Introduzione tecnica al modello
Il 360 Cabriolet Cruiser è concepito come daycruiser/family cruiser sotto i 40 piedi che sacrifica volutamente il salone interno a favore di un enorme living esterno semi-chiuso. La “cabriolatura” dell’hardtop e il sistema di tende laterali permettono di passare in pochi secondi da un ambiente completamente open a un perimetro chiuso e riscaldabile/rinfrescabile, rendendo la barca fruibile in climi freddi o caldi senza compromessi sulla convivialità. L’architettura dello scafo è planante con V profonda e spalle generose a poppa per sostenere carichi e garantire appoggi solidi nelle andature di crociera.

Profilo del cantiere: storia, filosofia costruttiva, reputazione
Dalle coste norvegesi a un network internazionale
Marex nasce nel 1973 a Grimstad, sulla costa meridionale della Norvegia, per iniziativa di Eyvin Aalrud. Dal 1989 l’azienda è guidata dai figli Thomas ed Espen, mantenendo una governance familiare e una cultura progettuale che sposa pragmatismo nordico e attenzione maniacale al dettaglio funzionale. Nel tempo il marchio ha ampliato la capacità produttiva con stabilimenti moderni e una rete di distribuzione globale, preservando però volumi contenuti e processi di qualità “artigianale industrializzata”.
Filosofia di progetto: ergonomia, protezione, durata
La progettazione Marex privilegia la fruibilità reale in crociera: movimenti sicuri perimetrali, pozzetti protetti e modulabili, gestione rapida delle coperture, impiantistica accessibile, isolamento acustico e termico di livello. La reputazione del cantiere presso stampa e armatori è quella di un “costruttore di soluzioni” che anticipa esigenze d’uso e riduce la complessità d’esercizio, come testimoniano le numerose citazioni e premi di settore negli anni (si veda, a titolo di contesto, la comunicazione ufficiale sul lancio del 360 CC).

Analisi tecnica approfondita
Dimensioni e architettura navale
- Lunghezza fuori tutto: 11,49 m
- Baglio massimo: 3,49 m
- Pescaggio: 0,97–1,10 m a seconda di allestimenti e trasmissioni
- Dislocamento a vuoto indicativo: ~7.700 kg
- Categoria CE: B (offshore)
La carena è un deep-V planante con deadrise importante a poppa (valore non ufficiale in brochure, ma impostazione chiaramente “mare formato”). Il bordo libero è calibrato per contenere gli spruzzi; il baglio generoso sostiene un grande cockpit senza generare rimbalzi in dislocamento accelerato. La struttura è in composito con rinforzi localizzati in corrispondenza di paratie e basi motore, ottimizzata per contenere rumorosità e vibrazioni.
Materiali e costruzione
Scafo e sovrastruttura in GRP (vetroresina stratificata) con tecniche di laminazione che privilegiano robustezza e peso contenuto; finiture esterne con massiccio ricorso al teak su plancetta e camminamenti dove specificato. Interni in essenze chiare e tessuti tecnici resistenti all’umido, ferramenta in acciaio inox marino, sistemi di isolamento termoacustico a barriere multiple, con attenzione ai punti di discontinuità (portelli, paratie ispezionabili). I manufatti in vetroresina sono rifiniti con gelcoat ad alta stabilità UV, a protezione di colore e brillantezza nel lungo periodo.

Motorizzazioni, propulsione e trasmissione
Il 360 CC nasce con architettura meccanica flessibile: singolo Volvo Penta D6 (fino a 440 hp) oppure doppio Volvo Penta D4 (300–320 hp ciascuno), abbinabili a piedi poppieri DPI/DPH o, in alternativa, a linee d’asse a basso profilo. La scelta influenza pesi, assetti e manutenzione: i piedi poppieri offrono maggiore manovrabilità e rendimento alle velocità intermedie; la linea d’asse riduce complessità meccanica e semplifica la vita in acque medio–lungo periodo.
Prestazioni, autonomie e consumi
- Velocità massima: ~32–38 nodi in funzione di allestimento ed eliche.
- Crociera: 22–28 nodi, ideale a ~24–26 nodi per equilibrio rumore/consumo/assetto.
- Serbatoi: carburante ~750 L; acqua dolce ~350 L.
In termini di autonomia, con due D4-300 impostati a crociera ~25 nodi si leggono range tipici 200–250 nm in condizioni meteo favorevoli e carico medio. La linearità d’erogazione Volvo Penta e la coppia disponibile sin dai medi regimi semplificano l’uscita in planata anche con famiglia e cambusa completi.
Sistemi di bordo: elettronica, domotica, navigazione
La plancia prevede strumentazione glass bridge con MFD da 12–16” configurabili (Garmin/Raymarine in base a pacchetti dealer), interfaccia EVC Volvo Penta, joystick (per versioni DPI/DPH) e bow thruster potente – evidenziato nelle prove in porto per precisione e modulabilità. L’illuminazione LED, il controllo pompe/utenze e le paratie con accessi tecnici chiari fanno parte dell’approccio “user-centered”. A richiesta: inverter, generatore, aria condizionata e riscaldamento canalizzato; per il comfort acustico, isolamento mirato e supporti elastici motore, come descritto nelle brochure prodotto.

