Il 58’ Capri New interpreta l’open sportivo con un lessico progettuale contemporaneo: profilo bassissimo, hard-top integrato nella silhouette e carena ottimizzata per mantenere velocità di crociera elevate con consumi sotto controllo. È una barca che parla la lingua della guida appagante ma che, al tempo stesso, mette al centro l’abitabilità reale, dall’ergonomia del pozzetto alla silenziosità del lower deck. Con una lunghezza fuori tutto attorno ai 17,3 metri e un baglio prossimo ai 4,7 metri, propone proporzioni tese e vivaci che anticipano la sua vocazione: attraversare il mare in modo rapido, pulito, confortevole.
Un progetto costruito attorno all’esperienza d’uso
Nulla è lasciato al caso: l’hard-top non è un’aggiunta ma una parte portante dell’architettura esterna, la distribuzione dei volumi privilegia passaggi fluidi e il layout variabile del cockpit consente di cambiare funzione con pochi gesti. In questo modo, la barca resta fedele alla tradizione più raffinata del marchio e, al contempo, si adatta alle giornate tipo del Mediterraneo: trasferimento veloce, rada, pranzo a bordo, tuffi e rientro serale.

Il cantiere: identità, metodo e posizionamento
Radici storiche e continuità industriale
Il nome Riva è da decenni sinonimo di eccellenza costruttiva italiana. La trasformazione da icona in legno a riferimento nei compositi non ha scalfito la sua cifra: perfezione delle superfici, precisione nei dettagli, rigore nella catena di montaggio e controllo di qualità che si percepisce a colpo d’occhio. Il 58’ Capri New si inserisce in questa traiettoria con l’obiettivo di inaugurare un linguaggio formale e tecnico destinato a estendersi su altre lunghezze.
Filosofia progettuale
La filosofia è semplice da enunciare e complessa da realizzare: bellezza che discende dalla funzione. Le linee pulite non sono orpello ma conseguenza di scelte ingegneristiche misurate, dal bilanciamento dei pesi all’integrazione dei volumi tecnici.
Reputazione sul mercato
Nel segmento 55–60 piedi, Riva gioca una partita che non è solo estetica: l’affidabilità percepita, l’assistenza diffusa e il valore residuo spingono molti armatori a preferire la continuità del marchio. Il 58’ Capri rafforza questa posizione proponendo un prodotto riconoscibile e, insieme, capace di interpretare aspettative moderne: facilità di conduzione, confort acustico e plug&play dei sistemi.
Dimensioni e architettura navale
Geometrie principali
- Lunghezza fuori tutto: ~17,27 m
- Baglio massimo: ~4,74 m
- Pescaggio indicativo: ~1,60 m
- Serbatoi: carburante ~2.300 l; acqua ~530 l
- Dislocamenti: circa 28 t a vuoto, ~32 t a pieno
Il rapporto tra lunghezza e baglio suggerisce una carena che ricerca superfici bagnate contenute alle alte andature, con un centro di spinta posizionato per sostenere l’hard-top e la vetratura senza penalizzare l’assetto. Il pescaggio moderato consente accessi agevoli in rada e nei porti con fondali ridotti, caratteristica gradita in contesti mediterranei.
Linee d’acqua e comportamento atteso
Le sezioni poppiere indicano un deadrise che resta “vivo” quanto basta per smorzare l’impatto sull’onda corta, mentre la prua lavora per deviare lo spray e mantenere asciutta la zona prodiera anche con vento di traverso. L’avvio in planata è rapido ma progressivo; la scia, corta e ordinata, conferma l’efficienza a regimi tipici di crociera.

Materiali e processi costruttivi
Scafo e sovrastruttura in composito
Il 58’ Capri impiega laminati in GRP con rinforzi localizzati in corrispondenza di carichi puntuali (base dell’hard-top, basi degli allestimenti e attacchi delle bitte). Dove servono rigidità e isolamento, si adottano pannelli sandwich con anima a densità variabile. La cura in stampata e post-lavorazione si traduce nella tipica finitura specchiante del brand, che è anche indice di uniformità strutturale.
Finiture interne e criteri di durabilità
All’interno convivono essenze selezionate, pelli trattate UV, pietre alleggerite e metalli spazzolati. Le parti soggette a stress e vibrazioni hanno giunzioni elastiche e sistemi anti-scricchiolio; i rivestimenti sono scelti per resistere alla salsedine senza perdere tonalità, con attenzione all’igienicità delle superfici a contatto frequente.
Propulsione, trasmissione e impianti motore
Pacchetti motore
- Configurazione A: 2 × V8 ~1000 mhp
- Configurazione B: 2 × V8 ~1200 mhp
Le due soluzioni coprono profili d’uso distinti. La prima punta su un equilibrio tra prestazioni e costi operativi; la seconda ricerca margine di potenza per mantenere medie elevate anche con carichi importanti o mare formato. In entrambi i casi, l’erogazione è lineare e il “time to plane” è contenuto.
Trasmissione in linea d’asse
La scelta delle linee d’asse privilegia semplicità, robustezza e prevedibilità meccanica. Le eliche sono selezionate per minimizzare cavitazione e vibrazioni alle velocità di crociera tipiche; l’angolo di incidenza è ottimizzato per contenere le perdite e mantenere l’assetto equilibrato a vari carichi di carburante e acqua.
Impianti ausiliari e sala macchine
A supporto della propulsione troviamo circuiti acqua di mare con filtri facilmente ispezionabili, silenziatori dimensionati per ridurre l’emissione acustica al ponte di coperta e coibentazioni multistrato. La sala macchine, organizzata per ispezioni “walk-around”, consente interventi rapidi su filtri, separatori e punti di manutenzione ordinaria.

