Nel segmento dei cruiser compatti, pochi modelli hanno ridefinito le priorità come il Marex 310 Sun Cruiser (310 SC). Progettato per un armatore che pretende efficienza energetica, fruibilità degli spazi e affidabilità nordica, questo 31 piedi sintetizza la filosofia del cantiere norvegese: funzionalità prima della forma, senza rinunciare a finiture raffinate e a una dinamica di navigazione sorprendentemente matura. Numeri alla mano, il 310 SC abbina una carena planante con deadrise moderata ad una motorizzazione single sterndrive—un binomio che riduce pesi, costi di gestione e ingombri meccanici, liberando volume per la vita di bordo. Le doti pratiche (coperta protetta da hard-top con doppi sunroof, sistema teli “fast canopy”, passavanti sicuri, stivaggi “intelligenti”) sono state più volte citate come benchmark nelle prove internazionali, al pari del layout sottocoperta a due cabine e di una cucina collegata “socialmente” con il pozzetto tramite un’apertura ampia e luminosa.

Profilo del cantiere: storia, filosofia costruttiva e reputazione
Radici norvegesi, cultura della funzionalità
Marex nasce nel 1973 a Grimstad, sulla costa meridionale della Norvegia. Azienda a conduzione familiare, ha costruito una reputazione internazionale su cruiser “di sostanza”, ottimizzati per climi severi e uso intensivo, oggi prodotti con standard industriali moderni (stabilimenti in Lituania) e un controllo qualità che si traduce in lunghi cicli di vita dei modelli. La filosofia progettuale privilegia flussi di circolazione logici, protezione dagli elementi e una manutenzione amica, con impiantistica accessibile e soluzioni brevettate come il Smart/Quick Canopy per la chiusura rapida del pozzetto.
Reputazione sul mercato
Nel decennio scorso Marex ha collezionato premi di peso (European Powerboat of the Year, Motor Boat Awards, German Design Award), sintomo di un equilibrio riuscito tra tecnica, design e usabilità quotidiana. Il 310 Sun Cruiser, in particolare, ha messo d’accordo critica e pubblico come “entry level” premium molto centrato.

Analisi tecnica approfondita
Dimensioni e architettura navale
- Lunghezza f.t. (LOA): 9,46 m
- Baglio: 3,22 m
- Pescaggio: 0,97 m
- Dislocamento a secco: ca. 4.500 kg
- Categoria CE: B (8 persone) / C (10 persone)
La carena planante con V moderata e pattini di sostentamento è ottimizzata per un regime di crociera nell’intorno dei 25–28 nodi, con assetto assistito da trim e, quando installati, interceptor Zipwake o Humphree. L’architettura con single sterndrive libera volumetrie utili a poppa e semplifica la trasmissione riducendo costi e pesi.
Materiali di costruzione: scafo, sovrastruttura, interni
Lo scafo è in GRP (vetroresina) con processi di laminazione orientati alla robustezza e alla costanza di spessore; sovrastruttura in composito con rinforzi alle basi dei carichi concentrati (hard-top, tientibene, basi sedute). La tutela acustica del vano motore—citata in più prove—riduce rumorosità e vibrazioni in crociera. Gli interni adottano essenze chiare (tipiche scandinave) con superfici lavabili e ferramenta inox marino, pensate per uso famiglia: poche concessioni a fronzoli, molta sostanza.

