L’Azimut S8 è uno sport yacht di 24,63 metri che ha ridefinito gli standard della fascia 80 piedi combinando Carbon-Tech, architettura navale ottimizzata per le trasmissioni pod e un layout interno sorprendentemente flessibile per la categoria. Nato con la matita di Alberto Mancini per l’esterno e di Francesco Guida per l’interior design, S8 sposa la filosofia del cantiere di prestazioni efficienti e comfort evoluto, integrando sistemi di bordo centralizzati su suite Garmin e la tripla motorizzazione Volvo Penta IPS1350 con joystick e posizione dinamica. Il risultato è uno scafo capace di toccare i 34–35 nodi con consumi contenuti per la stazza e con un’elevata manovrabilità anche in acque ristrette, come confermano test e prove in mare pubblicati dalla stampa internazionale.

Dati chiave (fonte cantiere e dealer)
- Lunghezza fuori tutto (LOA): 24,63 m (80’10”)
- Baglio massimo: ~5,55 m (18’3”)
- Pescaggio a pieno carico: ~1,75 m
- Carburante: ~4.000 l (≈1.057 US gal)
- Acqua dolce: ~1.100 l (≈291 US gal)
- Cabine/Bagni ospiti: 4/4 + day head
- Equipaggio: 2 posti dedicati
Propulsione e prestazioni
- Motori: 3 × Volvo Penta D13 IPS1350 (1.000 hp ciascuno)
- Trasmissione: pod IPS (tripla), joystick + DPS
- Velocità massima: 34–35 kn
- Crociera tipica: 27–28 kn
- Consumo a 30 kn: ≈480 l/h (dato di prova)
- Autonomia: ~260–300 nm a velocità di crociera
Materiali e costruzione
- Scafo: GRP con rinforzi strutturali
- Sovrastruttura e componenti: Carbon-Tech (alleggerimento fino a ~30%)
- Riduzione rollio inerziale: fino a ~15% grazie a CG più basso
- Stabilizzazione: Seakeeper (opz.), interceptor attivi
Profilo del cantiere: Azimut Yachts
Storia, filosofia costruttiva e reputazione
Azimut Yachts, parte di Azimut|Benetti Group, è uno dei costruttori italiani più riconosciuti a livello globale per la capacità di coniugare stile, ingegneria e innovazione. Il cantiere ha introdotto nella gamma sportiva S un uso esteso del Carbon-Tech e ha spinto verso soluzioni che mantengono basso il baricentro pur ampliando i volumi abitativi: l’S8 ne è una manifestazione eloquente. Negli ultimi anni, Azimut ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali per il design e l’innovazione, a riprova di una reputazione solida nel segmento dei plananti sportivi di lusso. Tra i premi di rilievo che contestualizzano la leadership tecnologica del marchio si segnalano le vittorie ai Motor Boat Awards 2025 e ai Miami Innovation Awards 2025 (su altri modelli della gamma), metriche utili a leggere la traiettoria innovativa del brand nel suo complesso.

Analisi tecnica approfondita
Dimensioni e architettura navale
Con LOA 24,63 m e baglio di circa 5,55 m, l’S8 sta nel cuore della fascia 80’ dove l’equilibrio tra prestazione e abitabilità è decisivo. La piattaforma navale è stata disegnata sin dall’origine per la tripla propulsione IPS, scelta che influenza direttamente la distribuzione pesi, la posizione della sala macchine (compatta e arretrata), la volumetria del lower deck e la geometria dei volumi poppieri (garage + beach area). Il pescaggio limitato (~1,75 m) consente accesso confortevole a baie e porti mediterranei poco profondi, riducendo peraltro la resistenza indotta in accelerazione. La carena planante sfrutta pattini e sostentazione dinamica di superficie dimensionati per la spinta combinata dei tre pod, con un’attenzione specifica al controllo dell’assetto longitudinale in fase di transizione dal dislocamento alla planata (16–18 kn), dove gli interceptor attivi limano il beccheggio e anticipano l’entrata a regime.
La stabilità di rotta ad alte velocità si avvantaggia della spaziatura dei tre piedini pod e della timoneria elettronica che coordina gli sforzi delle eliche controrotanti, rivista nei software delle ultime release IPS, mentre l’assetto trasversale è gestito da logiche automatiche che bilanciano carichi variabili (carburante, acqua, tender in garage) senza interventi manuali frequenti.



