Il Privilège Signature 650 è un catamarano a vela di 21,25 metri pensato per la grande crociera oceanica, in cui l’ingegneria navale più raffinata si intreccia con uno standard alberghiero da boutique hotel galleggiante, mantenendo però una vocazione autenticamente marinaresca. Progettato dal Cabinet Marc Lombard per l’architettura navale e da Franck Darnet per il design degli interni, il Signature 650 rappresenta oggi la sintesi più evoluta della filosofia Privilège: scafi robusti e marini, grande capacità di carico, spazi abitabili monumentali e una forte attenzione alla personalizzazione. La piattaforma nasce come evoluzione dell’apprezzata Serie 640, mantenendone lo scafo offshore collaudato ma ripensando completamente sovrastrutture, ponte e organizzazione degli spazi.
Dal punto di vista dimensionale, il 650 si colloca nel segmento dei maxi catamarani a vela tra i 65 e i 70 piedi, con una lunghezza fuori tutto di 21,25 m, baglio massimo di 9,20 m e dislocamento a vuoto di circa 29 tonnellate. I serbatoi da 2 x 1.000 litri di gasolio e 2 x 650 litri di acqua dolce confermano una chiara vocazione alla lunga autonomia, mentre la certificazione CE Cat. A – Ocean sancisce l’idoneità alla navigazione in ogni mare del mondo.

Un nuovo riferimento tra i catamarani bluewater di lusso
Nel panorama attuale dei catamarani di fascia alta, il Privilège Signature 650 si posiziona come prodotto di nicchia, dedicato a un’armatoria esigente che privilegia robustezza strutturale, comfort in navigazione e forte componente “custom” rispetto al mero numero di cabine. Non è una barca da charter di massa, ma un oggetto pensato per il giro del mondo in famiglia o con equipaggio professionale, capace di coniugare abitabilità da superyacht e reale predisposizione al mare formato.
L’insieme scafo–rigging–sovrastruttura è stato ricalibrato per ottenere un equilibrio particolare: piano velico generoso (264 m² tra randa e genoa), rapporto superficie velica/dislocamento intorno a 19 e velocità di progetto nell’ordine dei 12 nodi, ma sempre all’interno di un inviluppo di sicurezza molto ampio, con carichi distribuiti e momenti raddrizzanti elevati. Il risultato è un catamarano bluewater pensato per mantenere medie elevate in crociera, riducendo i tempi di traversata senza costringere l’equipaggio a una conduzione “estrema”.
Il cantiere Privilège Marine: 40 anni di cultura oceanica
Per comprendere appieno il Signature 650 è necessario guardare al profilo del cantiere Privilège Marine. Nato a metà anni Ottanta a Les Sables-d’Olonne dall’esperienza del navigatore solitario Philippe Jeantot, il marchio ha fin dall’inizio legato il proprio nome al concetto di catamarano da grande crociera, solido e marino, erede diretto della cultura delle regate oceaniche.
Oggi Privilège appartiene al gruppo Hanse Yachts, ma mantiene un’identità fortemente artigianale: produzione limitata a poche unità l’anno, alto tasso di personalizzazione, team di maestranze specializzate e collaborazione stabile con gli studi Marc Lombard e Darnet Design. Il cantiere si è ritagliato una reputazione internazionale nel segmento top dei catamarani da 50 a oltre 70 piedi, con oltre un migliaio di scafi costruiti nel tempo e una clientela prevalentemente composta da armatori privati “bluewater oriented”.

