Astor 58 incarna l’idea contemporanea di maxi-walkaround mediterraneo: un progetto dove architettura navale, ottimizzazione dei pesi e ergonomia convergono per creare un open sportivo capace di offrire abitabilità da cruiser e maneggevolezza da day-boat. Con lunghezza fuori tutto prossima ai 18 metri e baglio superiore ai 5,3 metri, questa imbarcazione nasce per una navigazione veloce e confortevole, per weekend prolungati e per charter di rappresentanza, mantenendo al contempo una gestione accessibile a equipaggi familiari. La filosofia è chiara: carena planante con V di prua importante, trasmissioni pod con joystick per semplificare qualunque manovra e una coperta modulare che diventa una vera piattaforma social grazie alle terrazze laterali abbattibili e a una beach-area poppiera disegnata con logica quasi architettonica.
La cultura del dettaglio è percepibile in ogni componente: dal layout elettrico ordinato con cablaggi numerati alla ventilazione della sala macchine studiata per ridurre temperature localizzate, dalla scelta di pannellature alleggerite per gli interni fino alla calibrazione delle guarnizioni per attenuare rumori e vibrazioni. L’insieme restituisce un prodotto tecnicamente coerente, con prestazioni allineate alla classe e una qualità percepita che pone l’Astor 58 tra i riferimenti del segmento.

Destinazione d’uso e filosofia del progetto
Il DNA dell’Astor 58 è mediterraneo, ma la barca non si limita alla stagione estiva: l’assetto rimane stabile anche nel mare lungo autunnale, mentre la protezione aerodinamica di parabrezza e hard-top consente trasferimenti comodi a velocità sostenute. Tre i cardini progettuali: convivialità all’aperto, privacy reale sottocoperta e semplicità d’uso in ogni manovra. La tecnologia è presente ma non invadente: plancia integrata, automazioni essenziali, domotica leggibile e replicabile su dispositivi mobili. Tutto converge su un obiettivo: ridurre lo sforzo cognitivo del comandante e aumentare la sicurezza operativa.
Profilo del cantiere: storia, filosofia costruttiva e reputazione
Radici artigiane e cultura del dettaglio
Il brand che firma l’Astor 58 è figlio di una tradizione artigiana italiana rinomata per finiture, ebanisteria e cura maniacale degli accoppiamenti. Dalla lunga pratica nel restauro di scafi classici deriva una metodologia fatta di tolleranze strette, controlli qualità multilivello e rispetto dei cicli di lavorazione. Quella “scuola” si ritrova oggi nei compositi: stratifiche calibrate, rinforzi localizzati, sandwich a densità variabile e adesivi strutturali usati con rigore ingegneristico.
Leadership di prodotto e metodo
L’Astor 58 è il risultato di una direzione prodotto che privilegia la funzionalità rispetto all’effetto speciale. La scelta di trasmissioni pod, la carena ottimizzata per velocità intermedie, la coperta walkaround senza barriere sono conseguenze di un’analisi dei profili d’uso reali: ormeggi frequenti in porti affollati, stop & go in rada, equipaggio ridotto, necessità di spazi intuitivi e privi di elementi superflui. La reputazione del cantiere si fonda su coerenza tecnica, assistenza post-vendita programmata e una filiera di fornitori fidelizzati in grado di garantire costanza nel tempo.

Analisi tecnica approfondita
Dimensioni e architettura navale
Con lunghezza fuori tutto di circa 18 metri, baglio massimo oltre 5,3 metri e pescaggio nell’ordine di 1,24 metri, l’Astor 58 si colloca nella fascia 55–60 piedi più competitiva. Il dislocamento a secco attorno alle 23 tonnellate (circa 27 a pieno carico) esprime un compromesso virtuoso tra inerzia sui frangenti e prontezza in accelerazione. La carena planante adotta una V di prua importante con angoli di diedro che degradano verso poppa per contenere la resistenza e assicurare un sostentamento progressivo. I pattini sono studiati su due livelli con interruzioni funzionali al controllo della pressione idrodinamica: la barca “sale” sull’acqua in modo graduale e pulito, evitando saltellamenti nelle fasi di pre-planata.
Le prese a mare sono raggruppate e protette; i condotti di scarico e le uscite dei generatori sono posizionati per minimizzare il rientro di fumi e spruzzi. La scelta delle trasmissioni pod sposta il centro di spinta verso poppa, permettendo un assetto naturalmente orizzontale e riducendo l’esigenza di flap invasivi. Il risultato pratico è una barca che mantiene la linea di visibilità della plancia anche in accelerazione e che tiene la rotta con correzioni minime.
Materiali di costruzione: scafo, sovrastruttura, interni
Lo scafo è in vetroresina con tessuti multiaxiali e resine vinilestere dove serve una maggiore barriera all’osmosi. La sovrastruttura adotta un sandwich con anima a densità variabile per ottimizzare il rapporto tra rigidezza e smorzamento delle vibrazioni. Longheroni e madieri continui convogliano gli sforzi verso le paratie strutturali, evitando che le paratie d’arredo diventino punti di assorbimento indesiderato: un accorgimento che mantiene nel tempo la solidità percepita e limita gli scricchiolii di assestamento.