Materiali di costruzione: scafo, sovrastruttura, interni
La costruzione adotta scafo in GRP con stratificazioni differenziate e sovrastruttura Carbon-Tech. L’uso del carbonio nelle parti alte (tettuccio, hard-top, sovrastruttura) riduce il peso fino a circa il 30% sui componenti interessati e abbassa il momento di rollio naturale fino a ~15%; il beneficio si vede in due punti: migliore dynamic stability in mare formato e minori sollecitazioni sulle giunzioni tra scafo e tuga. Internamente, il carbonio consente vetrate maggiorate e montanti più snelli, con incremento della luce naturale e della visibilità lungo i camminamenti laterali. I rivestimenti e gli arredi firmati Guida Design integrano pannellature leggere e soluzioni flottanti, utili a contenere vibrazioni percepite.
Motorizzazioni, sistemi di propulsione e trasmissione
La scelta 3 × Volvo Penta D13 IPS1350 (1.000 hp ciascuno) colloca l’S8 tra i pochi 80’ a tripla propulsione pod. I vantaggi ingegneristici principali sono:
- Efficienza propulsiva: eliche controrotanti in flusso pulito, minor resistenza rispetto a linee d’asse e scarichi carena ottimizzati.
- Manovrabilità: joystick con vectoring indipendente dei tre pod e Dynamic Positioning System per mantenimento automatizzato della posizione e dell’orientamento, utile in attese davanti al distributore del marina o durante il recupero tender.
- Compattezza sala macchine: blocchi più arretrati e bassi, volumi recuperati per garage e living.
Prestazioni: velocità, crociera, autonomia, consumi
Le prestazioni rilevate su imbarcazioni di serie e nelle prove dei media convergono su un picco massimo intorno a 34–35 kn e una crociera confortevole 27–28 kn. Test indipendenti hanno misurato a circa 30 kn un consumo complessivo nell’ordine di ~480 l/h, con rendimenti nell’intorno di 10 l/nm a velocità economica (≈20 kn). L’autonomia operativa tipica si attesta tra 260 e 300 nm a crociera, includendo una riserva del 10% del serbatoio da ~4.000 l.
La risposta dell’assetto è sostenuta da Active Trim Control su interceptor ad azionamento rapido (tempo di deploy < 0,7 s), che tagliano il beccheggio e riducono la resistenza in fase di accelerazione e nelle variazioni di carico. La combinazione IPS + interceptor consente di abbassare il drag a parità di V, traducendosi in qualche nodo di margine o in minori consumi a pari velocità.
Sistemi di bordo: elettronica, domotica, navigazione
La plancia integra un sistema di controllo e monitoraggio personalizzato da Garmin, accessibile da entrambe le timonerie e da tablet, che aggrega in un’unica interfaccia engine data, allarmi, pompe di sentina e acque, livelli serbatoi, ventilazione sala macchine, climatizzazione e infotainment. L’adozione di sensori distribuiti riduce la latenza delle letture e semplifica la diagnostica. Sono disponibili pacchetti radar doppler, AIS, thermal imaging, integrazione Volvo Joystick e DPS per posizionamento dinamico, oltre a generatori (tipicamente 20–28 kW) e watermaker per autonomia in rada.
Per il comfort dinamico, è spesso installato un giroscopio Seakeeper (16–26 a seconda delle specifiche), che riduce il rollio a barca ferma e in trasferimento; affianca gli interceptor per l’assetto sottocosta e nelle accelerazioni.

Design e architettura degli spazi
Lo stile Mancini è riconoscibile: prua affilata, volumi scolpiti e cristalli a tutta altezza che alleggeriscono visivamente la tuga. L’hard-top integra sunroof a apertura ampia per modulare luce e ventilazione. La poppa è il fulcro funzionale: il garage ospita un tender di ~3,85 m e una water toy (jet-ski), con cinematismi di varo/varo rapido; la spiaggetta trasla in modalità beach club. Il main deck beneficia del posizionamento della cucina su un mezzanino tra main e lower deck: una scelta che libera l’open space principale, mantenendo però il galley workflow separato dal living. Il ponte principale diventa così un continuum interno/esterno, con dinette riparata a prua e living a poppa collegato all’area esterna.
Il lower deck propone 4 cabine con 4 bagni en-suite: armatoriale full-beam a centro barca (zona di minimo moto), VIP prodiera e due ospiti laterali (singole convertibili o twin). L’equipaggio dispone di alloggio separato a poppa. La palette di interni firmata Francesco Guida alterna essenze chiare e tessili tecnici, con due direzioni estetiche diffuse sui modelli: una più Platinum, l’altra più scura (Black Pearl), a seconda delle collezioni.