Dimensioni e architettura navale
Numeri chiave del progetto
Lunghezza fuori tutto (LOA): 21,25 m
Lunghezza al galleggiamento (LWL): 19,30 m
Baglio massimo: 9,20 m
Pescaggio: circa 1,85–2,00 m a seconda delle fonti e dell’allestimento
Dislocamento leggero: 29 t
Dislocamento a pieno carico: 37 t
Questi valori si traducono in un rapporto lunghezza/baglio che privilegia la stabilità in condizioni oceaniche, con volumi generosi nei due scafi e nel tunnel centrale (nacelle) senza eccessi di larghezza, che potrebbero penalizzare il passaggio sull’onda. Il valore di Displacement/Length ratio nell’ordine di 110 e un Sail Area/Displacement intorno a 19 collocano il 650 nella fascia “performance cruiser” del mondo multiscafi: non un racer esasperato, ma un catamarano veloce quando ben condotto e correttamente caricato.
Linea d’acqua, volumi e carene
L’architetto Marc Lombard ha sviluppato per il Signature 650 carene relativamente sottili a livello di linea di galleggiamento, con allargamento dei volumi verso l’alto per ottimizzare il compromesso fra resistenza all’avanzamento e capacità di stivaggio. La prua è moderatamente piena, con sezione che favorisce un impatto progressivo sull’onda, mentre l’opera viva è studiata per ridurre il beccheggio mantenendo una buona altezza del tunnel centrale rispetto al livello del mare, elemento critico per il comfort sui multiscafi di questa taglia.
La scelta di chiglie fisse poco profonde evita la complessità di derive mobili o daggerboard, semplificando manutenzione e gestione a bordo, ma, grazie alla lunghezza della linea d’acqua e all’ampio piano velico, non penalizza in modo significativo le prestazioni di bolina rispetto alla missione di “cruiser oceanico”. Il tutto con un rig morbido da gestire, pensato per equipaggi ridotti o di famiglia.
Materiali di costruzione e filosofia strutturale
Lo scafo del Signature 650 è realizzato in vetroresina (GRP) con anima in PVC espanso, utilizzando laminati sandwich per coniugare rigidezza, isolamento e contenimento dei pesi. La struttura interna è organizzata in paratie e longheroni integrati, che contribuiscono a distribuire i carichi dell’alberatura e delle vele, oltre agli sforzi concentrati di timoni, motori e piattaforma di poppa.

La sovrastruttura e il ponte seguono la stessa logica: sandwich con anima leggera, rinforzi localizzati a fibre unidirezionali e inserti pieni nelle zone ad alta sollecitazione (piedi d’albero, lande, basamenti dei winch, moduli della tuga). In un’ottica ingegneristica, il risultato è un guscio ottimizzato per ridurre flessioni e torsioni lungo la diagonale fra le prue e la piattaforma di poppa, con benefici diretti sul comfort (meno vibrazioni e rumori) e sulla durata nel tempo, soprattutto in presenza di carichi ciclici da mare formato.
Motorizzazioni, propulsione e impiantistica
La propulsione ausiliaria è affidata a due motori diesel da 150 hp ciascuno, in genere Yanmar, accoppiati a trasmissioni saildrive o linee d’asse a seconda della specifica di allestimento. Questa potenza complessiva (circa 2 x 110 kW) garantisce margini importanti in caso di manovre in porto, corrente contraria o necessità di mantenere velocità medie elevate in assenza di vento.
I serbatoi carburante da 2.000 litri complessivi consentono autonomie a motore dell’ordine delle mille miglia a velocità di crociera moderata, mentre l’impiantistica di bordo prevede generatori, pacchi batterie maggiorati e, su richiesta, idrogeneratori per il recupero energetico in navigazione, soluzione sempre più apprezzata sugli yacht oceanici di nuova generazione.
Piano velico e prestazioni
Superficie velica e albero
Il piano velico principale del Signature 650 prevede:
Randa full-batten: 140 m²
Genoa avvolgibile: 92 m²
Stay sail: 32 m²
Gennaker opzionale: 180 m²
Code 5 opzionale: 240 m²
Altezza albero: 26,61 m
Si tratta di un rig potente ma razionale, con superfici distribuite per garantire spinta anche con aria media senza obbligare a un continuo lavoro di riduzione già dai 18–20 nodi di reale. La presenza di vele di prua dedicate alle andature portanti (gennaker e Code 5) offre agli armatori una gamma di configurazioni molto ampia, permettendo di “modellare” la barca sul proprio stile di navigazione.