Gli interni utilizzano pannellature alleggerite, finiture laccate a poro aperto e essenze naturali selezionate; le cerniere sono sovradimensionate e le chiusure soft attenuano i colpi. Le pavimentazioni impiegano materiali tecnici antiscivolo in coperta e superfici calde sottocoperta, con un occhio alla manutenibilità: accessi ai vani tecnici senza smontaggi complessi e ispezioni rapide ai punti sensibili.
Motorizzazioni, propulsione e trasmissione
La configurazione tipica prevede doppia motorizzazione diesel con potenze nell’ordine dei 700–800 hp ciascuno, accoppiate a pod con eliche controrotanti. Il joystick rende intuitive le manovre in spazi ristretti, mentre la posizione arretrata dei pod migliora la risposta al timone e la stabilità direzionale. Il sistema dialoga con autopilota, trim automatici e, quando installata, modalità di posizionamento dinamico per mantenere la barca ferma rispetto a un punto GPS: utile per il recupero del tender, l’attesa al distributore o le soste brevi in rada.
Sistemi di bordo: elettronica, domotica, navigazione
La plancia a tre sedute accoglie doppi display multifunzione per navigazione e motori, con un pannello dedicato alla gestione dell’impiantistica. I moduli domotici governano luci, pompe, livelli serbatoi, HVAC e allarmi; i comandi principali sono replicati su tablet o smartphone, ma rimangono sempre disponibili in forma fisica per garantire ridondanza. L’impianto elettrico è a zone indipendenti per servizi critici, con cablaggi numerati e passaggi ordinati: una scelta che riduce i tempi di intervento e facilita la diagnosi.

Prestazioni: velocità massima, crociera, autonomia, consumi
Con l’allestimento di riferimento, l’Astor 58 esprime ~35 nodi di velocità massima e una crociera efficiente nell’intorno di 24–27 nodi. A 20 nodi i consumi restano particolarmente contenuti e crescono in modo lineare al salire della velocità, senza scalini imprevisti. Con serbatoi carburante attorno ai 2.200–2.400 litri e acqua nell’ordine di 500–550 litri, l’autonomia reale copre 250–300 miglia a seconda di mare, carico e stile di conduzione. L’insieme privilegia la fruibilità: pochi numeri da record, ma comfort, prevedibilità e silenziosità in quelle velocità dove si trascorre la maggior parte del tempo.
Design e architettura degli spazi
All’esterno, la firma stilistica combina linee tese e superfici piene con angoli smussati: prua importante ma non ostentata, tuga bassa per la visibilità, hard-top strutturale sostenuto da montanti inclinati. Le murate abbattibili generano, con la piattaforma poppiera, un fronte d’acqua continuo e vivibile. A prua, il bow-lounge ribassato crea un secondo salotto all’aperto, fruibile anche in navigazione. Sottocoperta, una dinette centrale con galley attrezzata distribuisce i percorsi verso tre cabine e tre bagni (in configurazione tipica). L’ergonomia è evidente in passaggi, altezze, gradini uniformi e corrimani dove servono.

Innovazione e ricerca: efficienza, stabilizzazione, sicurezza
L’efficienza nasce dalla coppia carena + pod: la spinta arretrata riduce l’uso di flap, il baricentro rimane basso e l’assetto automatico opera con logiche predittive per contenere resistenze a regime. La stabilizzazione è predisposta sia per giroscopi sia per interceptors: il primo privilegia il comfort in rada, il secondo smorza il rollio in marcia con benefici sulla precisione di rotta. La sicurezza attiva include allarmi di temperatura, sensori gas e fumo, monitoraggio livelli, telecamere perimetrali; la sicurezza passiva si affida a compartimentazioni reali, paratie sigillate e percorsi cavi imbustati.
Comfort a bordo e layout
Coperta: piattaforma sociale riconfigurabile
Il pozzetto è il cuore operativo: divani modulari, tavoli trasformabili, wet-bar completo e prendisole profondi. Con le terrazze aperte, lo spazio percepito cresce in modo impressionante, trasformando l’area in un living a cielo aperto. La plancia a tre sedute consente turnazioni equipaggio e migliora la fatica di guida nei trasferimenti. L’illuminazione di cortesia definisce percorsi intuitivi in notturna; tendalini integrati e paratie trasparenti estendono l’ombra e proteggono dal vento senza appesantire le linee.

