L’Horizon FD90 appartiene a quella ristretta cerchia di modelli che trasformano la scala dei 27–28 metri in un vero palcoscenico di macro-volumi, ergonomie studiate con metodo e resa energetica ottimizzata. La filosofia della gamma FD (Fast Displacement) ruota attorno a una carena ad attriti contenuti capace di offrire comfort e autonomia nelle andature intermedie, mantenendo nel contempo una prua piena e un baglio generoso che regalano ambienti ampi e luminosi. L’impostazione di progetto privilegia la vivibilità “residenziale” — grandi superfici vetrate, altezze importanti, percorsi intuitivi — senza dimenticare gli imperativi ingegneristici: gestione del baricentro, controllo delle vibrazioni, stabilità all’ancora e in moto. Nasce così uno yacht che, pur restando entro la soglia dei 90 piedi, ragiona come un small superyacht per capienza, dotazioni e qualità costruttiva.
Il cantiere: identità industriale e cultura del prodotto
Horizon Yachts nasce e cresce a Kaohsiung, in un distretto con forte know-how su compositi e allestimenti su misura. L’organizzazione della produzione integra engineering, laminazione, carpenteria, verniciatura e interior shop sotto un’unica regia, riducendo passaggi esterni e tempi di ciclo. La serie FD, concepita in collaborazione stilistica con Cor D. Rover, ha imposto un linguaggio preciso: prua verticale di alto volume, murate continue e finestrature strutturali che favoriscono luce e continuità visiva. Il posizionamento di Horizon si fonda su tre cardini: affidabilità di piattaforma, possibilità di custom reale (schemi impiantistici e layout flessibili), standard di dettaglio tipici di imbarcazioni più grandi. Il FD90 è il manifesto di questo approccio.

Analisi tecnica
Dimensioni e architettura navale
Con una lunghezza fuori tutto attorno ai 27,3–27,5 metri e un baglio superiore ai 7 metri, l’FD90 sfrutta una carena fast displacement a basse resistenze con volumi avanzati a prua. L’angolo di deadrise moderato, combinato a sezioni ben piene nella parte prodiera, consente di sostenere il ponte principale e la suite armatoriale on deck senza penalizzare la risposta sul mosso. Il pescaggio contenuto — nell’intorno di 1,7–1,8 m in base all’allestimento — abilita ancoraggi in rade basse e accessi a marina con limitazioni di fondale, rendendo lo yacht particolarmente spendibile nel Mediterraneo e nei Caraibi. Le proporzioni, volutamente “piene”, generano un indice di volume interno (GT) superiore alla media del segmento 90’, con benefici tangibili su cabine, corridoi e locali tecnici.
Materiali e processi: scafo, sovrastruttura, interni
La costruzione si basa su laminati in GRP (vetroresina) con rinforzi a sandwich nelle zone a maggior sollecitazione e telai strutturali dimensionati per ripartire i carichi. Le aree interessate da concentratori di tensione (basamenti motori, longheroni principali, attacchi paratie) integrano stratificazioni mirate e core a densità differenziata. La sovrastruttura adotta lo stesso linguaggio in composito per contenere masse e alzare la rigidezza specifica, obiettivo cruciale quando si installano vetrate estese e arredi di gusto domestico. A bordo, le finiture privilegiano legni naturali (tonalità calde, venature regolari), lightweight stone per i piani bagno/cucina e rivestimenti tessili ad alta durabilità. L’attenzione all’acustica si traduce in pannellature disaccoppiate, pavimenti flottanti e guarniture di tenuta su porte e passaggi tecnici.