Velocità e comportamento dinamico
I dati sintetici pubblicati indicano un Boat Speed teorico di circa 12,2 nodi in condizioni di vento favorevole e assetto da crociera, con indicatori di “Sail Performance” in fascia medio–alta per il segmento dei maxi catamarani di lusso.
In pratica, si può ragionevolmente attendere dal Signature 650 medie reali a vela nell’ordine degli 8–9 nodi in crociera oceanica, a carico pieno e con equipaggio non esasperatamente sportivo. In condizioni di vento stabile al traverso e mare ordinato, non sono irrealistici picchi superiori, mantenendo però angoli di sbandamento molto contenuti, accelerazioni dolci e una marcata sensazione di solidità della piattaforma, tipica dei multiscafi pesanti di qualità.
Sistemi di bordo, elettronica e domotica
Come ci si aspetta da un catamarano di questa classe, il Signature 650 integra un’elettronica di bordo di livello “professionale”: plotter multifunzione di grandi dimensioni alla timoneria e al tavolo carteggio, radar a banda larga, sistemi di autopilota ridondanti, strumenti vento e log profondità, oltre a soluzioni di monitoraggio centralizzato per impianti e consumi.

La gestione di illuminazione, climatizzazione, oscuranti, audio-video e talvolta persino di pompe e utenze tecniche passa attraverso sistemi di domotica integrata, con interfacce touch e possibilità di controllo remoto. Per l’armatore questo si traduce in una barca complessa sul piano impiantistico, ma organizzata in modo coerente, con quadro tecnico dedicato, accessi facilitati ai locali macchine e spazi tecnici ben separati dalle zone abitative.
Design, layout interni ed ergonomia
Spazi esterni: pozzetto, flybridge e prua
Il lavoro combinato di Lombard e Darnet ha portato a una ridisegnazione radicale del ponte: prua completamente flush, passavanti sgombri con oblò a filo, pulpiti generosi e un teak sun lounge integrato davanti alle grandi vetrate del salone, leggermente rialzato e protetto lateralmente.
Il pozzetto di poppa è stato abbassato per creare un collegamento senza gradini con il salone: la discontinuità fra interno ed esterno scompare praticamente, dando l’impressione di un’unica grande terrazza sul mare. Le sedute a L, i prendisole laterali e la zona pranzo permettono diverse configurazioni di utilizzo, mentre la piattaforma idraulica di poppa, capace di sollevare tender fino a 600 kg, funge da beach club, area di lavoro per il tender e piattaforma di imbarco per water toys e subacquei.
Il flybridge ampliato ospita un grande living a U con tavolo e la timoneria principale a dritta (con opzione di secondo timone a sinistra). Tutta la manovra corrente è rinviata a quattro winch elettrici, con un’impostazione che consente di governare il catamarano anche in due persone, mantenendo sempre una visibilità ottimale sulle vele e sull’ambiente circostante.

Interni: salone, galley e suite armatoriale
All’interno, il marchio di fabbrica di Franck Darnet è evidente: volumi luminosi, superfici pulite, palette materiche calde e contemporanee. Il salone di circa 21 m² è concepito come hub sociale della barca, con doppi divani, tavoli trasformabili e ampie superfici vetrate che garantiscono una luce naturale quasi domestica.
Il cantiere offre configurazioni sia galley down (cucina longitudinale nel corpo di dritta) sia galley up (cucina a U in salone): nel primo caso si guadagna una vera zona tecnica e lavanderia nella parte inferiore, soluzione molto apprezzata per il lungo raggio; nel secondo si privilegia la convivialità in salone. In entrambi i layout, la suite armatoriale a prua sullo scafo di dritta rimane la protagonista: letto king-size, bagno en suite, cabina armadio e soprattutto un’altezza interna prossima ai 2 metri, con viste panoramiche grazie a vetrate aggiuntive laterali e frontali.
Le versioni tipiche prevedono 4 o 5 cabine ospiti più eventuali cabine equipaggio nei gavoni di prua, con una cura del dettaglio (finiture, illuminazione, gestione degli spazi di stivaggio) vicina a quella dei piccoli superyacht custom.
Layout