Innovazione e ricerca: efficienza, emissioni, stabilità e sicurezza
- Carbon-Tech mirato: alleggerire la parte alta del battello preserva un baricentro basso e genera benefici cumulativi su stabilità, vibrazioni e consumi a parità di performance.
- Tripla IPS: riduce i consumi specifici a velocità di crociera rispetto a linee d’asse con eliche convenzionali, con un vantaggio pratico anche sul rumore/vibrazione percepiti in cabina.
- Active Trim/Interceptor: riduzione beccheggio/rollio in navigazione e ottimizzazione assetto per impostare la barca “in bolla” al variare dei carichi.
- Domotica integrata: controllo centralizzato dei sistemi per prevenire malfunzionamenti (allarmi, log eventi) e ottimizzare l’energia di bordo.
- Stabilizzazione giroscopica (opzionale): comfort in rada, pasti e pernottamenti più gradevoli anche con moto residuo di onde lunghe.
Vita a bordo e comfort
L’S8 è concepito per armatori che alternano crociere veloci a weekend in rada. Il bow lounge accoglie due prendisole contrapposti con schienali ribaltabili e un divano a “C” incassato per conversazioni riparate, mentre il cockpit poppiero offre un living allineato alla spiaggetta per una fruizione seaside. La climatizzazione è dimensionata per carichi termici estivi mediterranei, con diffusori discreti e circolazione d’aria studiata per evitare fastidiosi getti diretti. In navigazione, la rumorosità percepita nelle cabine resta contenuta grazie all’isolamento della sala macchine, alle masse sospese e ai supporti elastici dei gruppi elettrogeni.
Nella suite armatoriale il wellbeing passa da letto king-size basso, volumi contenitivi adeguati a crociere di 7–10 giorni e un bagno en-suite con box doccia in cristallo. Le cabine ospiti laterali sono spesso configurate con letti scorrevoli per massimizzare la flessibilità (twin/queen). L’impiantistica è predisposta per shades automatizzati, illuminazione dimmerabile e gestione scenari dalla plancia o da tablet.

Prestazioni in navigazione: feedback da test in mare
“Nonostante non sia pubblicizzato come il più veloce della gamma, l’S8 resta impressionante con 35 nodi di punta. Abbiamo trovato nei 30 nodi la velocità più confortevole, con ~480 l/h complessivi: notevole per tre motori.”
Il comportamento evidenziato dalle prove è coerente con l’impostazione: inserimento progressivo in virata, assetto piatto ben controllato dagli interceptor e risposta pronta del joystick in manovra. A regime, la barca trasmette l’idea di “sportiva matura”: reattiva ma mai nervosa, con un feedback al timone filtrato il giusto per non affaticare il driver su trasferimenti lunghi.
Mercato e concorrenza
Posizionamento per prezzo e segmento
L’S8 presidia la fascia 80 piedi sport con un posizionamento premium allineato ai principali player europei. Le richieste sul mercato primario e secondario oscillano, per imbarcazioni recenti e ben accessoriate, nell’ordine di ~$5 milioni con variabilità dovuta a specifiche, ore motore e pacchetti elettronici/stabilizzazione. La depreciation curve appare in linea con competitor diretti, favorita dall’appeal del design e dalla domanda charter per sport-yacht in Mediterraneo.
Analisi dei competitor diretti
- Princess S80/S78: eccellono per comfort acustico e cura dei dettagli interior; capacità carburante superiore (S80 ~1.849 US gal), con vantaggi sull’autonomia a pari andatura. L’S8 replica con minore massa in alto (Carbon-Tech) e layout con galley intermedia che libera il main deck. Autonomia Comfort
- Sunseeker 75 Sport Yacht: interpretazione sportiva con opzioni shaft/Jet, forte personalizzazione; S8 resta più efficiente sul profilo consumi a crociera con la tripla IPS e offre 4+1 bagni, valore notevole in charter. Personalizzazione Efficienza
- Ferretti Yachts 780: impostazione più “fly” e crocieristica, ponte superiore vero; l’S8 privilegia il driver appeal e la fruizione “seaside”, con prestazioni più sportive e garage doppio tender/jet-ski.
Trend del settore di riferimento
- Efficienza: diffusione di trasmissioni pod e di trim attivo per ridurre consumi e migliorare comfort.
- Lightweight design: uso mirato del carbonio su tuga e hard-top per guadagnare vivibilità senza penalizzare stabilità.
- Integrazione digitale: monitoraggio centralizzato (Garmin/Simrad) e remote diagnostics.
- Stabilizzazione 24/7: combinazioni di giroscopi e sistemi di ride control (interceptor) per comfort continuo.
Clientela target
- Armatori privati che alternano crociere rapide a weekend con famiglia/ospiti, sensibili a design italiano e guida sportiva.
- Charter di lusso orientati a gruppi da 6–8 ospiti che cercano tender/jet-ski e beach club fruibile.
- Società di rappresentanza che gestiscono flotte miste dove l’S8 copre la fascia sportiva “icona di gamma”.
Risultati e riconoscimenti
L’Azimut S8 ha ricevuto il Best Evolution Product ai World Yachts Trophies 2019, premio che ne ha certificato il valore innovativo per configurazione propulsiva, uso del Carbon-Tech e layout. È stato presentato al Cannes Yachting Festival 2019 con debutto americano a Miami nel 2020, confermandosi come uno dei modelli più discussi della classe 80’ sport.