Propulsione e linee d’asse
La piattaforma tipica del FD90 impiega due motori diesel ad alto frazionamento (es. MTU della famiglia 10V2000 oppure Caterpillar C32 in alcune configurazioni), abbinati a trasmissione in linea d’asse. Le eliche operano in tunnel per contenere il pescaggio e ridurre l’angolo d’uscita dell’asse, con un rendimento migliore alle andature di crociera. I supporti elastici dei propulsori e i giunti cardanici flessibili contribuiscono a contenere le vibrazioni percepite nelle aree nobili. La scelta di evitare soluzioni esauste di planata, puntando a una semi-displacement philosophy, riduce il fabbisogno di potenza “di picco” e migliora la prevedibilità della risposta in mare.
Prestazioni, autonomia, consumi
Il FD90 esprime velocità massime nell’intorno dei 19 nodi con assetti puliti e carichi ragionevoli, ma la sua zona di rendimento ideale vive tra 10 e 17 nodi, dove la carena FD evidenzia il miglior bilancio tra comfort, consumo e rumorosità. A velocità economiche si possono ipotizzare autonomie dell’ordine delle 1.800–2.000 miglia (variabili per serbatoi, taratura impianti e condizioni meteo). Più che l’ultimo nodo in alto, lo yacht privilegia il time-on-station e la qualità di vita a bordo: rollio smorzato, vibrazioni contenute, conversazione naturale in salone anche con generatore e HVAC operativi.
Elettronica, domotica e navigazione
La plancia presenta MFD in ridondanza con rete NMEA integrata, sensori ambientali, gestione autopilot avanzato, pagina di diagnostics per i sottosistemi e interfaccia intuitiva per il power management. La domotica distribuita permette di orchestrare illuminazione scenica, tendaggi, climatizzazione a zone e sistemi audio/video multiroom. La logica di supervisione impiantistica adotta alarm lists chiare, schemi di priorità per i carichi e pagine di troubleshooting consultabili anche dal crew tramite tablet protetti. In manovra, il joystick con integrazione delle eliche di prua/poppa e, laddove richiesto, position hold facilita gli accosti in spazi ristretti.

Stabilizzazione e assetto
Il pacchetto stabilizzante prevede pinne elettriche operative tanto all’ancora quanto in marcia, a cui si possono affiancare interceptors per controllare beccheggio e trim. Il controllo coordinato dei due sistemi consente di mantenere un assetto “neutro” su una gamma larga di andature, con benefici percepiti sul comfort e sulla resa del timone. Le soluzioni all-electric, rispetto a equivalenti idrauliche, esprimono vantaggi in termini di manutenzione programmata e integrazione con i sensori di bordo. La sicurezza passiva è curata con compartimentazioni, porte stagne, impianti antincendio in sala macchine e percorsi protetti per l’equipaggio.
Esterni e firma stilistica
La matita di Cor D. Rover adotta superfici nette, una prua verticale a volume pieno e vetrate a tutta altezza sul main deck che dialogano con la linea di cintura. Il bordo libero è studiato per proteggere i percorsi laterali, mentre la sovrastruttura si sviluppa in modo “architettonico”, quasi da townhouse sul mare. Il risultato è un’imbarcazione che si distingue a distanza senza ricorrere a cromie aggressive o dettagli gratuiti: proporzioni e luce diventano gli elementi cardinali della composizione.
Layout
Il piano principale si apre con un pozzetto di poppa impostato su convivialità e transizione dolce verso il salone. Le porte scorrevoli full light portano a un ambiente aperto, con lounge e zona pranzo distinte ma comunicanti; la galley, posizionata in prossimità del baricentro funzionale, può rimanere open o essere chiusa con pannelli a scomparsa per servizi formali. A prua, la suite armatoriale on deck occupa la porzione più luminosa del ponte, completa di bagno en suite, walk-in e storage profondo. Al ponte inferiore trovano spazio tre/quattro cabine ospiti, tutte con servizi privati, corridoio centrale ampio e finestrature a murata che garantiscono vista e luce.


Skylounge e coperta alta: due filosofie
Il cliente può optare per uno Skyline chiuso, climatizzato e fruibile quattro stagioni, con plancia principale, salottino, wet bar e terrazza di poppa arredata; oppure per una configurazione ibrida (aree chiuse e alfresco in sequenza) che strizza l’occhio a destinazioni soleggiate. In entrambi i casi, il ponte alto funziona come “seconda zona giorno”, offrendo alternative al salone del main deck e una vista privilegiata durante la navigazione.
Area tecnica di poppa, beach club e prua vivibile
La coda del FD90 può ospitare garage attrezzato per tender e toys, oltre a un beach club che diventa la stanza “sul mare” durante rada e bagni. Il portellone crea una piattaforma ampia e sicura, con doccia, illuminazione integrata e accessi laterali indipendenti. A prua, un salotto incassato con divano a U e sunpad genera un’area riservata al riparo dal vento apparente: luogo ideale per colazioni, letture o serate a cielo aperto.