Innovazione, efficienza ed emissioni
Pur non essendo un progetto “full green” come alcune piattaforme full-electric, il Signature 650 integra soluzioni concrete per ridurre consumi ed emissioni. Oltre alla possibilità di installare idrogeneratori e ampi campi di pannelli fotovoltaici, il dimensionamento accurato dello scafo e del rig consente di mantenere velocità di crociera importanti anche con vele relativamente moderate, riducendo il ricorso ai motori.
L’attenzione all’ergonomia e alla gestione dell’energia si riflette anche sulla climatizzazione: isolamento dell’opera morta, vetrate trattate, aperture studiata per ventilazione naturale. Tutti elementi che, in chiave ingegneristica, concorrono a contenere il carico termico e quindi il fabbisogno energetico dei sistemi HVAC, un tema sempre più centrale sugli yacht di questa classe.

Vita a bordo e comfort in navigazione
La vita a bordo del Signature 650 è progettata attorno a due concetti chiave: circolazione fluida e separazione funzionale degli spazi. La possibilità di muoversi dal pozzetto al salone e quindi alle cabine senza gradini marcati, con passavanti protetti e accessi ridondanti al flybridge, riduce il rischio di infortuni e rende la barca vivibile anche in condizioni meteo impegnative.
Il comfort acustico è un altro punto forte: la massa importante della struttura, unita all’uso di sandwich e isolanti, smorza vibrazioni e rumori di scafo, mentre la disposizione arretrata delle sale macchine, lontane dalle cabine principali, limita notevolmente il disturbo in navigazione a motore. Il risultato, per comandanti e periti che hanno avuto modo di provarla, è la sensazione di una piattaforma estremamente solida, senza risonanze marcate nell’area del tunnel centrale e con una marcia morbida sull’onda.