Design e architettura degli spazi
Il tratto estetico è pulito, con fiancate tese e superfici vetrate che alleggeriscono l’hardtop. La firma più riconoscibile è il cockpit a tutta larghezza con divani perimetrali, tavolo centrale abbattibile e grande cucina a U affacciata alla vita di bordo: piano lavoro estensibile, frigorifero di dimensioni domestiche, fuochi e sink sono organizzati con logica “galley-up” per servire pranzo e cena senza isolare lo chef dal gruppo. Sottocoperta, due cabine (armatoriale a prua e full-beam a poppa) e un bagno con box doccia separato massimizzano privacy e comfort.
Ergonomia e sicurezza
Tipicamente scandinava l’attenzione ai movimenti perimetrali: camminamenti ampi, tientibene dove servono, pulpiti solidi. La plancetta bagno (molto “abitata”) offre gavoni e seduta bassa utile come base per sport acquatici. L’hardtop con tende perimetrali e il parabrezza con telaio robusto creano un guscio protettivo nelle piogge improvvise. In coperta, gli spigoli addolciti e le differenze di quota sono minimizzate per evitare inciampi, mentre gli ombrinali drenano abbondantemente il pozzetto.

Innovazione e ricerca: efficienza, stabilizzazione, sostenibilità
Pur non essendo un prodotto “ibrido di serie”, il 360 CC integra best practice di efficienza: superfici bagnate equilibrate per minimizzare il wetted area in crociera, hardtop scorrevole leggero, coibentazioni che riducono il fabbisogno energetico per HVAC e isolamento acustico che consente di navigare con minore fatica. L’adozione di joystick DPI e bow thruster riduce gli errori di ormeggio e gli stress, aumentando sicurezza passiva. Alcuni armatori installano stabilizzatori giroscopici compatti (opzione gestita dai dealer su richiesta, dove compatibile con pesi e volumi), ma la barca nasce già con appoggi e inerzia favorevoli per crociere familiari.
Vita a bordo e comfort
Layout
- Cabina armatoriale a prua: letto matrimoniale a isola, stivaggi laterali, apertura su prisma di luce naturale.
- Cabina di poppa full-beam: letto matrimoniale trasversale, altezza utile sorprendente e volumi generosi per una barca sotto i 12 metri.
- Bagno con box doccia separato, lavabo e wc marino, superfici facili da pulire e ventilazione adeguata.
Il taglio degli ambienti punta su materiali caldi, luci indirette e superfici in grado di resistere a uso intenso. L’acustica interna è curata: in marcia di crociera, la percezione del rumore è attenuata rispetto alla media di categoria.


Cockpit e vivibilità
Il punto forte del 360 CC è il cockpit convertibile: tendaggi su guide rapide, divani perimetrali, tavolo centrale modulabile in prendisole, passaggi larghi verso prua. La cucina a U funziona come fulcro sociale, con ergonomia da “casa” e flussi logici tra frigoriferi, piano cottura e lavello. La gestione di ombreggiamento/ventilazione è immediata: in pochi gesti si apre l’hardtop e si raccolgono le laterali, riportando la barca in assetto “open”.
Prestazioni in navigazione: prove e feedback
Impostazione di guida
La plancia offre seduta comoda e visibilità a 360°, con parabrezza protettivo e finestrature che riducono i riflessi. Le prove su MBY evidenziano un ormeggio “facile” grazie a bow thruster potente e al joystick sui DPI: ingressi/uscite dall’ormeggio stretti risultano gestibili con precisione.