Prospettive future: dove porta l’S8 la rotta del cantiere e del settore
L’S8 ha inaugurato in scala 80’ una ricetta che Azimut sta applicando in maniera trasversale: carbonio mirato dove conta, pod drive per efficienza/handling, domotica integrata per gestione semplificata. Le iterazioni più recenti della gamma consolidano questa direzione e affiancano la dimensione ibrida/sostenibile (vedi piattaforma Seadeck su altri modelli) con soluzioni che, in prospettiva, potranno filtrare anche su sport yacht di taglia media: materiali riciclati, energy management avanzato, fotovoltaico per carichi hotel, vernici a bassa emissività.
Per la categoria, ci aspettiamo un rafforzamento dei sistemi di ride control (interceptor next-gen con algoritmi predittivi) e un monitoraggio energetico più fine, con dashboard che aiutino l’armatore a navigare “per target” (es. l/nm) con coaching attivo della plancia. In questo contesto l’S8 resta un milestone: ha dimostrato che su 24–25 m si può ottenere un rapporto prestazioni/consumi favorevole senza rinunciare a volumi, garage doppio e quattro bagni en-suite.
Conclusioni: posizionamento dell’Azimut S8 nel panorama 80’
Punti di forza:
- Carbon-Tech nelle parti alte per stabilità e volumi: lightness “utile”, non solo numeri in brochure.
- Tripla IPS1350 con joystick e DPS: manovra intuitiva, efficienza a crociera, sala macchine compatta.
- Layout intelligente con galley mezzanina e main deck totalmente dedicato al living; 4 cabine/4 bagni + day head.
- Garage capiente (tender ~3,85 m + jet-ski) e beach club ben fruibile.
- Domotica Garmin diffusiva e personalizzata per un controllo centralizzato reale, non cosmetico.
Trade-off da considerare:
- Serbatoio carburante ~4.000 l: autonomia inferiore rispetto ad alcuni rivali “long-range” (es. Princess S80), pur adeguata al profilo d’uso mediterraneo.
- Tripla propulsione: manutenzione programmata su tre blocchi, sebbene mitigata dalla compattezza e dalla diagnostica integrata.
Nel complesso, l’Azimut S8 è uno sport yacht coerente e centrato: corre veloce (34–35 kn), consuma il giusto per la classe, offre un’abitabilità sorprendente e integra tecnologie di controllo che rendono l’esperienza d’uso meno ansiosa e più “automotive”. Per armatori che cercano un 80’ sportivo, utilizzabile in prima persona ma pronto per equipaggio, l’S8 rappresenta una scelta solida, con un linguaggio estetico che rimarrà contemporaneo nel tempo.
Approfondimento iconografico






