Il Ferretti Yachts 860 è un flybridge planante nella fascia 80–90 piedi progettato per coniugare comfort di crociera mediterranea, affidabilità industriale e un livello di finitura coerente con la fascia alta del mercato. L’obiettivo del progetto è duplice: garantire un’andatura prevedibile e stabile in un ampio spettro di condizioni, e offrire un’abitabilità superiore rispetto alla media del segmento, con quattro cabine e spazi esterni fruibili che restano vivibili anche a velocità sostenute. L’architettura navale lavora su deadrise variabile, pattini di sostentamento calibrati e un bilanciamento dei pesi che riduce i momenti d’inerzia in beccheggio e rollio. Il risultato è una piattaforma di crociera morbida nell’impatto sull’onda, veloce nella transizione alla planata e facile da “leggere” al timone.
Profilo del cantiere navale
Storia e filosofia costruttiva
Ferretti Yachts appartiene a una tradizione cantieristica italiana che ha reso riconoscibile il connubio tra rigore ingegneristico e gusto per il design. La filosofia produttiva si fonda su tre pilastri: industrializzazione dei processi (per qualità ripetibile), personalizzazione controllata (per rispondere alle esigenze dell’armatore senza snaturare la piattaforma) e validazione incrementale (ogni modello assorbe il meglio della generazione precedente, evitando salti concettuali). Questo approccio si traduce in tempi di consegna realistici, buon valore residuo e affidabilità percepita elevata.
Reputazione sul mercato
Nel segmento 80–90 piedi, Ferretti Yachts è associato a barche confortevoli e “facili da vivere”, con impiantistica ordinata, manualistica chiara e una rete post-vendita capillare. L’860 incarna questa reputazione introducendo uno stile più contemporaneo su una base fortemente collaudata: illuminotecnica naturale ampia, layout razionale e una sala macchine impostata su accessibilità e ridondanza.

Dimensioni e architettura navale
Impostazione di carena
La carena è planante con V pronunciata a prua e deadrise progressivamente decrescente verso poppa. Le sezioni centrali privilegiano la portanza, i pattini longitudinali sono dimensionati per favorire l’uscita in planata con angoli d’incidenza contenuti. La distribuzione delle masse — serbatoi, generatori, impianti maggiori — è centrata per ridurre i picchi di beccheggio e mantenere il baricentro longitudinale in una zona favorevole al rendimento elica–scia.
Proporzioni e volumi
L’860 presenta un baglio generoso in relazione alla lunghezza fuori tutto; il risultato è un salone principale che restituisce una percezione “quasi full beam” grazie a superfici vetrate continue. Il flybridge esteso offre sedute, dinette e prendisole senza penalizzare il metacentro trasversale, perché la sovrastruttura adotta laminazioni alleggerite. A prua, la lounge integra divani contrapposti e tavolo ribassato; a poppa, la beach area e la piattaforma movimentata risolvono l’imbarco/sbarco del tender con ingombri ben gestiti.

Stabilità dinamica
La stabilità è assicurata da un equilibrio tra geometria della carena e sistemi attivi: pinne stabilizzatrici o giroscopio a seconda delle specifiche, opportunamente accoppiati con i parametri di carico tipici del diporto mediterraneo (acqua dolce, tender, water toys). L’obiettivo è smorzare rollio di rada e micro-rollio in navigazione senza introdurre inerzie fastidiose nei cambi di rotta.
Materiali di costruzione
Scafo e sovrastruttura
Scafo in composito con stratifiche differenziate: pelli in vetro multiaxial, rinforzi locali nei punti di maggior sollecitazione, sandwich con anima a cella chiusa nelle aree non soggette a impatto. La sovrastruttura utilizza estensivamente pannelli sandwich per ridurre il peso in alto, migliorando così la stabilità trasversale e attenuando vibrazioni e rumorosità trasmesse.