Motorizzazioni, propulsione e trasmissione
- Standard: Volvo Penta D4-320 DPI (320 hp), sterndrive duo-prop
- Opzioni diesel: Volvo Penta D6-380 DPI (380 hp) • in taluni mercati D6-440 DPI (440 hp)
- Opzioni benzina (mercati selezionati): V8 6.2L 430 hp
- Joystick Docking (single sterndrive): disponibile con Volvo Penta Aquamatic DPI
La scelta del single duo-prop è coerente con la missione del 310 SC: efficienza (meno drag, un solo gruppo termico), manutenzione più semplice e pesi ridotti. L’adozione del Joystick Docking su monomotore—oggi disponibile su installazioni Aquamatic DPI—sfrutta la sinergia con il bow thruster per traslazioni e rotazioni a bassa velocità, abbassando lo stress in manovra.
Prestazioni: velocità, crociera, autonomia, consumi
- Velocità massima rilevata: 34–35 nodi (D6-370/380, assetto carena pulita, mare formato moderato)
- Velocità di crociera “dolce”: 25–28 nodi
- Consumo indicativo: ~60 l/h a 28 nodi (test indipendente)
- Serbatoio carburante: 440 l (opz. 600 l in alcuni mercati)
- Autonomia realistica: ~180–220 nm con 10–15% di riserva, a seconda di carichi e mare
Le misurazioni in prove stampa riportano un comportamento brillante ma rotondo; il passo elica ben accoppiato al D6 consente un’accelerazione convincente e una crociera attorno ai 26–28 nodi senza “stancare” equipaggio e impianti. Dato illuminante: ~60 l/h a 28 nodi (D6) in mare mosso moderato, indice di una carena efficiente. Con 440 l si ottengono percorrenze superiori alle 200 nm in regime dislocante/semiplanante, e nell’ordine delle ~200 nm a crociera veloce con margine prudenziale.
Sistemi di bordo: elettronica, domotica, navigazione, stabilità
La plancia accoglie MFD di taglia 12” (Raymarine nelle barche provate), autopilota, sensori motore via NMEA/Volvo EVC; la domotica è pragmatica: gestione luci, frigo/freezer, invertitori 230 V, carica batterie dimensionati per soste in rada. Il comfort termico è affidato a riscaldatore a gasolio o A/C a richiesta. Sul piano della stabilità dinamica, molti armatori installano interceptor Zipwake o Humphree per correggere beccheggio e rollio, soprattutto su rotte costiere con mare formato corto.

Design e architettura degli spazi
Firme stilistiche e filosofia “open-protetta”
La cifra Marex è l’hard-top con doppi tetti apribili e il fast canopy integrato in armadi verticali: in pochi secondi il pozzetto passa da “en plein air” a veranda chiusa. La linea è sobria, con vetrate laterali che ampliano la percezione in dinette e finestrature di murata ben dimensionate in cabina prodiera.
Layout esterni
- Piattaforma bagno estesa con gavoni tecnici e sedute integrate.
- U-dinette perimetrale da 8–10 persone, tavolo estensibile e trasformazioni in prendisole multipli.
- Passavanti protetti e pulpiti alti; prua fruibile per ormeggi e sosta al sole.
L’ergonomia di coperta mira a minimizzare i conflitti d’uso: cucina di poppa “a ponte” tra sottocoperta e pozzetto, corridoi sgombri, tientibene dove servono.

Layout interni
- Cabina prodiera con matrimoniale e stivaggi a volume pieno; luce naturale da finestre di murata.
- Seconda cabina a mezzanave (letto trasversale) con area spogliatoio.
- Head con box doccia separato, altezza utile generosa.
- Galley in basso ma connessa al pozzetto via un’apertura larga: la socialità è continua.
Le altezze interne (fino a ~2,05 m in pozzetto, 1,85 m in cabina di prua) e la distribuzione dei volumi danno il senso di un’imbarcazione più grande. Berths 4+2, con possibilità di notte “aggiuntive” grazie alle trasformazioni in coperta.