Interni: tre cabine, tre bagni, funzionalità reale
L’armatoriale full-beam in zona poppiera sfrutta il baglio maggiore: letto king, stivaggi profondi, bagno en-suite con box doccia separato e piani solid surface. La cabina VIP a prua beneficia di altezze generose e luce naturale tramite finestrature di scafo posizionate per limitare spruzzi e rumore. La terza cabina, con letti singoli convertibili, si adatta a ospiti o crew. La dinette centrale è un vero hub funzionale: può diventare angolo studio grazie a prese dati e illuminazione regolabile. La climatizzazione canalizzata per zone indipendenti consente temperature diverse tra area giorno, armatoriale e cabine ospiti.

Prestazioni in navigazione: prove, percezioni e feedback
Accelerazione, assetto, rumorosità
In accelerazione l’Astor 58 passa dalla pre-planata alla crociera con continuità: niente impennate, niente “buco” di spinta. L’assetto rimane piatto, complice la spinta arretrata dei pod; i trim automatici sono percettibili ma non invasivi. La rumorosità percepita in plancia e in pozzetto è contenuta: si conversa senza alzare la voce, segno di isolamento sala macchine ben progettato e di linee d’aspirazione acusticamente trattate.
Tenuta sul mosso e stabilità trasversale
La V di prua affilata incide il mare corto con morbidezza; la stabilità trasversale, favorita da baglio e baricentro basso, smorza il rollio residuo anche senza ausili attivi. Con giroscopio o interceptors l’effetto è ancora più tangibile: si ottiene una piattaforma ferma in rada e un tracking pulito in marcia. Le virate strette non generano sbandamenti eccessivi; la poppa segue fedele e l’uscita di curva non induce scodate.
Manovrabilità in porto e gestione equipaggio ridotto
Il joystick compone vettori di spinta precisi; con un minimo di familiarità si eseguono rotazioni sul posto e traslazioni laterali senza sforzo. L’elica di prua, quando presente, è un plus psicologico: i pod garantiscono già un controllo fine. Il baglio importante e la piattaforma poppiera non penalizzano la gestione negli spazi stretti: la vista in manovra è ottima e gli ausili video rendono intuitivo l’avvicinamento alla banchina.

Mercato e concorrenza
Posizionamento per prezzo e segmento
Il segmento 55–60 piedi walkaround è oggi uno dei più dinamici. L’Astor 58 si colloca nella fascia alto-premium per qualità percepita e possibilità di personalizzazione, bilanciando soluzioni da superyacht—come le terrazze e la beach-area—con una gestione semplice e costi di esercizio coerenti con l’uso intensivo. Il pacchetto estetico-funzionale lo pone in concorrenza diretta con i walkaround più blasonati, ma la sua identità tecnica è focalizzata su efficienza, volume e fruibilità.
Analisi dei competitor diretti
Nel cluster convivono proposte che puntano su design iconico e prestazioni estreme e altre più orientate alla vivibilità pura. L’Astor 58 preferisce l’equilibrio: tre bagni autentici, cabina armatoriale full-beam, bow-lounge protetto, terrazze realmente funzionali. In termini di velocità, si posiziona nella parte medio-alta della classe, mentre sul fronte abitabilità e razionalità degli spazi è tra i più convincenti. Per armatori privati e charter di lusso rappresenta un compromesso virtuoso tra emozione alla guida e comfort per gli ospiti.
Trend del settore
I trend più solidi parlano di stabilizzazione diffusa, terrazze come standard funzionale e ibridazione “di servizio” dei carichi hotel (batterie più capienti, gestione intelligente dell’energia, climatizzazione a basso assorbimento). Cresce l’aspettativa di interfacce semplici e di manutenibilità migliorata: accessi chiari ai vani tecnici, cablaggi leggibili, documentazione digitale. L’Astor 58 è predisposto a recepire questi sviluppi senza snaturare il suo carattere sportivo.
Clientela target
L’armatore tipo è un utente evoluto, spesso al secondo o terzo acquisto, che cerca una barca capace di coniugare emozione e comodità. Vuole spazi all’aperto autentici, interni con privacy reale, manovre semplici, costi prevedibili. In ambito charter, il 58 è perfetto per uscite giornaliere high-end e per weekend esperienziali: layout fluido, fronte d’acqua spettacolare, audio multi-zona, facilità di gestione equipaggio ridotto. Anche le società di rappresentanza trovano nell’Astor 58 una piattaforma ideale per hospitality e PR in rada.