Comportamento in mare
In accelerazione il 360 CC esce in planata in pochi secondi senza “impennate” fastidiose; la V poppiera mantiene un ottimo appoggio in mare corto e riduce i colpi secchi. Il passo sull’onda è fluido, con prua che non “batte” e rollio smorzato naturalmente. A 22–26 nodi la barca offre una crociera rilassata, con rumorosità contenuta (brochure ufficiale sottolinea livelli foniatrici molto bassi). La timoneria è diretta e prevedibile; le virate strette restano pulite, con perdita minima di nodo sul punto di massima inclinazione.
Mercato e concorrenza
Posizionamento
Il 360 CC presidia il segmento day/weekend cruiser 11–12 m con prezzo variabile in funzione di motori e pacchetti, spesso allineato ai rivali premium nord-europei. Esemplificativamente, listini e proposte 2025 mostrano valori nell’ordine di 500–600 mila euro a seconda di dotazioni e motori.
Competitor diretti
- Nimbus T11/C11: impostazione più sportiva/modulare, grande ponte di prua ma interni meno votati al “galley-up” conviviale; prestazioni brillanti ma cockpit meno protettivo in modalità chiusa.
- Jeanneau NC 37: filosofia “cabinata” con salone interno; maggiore protezione indoor ma minore ampiezza del pozzetto all’aperto rispetto alla soluzione Marex.
- Sealine C390: layout con salone chiuso e ampia piattaforma poppiera; ottimo per crociere lunghe, meno “open” nella fruizione giornaliera.
- Fjord 38 Open / 41 XL: fortissima vocazione dayboat con design iconico; protezione meteo e vita “quattro stagioni” più limitate rispetto al 360 CC.
Ciò che distingue il Marex è l’equilibrio tra open-air e protezione in un footprint contenuto, con una cucina di riferimento per usabilità e con un livello di dettaglio ingegneristico spesso superiore alla media del segmento. Le performance, specie con doppi D4-300/320, lo pongono competitivamente anche su trasferimenti medi.
Trend del settore
Nel sotto-12 metri crescono le richieste per barche “all weather” con hardtop apribile e cockpit abitabili: soluzioni che consentono di vivere tutta la stagione e ampliare l’orizzonte geografico (Nord Europa, Mediterraneo di spalla). Aumenta la domanda di sistemi di manovra assistita e di comfort energetico (banchi batterie maggiorati, inverter, pannelli solari opzionali) per soste in rada senza generatore.

Clientela target
Armatori privati esperti che navigano in coppia o famiglia, charter premium in destinazioni con meteo variabile (Adriatico, Croazia, Isole del Nord) e dealer-oriented demonstration fleets.
Risultati, premi e riconoscimenti
La fama del 360 CC è stata amplificata da tour e recensioni specializzate su testate e canali internazionali (MBY, Aquaholic), con apprezzamenti costanti su qualità costruttiva, praticità e “clever design”. Diversi listing e note di dealer riportano premi di categoria ottenuti dal modello e dal brand negli ultimi anni.
Prospettive future: dove sta andando Marex
Il 360 CC riflette bene la traiettoria del cantiere: soluzioni semplici da usare, robuste da mantenere, intelligenti da vivere. La tendenza del mercato verso barche “tutto clima” con grandi aree sociali all’aperto e sistemi di protezione rapidi continuerà a premiare layout come quello del 360. Ci si attende una progressiva elettrificazione dei servizi di bordo (banchi batterie più capienti, gestione energetica smart) e un affinamento delle interfacce di guida. La piattaforma 360, grazie a modularità e pesi corretti, è predisposta ad assorbire queste evoluzioni senza snaturarsi.
Galleria immagini



Scheda tecnica (riassunto)
- Cantiere: Marex (Norvegia)
- Modello: 360 Cabriolet Cruiser
- Progetto: Marex & Nikl (cit. dealer) – stile scandinavo funzionale
- Carena: planante, deep-V
- LOA: 11,49 m
- Baglio: 3,49 m
- Pescaggio: 0,97–1,10 m
- Dislocamento: ~7,7 t (a vuoto indicativo)
- Categoria CE: B
- Serbatoi: carburante ~750 L; acqua ~350 L
- Cabine: 2; Bagni: 1 con box doccia
- Motori: 1× Volvo Penta D6 (fino a 440 hp) oppure 2× Volvo Penta D4 300/320 hp
- Trasmissione: piedi poppieri DPI/DPH o linea d’asse
- Velocità: max ~32–38 kn; crociera ~22–28 kn (configurazione dipendente)
Video
Perché scegliere il Marex 360 Cabriolet Cruiser
- Cockpit “best in class” per ampiezza e modulabilità, con galley-up realmente usabile.
- Impostazione all weather grazie a hardtop apribile e tende perimetrali rapide.
- Meccanica flessibile (D6 singolo o D4 doppi; piedi o asse) per target diversi di uso e manutenzione.
- Qualità costruttiva e attenzione ergonomica tipiche della scuola scandinava.
- Comportamento marino maturo e prevedibile, con comfort acustico curato.
Conclusioni sul posizionamento
Per contenuto tecnico, cura dei dettagli e intelligenza del progetto, il Marex 360 Cabriolet Cruiser è una scelta di riferimento nel sotto-40 piedi per armatori esigenti che vogliono davvero vivere all’aperto senza rinunciare alla stagione lunga. Il cockpit convertibile, la galley-up da manuale, la duttilità delle motorizzazioni e un comportamento in mare rassicurante ne fanno una barca capace di distinguersi in un panorama affollato. A parità di budget con concorrenti blasonati, il 360 CC offre spesso una qualità percepita e un day living superiori. Per chi cerca un vero “open–hardtop” quattro stagioni con solide basi ingegneristiche, è da mettere ai primissimi posti della short list.