Paratie e sottostrutture
Paratie principali parzialmente strutturali; controstampi e longheroni sono dimensionati per irrigidire la zona sala macchine e il pagliolato del salone. Il disaccoppiamento elastico di arredi e rivestimenti limita la propagazione delle vibrazioni, mentre i materiali fonoassorbenti posati su cielini e fiancate contribuiscono a un comfort acustico tipicamente associato a barche più grandi.
Interni e finiture
Boiserie a poro chiuso, laccature satinate e tessuti tecnici idrorepellenti compongono un ambiente contemporaneo ma caldo. Le pavimentazioni del main deck privilegiano essenze chiare o rovere termotrattato, mentre nelle cabine è frequente l’uso di moquette tecniche per la riduzione del rumore da calpestio. Le cromie sono studiate per amplificare la luce naturale, enfatizzata da superfici vetrate ampie e tendaggi leggeri.
Motorizzazioni, propulsione e trasmissione
Layout propulsivo
L’860 adotta una coppia di motori diesel V12 di fascia alta, accoppiati a linee d’assi con eliche a passo fisso dimensionate per massimizzare trazione in accelerazione ed efficienza di crociera. La sala macchine è ordinata, con percorsi ispezionabili, passaggi cavi e tubazioni su tray dedicati, e punti di manutenzione posizionati per interventi rapidi. La ventilazione è studiata per garantire ricambi d’aria coerenti con i picchi termici in estate mediterranea, minimizzando il rischio di derating per temperature elevate.
Ridondanza e sicurezza d’esercizio
Circuiti carburante con filtri duplex, pompe di sentina ridondate, valvole di intercettazione facilmente raggiungibili, sistema antincendio automatico in sala macchine. Il tutto coordinato da monitoraggio digitale con allarmi gerarchici che permettono al comandante di diagnosticare per tempo eventuali anomalie e attuare procedure conservative.

Prestazioni: velocità, autonomia, consumi
Finestra di crociera
Il comportamento dell’860 privilegia una crociera ampia e modulabile: l’uscita in planata avviene con progressione regolare e l’assetto si stabilizza in tempi brevi. La barca offre una gamma di velocità intermedie confortevoli, utili nelle tratte costiere con mare formato leggero, senza necessità di “forzare” per ottenere stabilità. A velocità elevate, la prua resta composta grazie a un deadrise sufficiente a fendere l’onda corta senza rimbombi.
Efficienza e parametri di carico
Il consumo specifico cala sensibilmente quando l’assetto è ottimizzato con flap e carichi correttamente distribuiti (tender e water toys a poppa ben centrati, serbatoi gestiti in modo simmetrico). La curva di consumo mostra un “sweet spot” ampio che consente di scegliere la velocità di crociera sulla base di meteo, distanza residua e comfort degli ospiti, mantenendo autonomie interessanti per le rotte tipiche del Tirreno e dell’Adriatico.
Sistemi di bordo: elettronica, domotica e navigazione
Plancia e interfaccia uomo–macchina
La plancia principale è organizzata intorno a un glass cockpit con display multifunzione in rete, strumentazione motore digitale e pannelli di controllo per impianti hotel (clima, luci, pompe, serbatoi). La filosofia è “clean view”: pochi comandi fisici dove servono davvero, menù gerarchici per il resto, riducendo il carico cognitivo del comandante e migliorando la sicurezza operativa.

Domotica e controllo impianti
Illuminotecnica a LED dimmerabile per scenari di bordo, climatizzazione canalizzata con zone indipendenti, monitoraggio livelli serbatoi e stato batterie da touch panel. Il backbone dati è ridondato; la diagnostica registra eventi e allarmi, utile per manutenzione predittiva e per documentare gli interventi in garanzia.
Navigazione e ausili alla manovra
Autopilota integrato, radar a stato solido, ecoscandaglio, AIS e telecamere di visione a 360° a corredo dei joystick di manovra e dei thruster proporzionali. La sensoristica consente avvicinamenti in banchina precisi, utile su scali affollati e con vento trasversale.
Architettura degli interni e layout
Firme stilistiche e coerenza progettuale
Le linee esterne combinano superfici tese e volumi addolciti, con oblò a filo e finestrature continue sul main deck. Internamente, l’860 sceglie una tavolozza neutra con accenti metallici e pietre naturali leggibili ma non invasive. La progettazione segue una logica di “continuità visiva”: dal pozzetto al salone non ci sono rotture di ritmo, e l’orizzonte resta percepibile grazie a superfici vetrate basse e montanti snelli.
Layout e studio degli spazi
Il main deck ospita salone, dining e cucina a vista o separata secondo specifica. L’owner può collocare la suite armatoriale sul ponte principale (soluzione che massimizza privacy e luce naturale) o sul ponte inferiore, lasciando il main deck a totale beneficio della convivialità. Sul ponte inferiore, tre cabine ospiti con servizi en suite garantiscono autonomia e discrezione. È disponibile una zona equipaggio separata con accesso dedicato dalla beach area, fondamentale per charter e navigazioni con personale di bordo.