Impiantistica, energia e climatizzazione
La rete elettrica si affida a doppio generatore con load sharing intelligente e priorità ai carichi critici. La HVAC a zone, con chiller e fan-coil a giri variabili, assicura microclimi stabili limitando i picchi di assorbimento. Il watermaker di portata adeguata rende le crociere lunghe indipendenti dagli approvvigionamenti a terra, mentre la rete idrica usa pompe in duty/standby per garantire continuità di servizio. Sempre più armatori richiedono pacchi batterie per l’hotel load notturno, riducendo ore generatore e rumorosità in rada.
Vita a bordo e comfort
Il comfort percepito non è frutto solo di materiali ricercati: deriva da geometrie, isolamento e smorzamento. L’uso di pannelli flottanti, giunti elastici, guarnizioni e materiali fonoassorbenti riduce dB e vibrazioni in navigazione. Le sedute hanno profondità “domestica”, i passaggi sono dimensionati per due persone e le altezze interne superano con margine gli standard della categoria. La country kitchen, quando mantenuta aperta, favorisce una socialità informale; chi preferisce servizio tradizionale opta per la separazione con pannelli scorrevoli, senza rinunciare agli elettrodomestici marine grade e a un’area dispensa dedicata.

Comportamento in mare e feedback professionali
Il FD90 si distingue per assetto lineare e rollio contenuto già a basse andature; i transitori tra 10 e 15 nodi, spesso critici per molte carene, qui risultano progressivi grazie all’azione combinata di volumi prodieri, pinne e interceptors. La risposta del timone è leggibile, l’elica “tira” in modo pieno ai regimi intermedi e la timoneria non obbliga a correzioni continue. In manovra, con il joystick attivo e le eliche di prua/poppa, gli accosti sono alla portata di equipaggi contenuti. Anche con mare vivo al traverso, lo sky lounge resta fruibile, segno che il pacchetto stabilizzante lavora bene sui disturbi a bassa frequenza.
Mercato, posizionamento e concorrenza
Segmento e prezzo relativo
Nell’area dei 24–30 metri a grande volume, l’FD90 si colloca su un gradino di valore che combina value for money e livello di allestimento. Il prezzo, variabile con le personalizzazioni, tende a risultare competitivo rispetto a equivalenti europei in alluminio o composito spinto, specie considerata la dotazione standard (stabilizzazione, vetrate estese, impianti ridondanti, on-deck master). Un altro vantaggio riguarda la capacità produttiva del cantiere: la disponibilità di slot e la disciplina di fornitura aiutano a contenere i tempi di consegna.
Competitor diretti
I rivali naturali sono i 90–100’ “a volume”, talvolta wide-body o con layout molto spinti sul tema dell’abitabilità. Alcuni modelli puntano su potenze più elevate e velleità plananti; altri abbracciano carene semidislocanti con mood “slow luxury”. L’FD90 replica con maggiore GT percepito, baglio importante e costi di esercizio più leggibili nelle crociere tipiche. Chi ricerca i 22–24 nodi reali in alto dovrà accettare compromessi su consumi e autonomia; chi privilegia il comfort sostenibile troverà nell’FD90 un equilibrio difficilmente replicabile.
Clientela target
Tre profili emergono con chiarezza: armatori privati che arrivano da 75–80’ e desiderano “la stanza in più” senza saltare agli scafi in metallo; operatori charter di fascia alta interessati a layout malleabili e a un comfort prevedibile; family office attenti al ciclo di vita del bene (costi, manutenzioni, residuo). Per tutti, la promessa è la stessa: un 90’ che “fa il lavoro” di barche più lunghe, con equipaggi contenuti e processi di gestione semplificati.
Riconoscimenti e riscontro del mercato
La continuità di vendite e l’uscita di nuove unità — con affinamenti su insonorizzazione, stabilizzazione e layout — testimoniano la maturità della piattaforma. Le apparizioni in rassegne internazionali hanno consolidato la reputazione del modello come “campione di volume”, mentre walkthrough e sea trial diffusi dai media hanno contribuito a farne un punto di riferimento per chi intende massimizzare la qualità di vita nella taglia 90’. L’adozione in charter premium ha a sua volta validato la robustezza degli impianti e la facilità di conduzione.