Prestazioni in mare: prove e feedback
Le prime prove in mare e i test di stampa specializzata confermano quanto promette la scheda tecnica: il Signature 650 mostra una progressione lineare in accelerazione, un’elevata inerzia che “filtra” la corta ondina e una notevole stabilità in rotta, ossia le qualità tipiche di un bluewater ben dimensionato.
Il ponte completamente flush, il pozzetto a filo salone e la maggiore superficie vetrata non sono solo elementi estetici: riducono i punti di accumulo dell’acqua, migliorano la visibilità dalla postazione di guida e rendono più confortevole la permanenza a bordo in tutte le stagioni. In particolare, l’accesso al flybridge tramite due scale separate e gradini profondi facilita le manovre per il comandante anche con mare formato, potendo contare su corrimani robusti e su un layout delle manovre molto leggibile.
Mercato e concorrenza
Posizionamento di prezzo e segmento
Con un prezzo base indicativo intorno ai 2,5 milioni di euro fuori imposte, il Privilège Signature 650 si colloca nel cuore del segmento dei maxi catamarani di lusso, sotto le cifre delle piattaforme full-custom di cantieri come Sunreef, ma sopra i grandi catamarani “industriali” di marchi ad alta produzione.
La clientela tipica è composta da armatori privati che intendono utilizzare la barca per crociera familiare a lungo raggio, spesso con equipaggio professionale, oppure da operatori charter boutique che puntano su poche unità di altissimo livello invece che sulla quantità.
Confronto con i competitor diretti
Nel confronto con i principali concorrenti, emergono con chiarezza i tratti distintivi del Signature 650:
Lagoon SIXTY 5 – Di dimensioni leggermente inferiori (20,55 m LOA, 10 m di baglio), propone volumi interni generosi e un approccio più “industrializzato”, con motorizzazioni standard da 2 x 150 hp e dislocamento superiore (circa 40 t a vuoto). È estremamente confortevole ma meno orientato al “tailor-made” spinto tipico di Privilège.
Sunreef 70 – Di lunghezza paragonabile (circa 21,4 m), si colloca nettamente più in alto come posizionamento di prezzo e propone interni superyacht-style con possibilità di propulsioni ibride o full-electric. Rispetto a Sunreef, il Signature 650 punta più su robustezza strutturale, pedigree oceanico e rapporto qualità/prezzo che su soluzioni ultra-scenografiche.
Fountaine Pajot Alegria 67 – Più vicino concettualmente per filosofia di crociera, ma con un’impostazione di produzione in serie più marcata. L’Alegria 67 offre grandi volumi (20,3 m LOA, baglio 9,8 m) e un flybridge spettacolare, posizionandosi come alternativa leggermente più leggera e orientata al charter rispetto al più “bespoke” Signature 650.
Gunboat 68 – Rappresenta il polo opposto: catamarano di lusso spiccatamente “performance oriented”, con costruzioni in composito avanzato e impostazione quasi da regata. Rispetto a Gunboat, il Privilège 650 sacrifica qualcosa in termini di velocità pura per offrire maggiore comfort, capacità di carico e vivibilità a bordo, in linea con la sua missione di bluewater cruiser di lusso.
Clientela target e scenari d’impiego
L’identikit dell’armatore tipo del Signature 650 è quello di un navigatore esperto, spesso alla seconda o terza barca importante, che desidera una piattaforma definitiva per lunghe campagne di navigazione in Mediterraneo, Caraibi, Atlantico e Pacifico. Spesso si tratta di coppie o famiglie che pianificano un giro del mondo in più tappe, assistiti da uno o due membri d’equipaggio professionisti.
Il modello si presta anche a programmi di charter di lusso “slow”, con poche cabine ma molto spazio dedicato al comfort e alla privacy, oppure a impieghi di rappresentanza per brand di alto profilo che desiderano un “flagship” itinerante per eventi, hospitality e public relations in località esclusive.
Approfondimento fotografico



Riconoscimenti, ordini e presenza alle fiere
Dalla sua presentazione nel 2022, il Privilège Signature 650 ha riscosso un buon interesse commerciale, con più unità vendute su diversi mercati (Europa, Nord America, Caraibi e Pacifico), spesso in configurazioni molto personalizzate. La sua presenza alle principali fiere – Cannes, Düsseldorf, saloni multiscafi del Mediterraneo – ha contribuito a consolidare l’immagine di Privilège come attore di riferimento nella nicchia dei catamarani oceanici di lusso.
I video ufficiali del cantiere e i racconti di armatori che hanno già preso il mare con il 650 descrivono un’esperienza di bordo coerente con la promessa del brand: una barca che privilegia l’essenza del viaggio, più che la mera esibizione di lusso, mantenendo un forte legame con la tradizione nautica oceanica che ha dato origine al marchio.
Video
Conclusioni: il posizionamento del Signature 650 nel settore
Dal punto di vista dell’analisi tecnica e del mercato, il Privilège Signature 650 si colloca come catamarano bluewater di fascia alta per armatori esigenti, con un DNA profondamente marinaresco e un livello di comfort da superyacht compatto. Il progetto di Lombard e Darnet riesce a combinare in modo credibile robustezza strutturale, prestazioni veliche dignitose, grande capacità di carico e ambienti interni di forte impatto scenico.
Rispetto ai competitor diretti, il 650 non punta né al record di velocità né all’effetto “wow” a tutti i costi, ma alla coerenza globale del pacchetto tecnico: scafo ottimizzato per la lunga distanza, impiantistica pensata per la ridondanza, layout che privilegia la vivibilità reale e una capacità di personalizzazione fuori scala rispetto alla produzione industriale. In un mercato in cui molti catamarani di questa taglia sono pensati innanzitutto per il charter, il Signature 650 rimane una barca da armatore, che parla più il linguaggio dell’ingegneria navale e della grande crociera che quello dell’hotellerie galleggiante.