Ergonomia e flussi
Le altezze interne sono generose; le soglie ribassate, la disposizione dei divani e dei corrimani facilita movimenti sicuri anche in navigazione. I passavanti sono protetti, la prua offre sedute profonde e un tavolo ribassato utile sia all’ormeggio sia in rada. La cucina è progettata con triangolazione funzionale (lavello—piano cottura—frigo) e superfici antiurto; le stive sono ventilate e gli elettrodomestici sono fissati su supporti antivibrazione.
Innovazione e ricerca
Riduzione di consumi ed emissioni
La riduzione dei consumi arriva da una somma di accorgimenti: laminazioni alleggerite nella sovrastruttura, scafo con superfici ottimizzate per ridurre attrito residuo, eliche ottimizzate su parametri reali di carico e sistemi di gestione del motore che modulano l’erogazione in funzione delle condizioni ambientali. A bordo, l’adozione estesa di LED e inverter ad alta efficienza contribuisce a un profilo elettrico più razionale, con benefici per rumorosità e comfort.
Stabilizzazione e sicurezza
La stabilizzazione attiva (pinne o giroscopio) è integrata con la logica di controllo della plancia, con modalità dedicate per rada, trasferimento e manovra. La sicurezza è rafforzata da impianti antincendio certificati in sala macchine, pompe di emergenza con ridondanza e sezionamenti chiari sui quadri elettrici. La facilità di ispezione è parte stessa della sicurezza: si vedono e si raggiungono in fretta i punti critici.
Vita a bordo e comfort
Cabine e servizi
Quattro cabine con bagni en suite assicurano ospitalità pari a barche più lunghe. La suite armatoriale lavora su volumi pieni, con armadiature passanti, vani tecnici ispezionabili e un bagno che usa superfici in pietra tecnica per leggerezza e durabilità. Le cabine ospiti possono alternare letti matrimoniali e singoli scorrevoli per massima flessibilità. L’insonorizzazione è curata: porte con guarnizioni triple, pannelli fonoassorbenti dietro le testiere, disaccoppiamenti puntuali tra paratie e arredi.

Spazi comuni e arredi
Salone con divani contrapposti e dining modulare, credenze per stoviglieria e stivaggi profondi per periodi di bordo prolungati. Sul flybridge, prendisole ampi, wet bar completo e hardtop apribile per modulare ombreggiamento e ventilazione. Il pozzetto principale e la zona prua offrono due “living” distinti, permettendo di separare momenti conviviali e relax senza interferenze.