Approfondimenti progettuali
Ergonomia e sicurezza operativa
I passavanti larghi, i pulpiti continui e le altezze delle murate riducono l’esposizione al rischio nelle manovre di ormeggio e durante l’uso quotidiano. Le vie di fuga sono segnalate, le porte stagne integrano indicatori di stato e i quick access ai quadri elettrici velocizzano le ispezioni. Il crew dispone di percorsi separati e accessi esterni alla zona tecnica per minimizzare le interferenze con gli ospiti.
Insonorizzazione, vibrazioni, qualità dell’aria
L’insieme di pavimenti flottanti, pannelli disaccoppiati e supporti elastici crea una barriera efficace contro il rumore diffuso. I bassi sono mitigati da masse e giunti tarati, mentre le frequenze più acute vengono assorbite da superfici tessili e materiali porosi. La ventilazione, controllata da sonde e valvole di regolazione fine, garantisce ricambi costanti e umidità relativa corretta, migliorando la percezione di benessere soprattutto in climi caldi.
Efficienza energetica e sostenibilità
La carena fast displacement riduce le resistenze nel mid-range, l’HVAC ad inverter limita i picchi, i generatori in parallelo evitano carichi claudicanti. L’integrazione di batterie per carichi hotel consente di trascorrere ore in rada in modalità silenziosa, con notevole calo della rumorosità notturna. Anche i watermakers di nuova generazione, più efficienti e meno energivori, concorrono a una gestione più “snella”, allungando l’autonomia complessiva.
Personalizzazione e interior design
Il cantiere propone palette materiche che spaziano dal contemporary warm al minimal ludico, con possibilità di inserire essenze, pelli e marmi alleggeriti su misura. Le boiserie dialogano con l’illuminazione a livelli (ambient, task, accent), mentre gli arredi mobili consentono di convertire velocemente le aree in funzione dell’uso: cocktail, pranzo formale, cinema room. La “firma” resta l’ampia vetratura del main deck, vero diaframma visivo tra interni e mare.
Valutazione comparativa
- Abitabilità: spazi “da 100 piedi” entro 90’, con on-deck master e open plan luminoso.
- Efficienza alle andature intermedie: carena FD coerente con crociere 10–17 nodi.
- Comfort dinamico: stabilizzazione elettrica e interceptors riducono rollio e beccheggio.
- Personalizzazione reale: interni, sovrastruttura (Skyline o ibrida), impiantistica scalabile.
- Trade-off: per velocità di punta oltre 22–24 nodi servono altre filosofie di carena e potenze più spinte, con inevitabili impatti su consumi.
Prospettive e direzione del progetto
L’FD90 continua a evolvere tramite micro-ottimizzazioni su HVAC, isolamento, gestione energetica e software di controllo. L’adozione più estesa di pacchi batteria e logiche di ricarica “smart” in banchina (potenze limitate, tariffazioni variabili) renderà sempre più credibile la vita a bordo low-noise. Sul fronte stilistico, le generazioni successive tenderanno a semplificare ulteriormente le discontinuità della sovrastruttura, valorizzando il linguaggio delle superfici piene e delle trasparenze.
Sezione immagini extra



Specifiche sintetiche
- LOA: circa 27,3–27,5 m
- Baglio: superiore a 7 m
- Pescaggio: ~1,7–1,8 m (in funzione di carichi e opzioni)
- Costruzione: scafo e sovrastruttura in composito GRP con rinforzi sandwich
- Propulsione: doppia, linee d’asse con eliche in tunnel
- Potenza tipica: coppia di diesel alta potenza (es. MTU 10V2000 / Caterpillar C32 in opzione)
- Velocità massima: nell’ordine di ~19 kn
- Crociera di comfort: ampia finestra tra 10 e 17 kn
- Autonomia a regime economico: fino a ~1.800–2.000 nm (variabile)
- Layout: armatoriale sul main deck; 3/4 cabine ospiti en suite al ponte inferiore; area crew separata
- Stabilizzazione: pinne elettriche + interceptors, attive anche all’ancora
- Domotica: illuminazione, tende, HVAC e AV integrati su pannelli e app
Video
Conclusioni: equilibrio come cifra progettuale
Il valore dell’Horizon FD90 sta nel suo equilibrio sistemico: la carena non insegue numeri assoluti di velocità, bensì qualità di crociera; l’architettura privilegia luce, altezze e accessibilità; gli impianti puntano su affidabilità, ridondanza e controllo. Il risultato è uno yacht che semplifica la vita a bordo, migliora la fruizione quotidiana e dilata le stagioni di utilizzo. Per l’armatore che desideri “più barca” senza scavalcare le complessità dei 30+ metri, il FD90 rimane una scelta di straordinaria coerenza tecnica e funzionale.



