perché scegliere un coupé fuoribordo a 12 metri oggi

  • Semplicità: pronti-via dalla banchina, sistemi intuitivi, parcheggio nautico semplificato dal joystick.
  • Versatilità: da Mediterraneo primaverile a inverni miti, la protezione del coupé estende la stagione utile.
  • Efficienza: carene ottimizzate e telemetria reale aiutano a viaggiare più a lungo con meno.
  • Valore: prodotto industriale maturo, rete capillare, tenuta dell’usato.

Consigli di configurazione per profili d’uso

Family cruiser

  • Elettronica: doppio MFD, autopilota integrato, AIS.
  • Comfort: oscuranti integrati, climatizzazione inverter, tendalini rapidi.
  • Sicurezza: sensori gas e fumo, allarmi sentina con soglia differenziata, dotazioni salva-bambini (reti, chiusure).

Weekender sportivo

  • Propulsione: taglio motori superiore con eliche adatte a crociera veloce.
  • Assetto: flap automatici con profili a risposta rapida, pagine display fuel economy.
  • Stabilità: predisposizione anti-rollio per rada con onda residua.

Charter premium

  • Durabilità: finiture high-wear, rivestimenti lavabili, protezioni angoli.
  • Operatività: contatori ore servizi, diagnostica remota, check-in/out digitali.
  • Esperienza: audio zonato, luci scena, frigo supplementari.

Check tecnico pre-consegna: cosa verificare

  • Allineamenti: squadrature portelli, porte e finestrature, tolleranze in chiusura.
  • Impianti: cadute di tensione sotto carico, rumorosità pompe a bordo, taratura autoclave.
  • Elettronica: aggiornamenti firmware, calibrazione sensori, pagine personalizzate MFD.
  • Sea trial: dati assetto a tre regimi (dislocamento veloce, crociera, WOT), risposta flap automatici, consumo specifico.

Valutazione critica

La forza dell’Antares 12 Coupé sta nell’equilibrio: non estremizza una singola dimensione del progetto ma lavora di fino su ergonomia, accessibilità e coerenza tra carena e fuoribordo. Per l’armatore mediterraneo che alterna rade, trasferimenti e porti cittadini, è una proposta razionale e desiderabile. I margini di miglioramento, come sempre, vivono nella personalizzazione consapevole: scegliere il giusto pacchetto eliche, calibrare climatizzazione e impiantistica all’uso reale, non eccedere con optional “pesanti” in alto. Il risultato è una barca che invecchia bene perché nasce corretta.

Posizionamento e prospettive

Nell’attuale panorama dei coupé fuoribordo tra gli 11 e i 13 metri, l’Antares 12 Coupé occupa una posizione di riferimento per fruibilità e facilità di gestione. È il prodotto che permette a una famiglia di salire di categoria senza affrontare la complessità di un entrobordo con sale macchine profondamente invasive o di un flybridge che richiede manutenzioni aggiuntive su sovrastrutture estese. La progressione naturale, per chi vorrà, sarà verso taglie superiori senza “gap di apprendimento”: la logica di bordo, l’ergonomia dei percorsi e il linguaggio dell’elettronica sono quelli giusti.

In prospettiva, l’evoluzione più interessante riguarda l’integrazione energetica: batterie servizi più capienti, gestione smart dei carichi, eventuale ibridazione ausiliaria dei servizi. Sul fronte scafo, ulteriori ottimizzazioni CFD e l’impiego di materiali a migliore rapporto rigidezza/peso potranno ridurre ancora vibrazioni e consumi. La traiettoria del cantiere — industriale, centrata sull’uso reale, attenta alla rete — fa pensare che verranno capitalizzati i feedback di flotta con cicli di aggiornamento regolari, mantenendo la barca “up to date” a livello di elettronica e impiantistica.

Per l’armatore che sceglie oggi, il messaggio è chiaro: l’Antares 12 Coupé offre una piattaforma matura, capace di unire qualità percepita e sostanza tecnica, con un ecosistema di assistenza che ne tutela il valore nel tempo. È un investimento sensato nel segmento, con un’identità precisa: mediterranea, concreta, moderna.

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