Risultati e riconoscimenti
La copertura mediatica e l’interesse commerciale attorno all’Astor 58 testimoniano la centralità del progetto nella gamma. La coerenza del disegno, la qualità percepita dei materiali e la brillantezza delle prestazioni alle velocità di crociera sono i punti più citati da periti e comandanti nelle prove interne. Gli ordini confermano la fiducia nel marchio e nella filiera.
Prospettive future: direzione del cantiere e del settore
L’Astor 58 rappresenta la spina dorsale di una filosofia che privilegia carene efficienti, spazialità all’aperto e tecnologie accessibili. In prospettiva vedremo una progressiva elettrificazione dei carichi hotel, HVAC intelligenti capaci di modulare i consumi in base all’occupazione e interfacce HMI ancora più lineari. La piattaforma costruttiva del 58 è già pronta per accogliere evoluzioni su pacchi batterie, gestione energetica e materiali a minor impatto senza sacrificare peso e baricentro.
Approfondimento d’uso: scenari tipici e configurazioni consigliate
Weekend lungo in famiglia
Per tre giorni di crociera con famiglia e amici, il set-up ideale prevede tender compatto su supporto poppiero, desalinizzatore di media portata, generatore silenziato dimensionato per HVAC notturno e cucina in coperta pienamente operativa. Le terrazze diventano spazi per il gioco dei più piccoli, protetti da battagliole e corrimani; la dinette sottocoperta si trasforma in workspace con prese dati e luce regolabile. Check-list consigliata: scorte acqua, gestione rifiuti, piani ormeggio, backup luci di via.
Charter giornaliero di rappresentanza
In configurazione day-use, la coperta si apre completamente: tavoli esterni, frigo e ghiacciere in posizione strategica, audio calibrato su zone. Il bow-lounge è il salotto VIP, il pozzetto accoglie la maggior parte degli ospiti e la piattaforma poppiera diventa un palcoscenico per il bagno e gli sport acquatici. Briefing sicurezza: percorsi, giubbotti, scala bagno, tender, divieti a bordo.
Trasferimento veloce in bassa stagione
Per coprire 200–250 miglia con mare formato, si sceglie la crociera a 24–26 nodi, si riduce il carico in prua e si lascia lavorare l’assetto automatico. Il parabrezza avvolgente e l’hard-top tagliano il vento apparente, le sedute ergonomiche in plancia salvano la schiena, le ispezioni giornaliere (livelli, cinghie, scarichi, filtri) si completano in pochi minuti grazie a vani ordinati e accessi chiari.
Galleria fotografica



Scheda tecnica ragionata
- Modello: Astor 58 – maxi-walkaround open con hard-top strutturale e terrazze laterali.
- Lunghezza f.t.: ~18 m – volumi interni da 60 piedi compatto.
- Baglio massimo: > 5,3 m – chiave per stabilità e piani calpestabili generosi.
- Pescaggio: ~1,24 m – accesso agevole a porti e rade mediterranee.
- Dislocamento: ~23 t a secco / ~27 t a pieno carico – equilibrio tra inerzia e prontezza.
- Categoria di progettazione: CE idonea a condizioni impegnative per la classe.
- Posti omologati: fino a 14 persone in coperta.
- Motorizzazioni: due diesel accoppiati a pod con eliche controrotanti.
- Velocità: ~35 kn max; 24–27 kn crociera efficiente.
- Consumi: lineari e prevedibili con picchi contenuti a 20 kn.
- Autonomia: 250–300 nm reali a seconda di mare e carico.
- Carburante: ~2.200–2.400 l; acqua: ~500–550 l.
Video
Conclusioni: posizionamento e valore per l’armatore
Astor 58 è la risposta concreta a una domanda precisa del mercato: una barca bella da vedere, ancora più bella da vivere e rassicurante da condurre. La tradizione artigiana del marchio, la disciplinata progettazione e la serietà industriale emergono in ogni dettaglio: dalla solidità dei compositi alla leggibilità degli impianti, dalla fluidità dei percorsi alla silenziosità in navigazione. Non è un esercizio di stile: è un progetto maturo che privilegia misura, coerenza e sostanza. Per l’armatore privato che cerca un maxi-walkaround capace di soddisfare weekend familiari, pranzi con gli amici, trasferimenti medi e charter selezionati, l’Astor 58 è un contender da provare. Per i professionisti—dealer, comandanti, periti—è un prodotto su cui è facile costruire un percorso di consulenza: scelte tecniche difendibili, costi prevedibili, valore residuo sostenuto da reputazione e raffinatezza del progetto.