Innovazione e ricerca: efficienza e sicurezza
La scelta del monomotore abbinato a coppie coniche duo-prop non è “risparmio”: è progettazione per rendimenti globali su un 31’ familiare. Il fast canopy (uno dei sistemi più rapidi del mercato) estende la stagione, riduce condensa e stress sugli arredi; gli interceptor attivi aumentano finestra d’impiego e comfort in mare corto, migliorando consumi e stabilità direzionale. La disponibilità del Joystick Docking su single DPI è un’ulteriore democratizzazione delle manovre a bordo piccolo.
Vita a bordo e comfort
Il 310 SC è progettato per convivenza prolungata di una famiglia o di due coppie: dinette da “appartamento”, cucina in posizione strategica (pratica anche in rada), privacy sufficiente grazie alle due cabine separate e servizi con doccia autonoma. Impiantistica elettrica dimensionata per soste senza generatore (banchi batterie generosi, caricatori/inverter), con possibilità di integrazione solare su gamma Marex più recente. A richiesta, bow & stern thruster, heater/A/C e pacchetti “nordici” per allungare la stagione.

Prestazioni in navigazione: prove in mare e feedback
Le prove indipendenti convergono su tre concetti chiave: silenziosità in crociera, risposta sana al timone e efficienza ai regimi medi. A 34–35 nodi il 310 SC mantiene traiettorie pulite anche in mare incrociato, senza manifestare scodate; lo sforzo al volante rimane leggero e progressivo. A 26–28 nodi, la barca “respira”: gli impatti si attenuano e, complice l’isolamento vano motore, il comfort acustico è elevato per la taglia.
Mercato e concorrenza
Posizionamento per prezzo e segmento
Il 310 SC presidia la fascia compact premium dei 9–10 metri hard-top. A titolo indicativo, fonti di settore riportano prezzi base storici nell’ordine dei €270–280mila (IVA/esclusi pacchetti) con forti variazioni in base a motorizzazione e optional (canopy, elettronica, climatizzazione, thruster, teak, ecc.).
Analisi dei competitor diretti
- Bavaria S33 HT – 10,08–10,94 m, spesso con twin sterndrive; top speed > 35 kn, taglia superiore, filosofia più “med” ma con hard-top. Più ingombri, costi e complessità meccanica, in cambio di volumi maggiori.
- Jeanneau Leader 33 – 10,44 m, twin benzina o diesel, impostazione sportiva, interni curati; max ~31 kn. Carena valida ma diversa impostazione “francese”.
- Sealine S330/C335 – 10,3–10,35 m, cabina doppia ben concepita, top ~33 kn; taglia sopra e due cabine “generose”, ma footprint e gestione superiori.
Contesto: i concorrenti tipicamente adottano twin per prestazioni simili; il Marex punta sull’efficienza, sul canopy rapidissimo e su un layout di coperta più vivo per socialità. Questo crea una nicchia fedele tra armatori che viaggiano spesso in coppia/famiglia e cercano semplicità di gestione.
Trend del settore
Cresce la domanda di cruiser compatti con comfort “da 35 piedi” ma footprint <10 m (posti barca, consumi, refit semplificati). Le tecnologie che aiutano l’armatore—joystick su mono, auto-trim/interceptor, canopy rapidi—sono più apprezzate di soluzioni wow ma complesse. In questo quadro il 310 SC si allinea perfettamente alla rotta del mercato.