Prestazioni in navigazione: feedback e sensazioni
Accelerazione e assetto
In accelerazione l’860 solleva la prua con compostezza, entra in planata senza “scalini” percettibili e si assesta rapidamente sull’angolo ottimale. La risposta al timone è sincera: l’imbardata è progressiva, il raggio di virata coerente con la taglia e l’inerzia è ben governata dal disegno delle sezioni poppiere. In mare formato leggero, l’impatto sull’onda è asciutto e privo di vibrazioni parassite; nei cambi di andatura la barca mantiene stabilità laterale convincente.
Comfort acustico
La rumorosità percepita in salone e nelle cabine è contenuta da coibentazioni e disaccoppiamenti; la percezione generale è di solidità, con pochi scricchiolii e assenza di risonanze nelle frequenze tipiche dei diesel di grossa cilindrata. Il risultato è una crociera “conversational”: si parla a tono normale anche a velocità di trasferimento sostenute.
Mercato e concorrenza
Segmento e posizionamento
L’860 presidia il segmento dei flybridge plananti tra i 26 e i 28 metri, una classe presidiata da competitor europei e asiatici. Il posizionamento si gioca su tre assi: qualità percepita degli interni (finiture e luce naturale), rigore impiantistico (ordine, accessibilità, ridondanza) e comportamento in mare (uscita in planata, stabilità a regime, comfort sull’onda corta). L’860 offre un equilibrio che privilegia vivibilità e facilità d’uso rispetto a soluzioni estreme concentrate solo sulla punta di velocità.
Analisi dei competitor diretti
I principali rivali si caratterizzano per interpretazioni differenti: c’è chi massimizza il volume del flybridge a scapito della pulizia delle linee, chi introduce soluzioni ibride ancora immature, chi rincorre la velocità pura con compromessi sul comfort acustico. L’860 sceglie di restare “centrale”: non estremizza nessuna variabile, evitando i picchi che possono affaticare nel lungo periodo. Per un armatore mediterraneo che desidera alternare crociere familiari e occasionali charter, questo equilibrio rappresenta un vantaggio competitivo concreto.
Clientela target
Armatori privati
Profili con esperienza nautica medio-alta, che cercano una barca “sincera” e ben congegnata, capace di trasferimenti rapidi tra isole e scali, ma anche di soste prolungate in rada con comfort domestico. Apprezzano la cura impiantistica e la rete post-vendita, e vogliono un design attuale ma non soggetto a obsolescenza rapida.

Charter di lusso e società di rappresentanza
Per operatori charter, la razionalità del layout (quattro cabine, crew separato, due living esterni) e l’affidabilità operativa sono decisive. Tempi di manutenzione prevedibili, ricambistica disponibile e manualistica chiara abbattono i costi di fermo e migliorano l’utilizzo stagionale.
Risultati e riconoscimenti
Nella fascia dell’860, gli indicatori più significativi non sono solo i premi di design, ma i dati “hard”: numero di scafi in esercizio, feedback di comandanti e tecnici, tenuta del valore nel mercato secondario. L’860 mostra una curva di adozione coerente con la reputazione del marchio: chi lo sceglie punta a un pacchetto completo di comfort, estetica e facilità di gestione.
Prospettive future: direzione progettuale
L’860 lascia intravedere la traiettoria del marchio: alleggerimenti intelligenti (senza fragilità), integrazione di sistemi con interfacce più ordinate, ricerca di efficienza reale più che nominale. Ci si può attendere ulteriore affinamento della sensoristica di bordo, gestione energetica sempre più fine e, in prospettiva, predisposizioni più estese per soluzioni ibride modulabili sulle reali esigenze del diporto mediterraneo.
Approfondimento iconografico



Scheda tecnica ragionata
- Tipologia: flybridge planante a 4 cabine con crew separato
- Architettura navale: V variabile, pattini longitudinali, distribuzione masse centrata
- Materiali: scafo in composito con sandwich; sovrastruttura alleggerita; paratie parzialmente strutturali
- Propulsione: coppia V12 diesel, linee d’assi, eliche a passo fisso ottimizzate
- Sistemi: glass cockpit, domotica scenarizzata, climatizzazione multizona, stabilizzazione attiva
- Layout: salone con dining, cucina a vista o separata; 4 cabine en suite; living prua e pozzetto; flybridge attrezzato
- Uso tipico: crociera mediterranea, charter di lusso, trasferimenti rapidi tra scali
Video
Sintesi tecnica e posizionamento
Il Ferretti Yachts 860 è un progetto “centrato” in cui ogni scelta punta alla fruibilità reale: stabilità composita (carena + sistemi), impiantistica ordinata, interni luminosi e un’estetica senza forzature. Non rincorre estremi, ma propone un bilanciamento che, nella pratica, paga: meno fatica al timone, meno compromessi tra vita all’aperto e comfort interno, più prevedibilità in manutenzione. Per armatori che vogliono una barca solida, onesta e attuale, capace di alternare famiglia e charter senza cambiare pelle, l’860 rappresenta una soluzione coerente e durevole nel tempo.