Clientela target
- Armatori privati alla prima barca “seria” o in downsizing dal 35–38’, con focus su semplicità ed economia d’esercizio.
- Charter di qualità orientati a weekend e mini-crociere con equipaggi di 2–4 persone.
- Società di rappresentanza per demo e rotazione clienti che valorizzano praticità e affidabilità scandinava.
Risultati e riconoscimenti
- European Powerboat of the Year 2017 (categoria <45 ft)
- Motor Boat Awards 2017 (Sportscruisers <45 ft)
- German Design Award 2018
Un palmarès raro nella categoria, che riflette l’eco del progetto su scala europea.
Prospettive future
L’evoluzione recente della gamma (330, 390, 440) conferma la traiettoria Marex: soluzioni di protezione rapida degli spazi, ergonomia “di famiglia”, pacchetti energetici sempre più efficienti. Le future iterazioni del 310—o il suo erede—verosimilmente rafforzeranno l’integrazione elettronica (joystick single di ultima generazione), l’efficienza della carena e la gestione energetica a bordo.
Schede tecniche riassuntive
Marex 310 Sun Cruiser – Dati principali
- LOA: 9,46 m • Baglio: 3,22 m • Pescaggio: 0,97 m
- Dislocamento a secco: ~4.500 kg
- Serbatoi: carburante 440 l (opz. 600 l); acqua 280 l; nere 150 l
- Posti letto: 4 + 2 • CE: B (8 pax) / C (10 pax)
- Motori: Volvo Penta D4-320 DPI (std); D6-380/440 DPI (opt); in alcuni mercati V8 benzina
- Prestazioni tipiche: max 34–35 kn • crociera 25–28 kn • ~60 l/h @ 28 kn (D6)
Dotazioni/Option tipiche di valore
- Joystick Docking per single DPI (Volvo Penta) + bow thruster (eventuale stern)
- Interceptor Zipwake/Humphree con auto-trim e controllo beccheggio/rollio
- Doppi sunroof e fast canopy integrato
- Impianto HVAC (heater / A/C), teak pozzetto e piattaforma, pacchetti elettronica 12”
Approfondimento: comportamento in mare (analisi ingegneristica)
La risposta idrodinamica del 310 SC deriva da una distribuzione dei volumi equilibrata, con CG che resta entro un corridoio favorevole in tutte le configurazioni di carico tipiche (acque piene, cambuse a 50–70%, equipaggio di 2–4 persone). La coppia continuo/istantanea del D6 con duo-prop genera spinta efficace ai medi regimi e garantisce “presa” anche in virata stretta; le pale controrotanti riducono il momento di imbardata residuo. La V dello specchio di poppa, non estrema, privilegia il sostentamento a basse velocità plananti, utile con mare corto. Con interceptor attivi si ottiene un controllo fine di beccheggio e rollio con tempi di risposta inferiori al secondo, attenuando i picchi di accelerazione verticale—un fattore che incide direttamente sulla fatica dell’equipaggio. In esercizio reale, la barca naviga “sulle gambe” tra 25 e 28 nodi, con flussi laminari che mantengono asciutte le murate; la precisione direzionale resta alta anche con vento al traverso, merito della sezione di prua e della rigidezza torsionale del guscio.
Approfondimento iconografico



Confronto ingegneristico con i principali concorrenti
Bavaria S33 HT
Punti di forza: volumetria superiore, spesso propulso da twin (D3/D4) con top speed >35 kn; hard-top di serie; rete dealer estesa. Trade-off: pesi, consumi e manutenzioni più alti; footprint oltre i 10 m (tariffe porto, ormeggi).
Jeanneau Leader 33
Punti di forza: design francese elegante, due cabine confortevoli, impianti ben distribuiti; velocità max ~31 kn. Trade-off: impianto tipico twin (costi/complessità), filosofia più “lounge” che “all-weather”.
Sealine S330/C335
Punti di forza: interni ariosi, allestimenti ricchi, due cabine; top ~33 kn. Trade-off: dimensioni e masse oltre il 31’, meno focalizzazione su canopy “istantaneo”.
Video
Valutazione finale sul posizionamento
Il Marex 310 Sun Cruiser è una macchina di crociera intelligente. Dove i concorrenti alzano cubature con lo twin, lui risponde con efficienza integrata: carena scorrevole, monomotore potente ma parco, canopy velocissimo, layout human-centered. Per un armatore che vuole weekend lunghi, coste frastagliate e marina “stretti”, il 310 SC offre tutto ciò che serve—con in più il comfort sonoro e la semplicità di conduzione che riducono la fatica di equipaggi piccoli. Le prestazioni (34–35 kn di picco, 25–28 kn di crociera, ~60 l/h a 28 kn) sono “giuste” e ripetibili. E i premi ricevuti non sono un’etichetta: sono la fotografia di una barca che, più che stupire in banchina, conquista nel quotidiano.