Prestazioni, andature e autonomia
Velocità e assetto
Con i motori da circa 1000 cavalli l’uno, la velocità massima si colloca nell’intorno dei 33 nodi e la crociera sostenuta si attesta intorno ai 27 nodi. Con lo step da 1200 cavalli per lato, la punta cresce fino a circa 37 nodi, mentre la crociera comoda si posiziona intorno ai 31 nodi. L’assetto resta composto, con angoli di trim che mantengono visibilità eccellente dalla plancia anche quando si spinge sulle manette.
Consumi e raggio d’azione
I serbatoi da circa 2.300 litri forniscono margini adeguati per traversate rapide tipiche del weekend mediterraneo. A crociere nell’intorno dei 27–31 nodi, l’autonomia pratica si posiziona attorno alle 200 miglia nautiche, variabile con mare, carichi e impostazioni dell’elettronica motore. La curva di consumo è omogenea: al crescere della velocità, i motori più potenti lavorano a percentuali di carico inferiori, migliorando l’efficienza relativa.
Sistemi di bordo: elettronica e domotica
Plancia integrata
La plancia ospita strumentazione allineata alla classe: ampi display multifunzione ad alta leggibilità, interfacce digitali per la gestione dei propulsori, autopilota e controllo del power management. L’ergonomia è centrata sul “single-point control”: il timoniere governa propulsione, assetto e ausili in un colpo d’occhio, con postura naturale e bracciolo studiato per ridurre l’affaticamento.

Automazione e gestione energetica
La domotica coordina illuminazione, climatizzazione, intrattenimento, pompe e servizi idrici. Scene preimpostate consentono di passare dal profilo “navigazione” alla modalità “rada notturna” o “porto” con un tocco. La gestione dell’energia ottimizza l’uso di generatori e inverter, riducendo rumorosità e consumi, con cicli di ricarica batterie pensati per allungarne la vita utile.
Design esterno, interni e layout
Esterni: pozzetto adattivo
Il pozzetto nasce come piattaforma polifunzionale: living durante la navigazione, dining all’ancora, lounge a fine giornata. Tavolo trasformabile, sedute modulabili e prendisole che si estende sopra il garage creano tre scenari d’uso senza ridisegnare gli spazi. Corrimani discreti ma strategici e passavanti protetti supportano la sicurezza operativa.
Hard-top e ventilazione naturale
L’hard-top canalizza il flusso d’aria, limita l’irraggiamento diretto e incrementa il comfort termico in pozzetto. Le aperture dedicate danno modo di generare un’efficace ventilazione naturale, utile per ridurre l’uso della climatizzazione durante la navigazione estiva.
Interni: filosofia del “comfort silenzioso”
Il lower deck offre due impostazioni: due cabine più alloggio equipaggio, oppure tre cabine per armatori che prevedono ospitalità frequente. La suite armatoriale è centrata per beneficiare del baglio massimo e della minore sollecitazione dinamica; la VIP a prua sfrutta i volumi longitudinali con arredi sospesi e passaggi ampi. La zona giorno al ponte inferiore funge da cerniera sociale con cucina completa e stivaggi generosi.



Innovazione, efficienza e sicurezza
Efficienza idrodinamica
La carena è ottimizzata per stabilizzare il trim alle andature di crociera, riducendo l’energia dispersa in scia e il picco di resistenza nel passaggio dislocamento–planata. Il risultato è una navigazione “neutra” che si traduce in minori consumi e maggiore comfort, anche quando l’onda è corta e disordinata.
Riduzione delle emissioni e gestione termica
La combinazione tra efficienza propulsiva e gestione intelligente dei carichi elettrici permette ai generatori di lavorare per periodi più brevi e a regimi più favorevoli, con benefici sulla rumorosità di fondo e sulle emissioni complessive. L’isolamento della sala macchine riduce la trasmissione di calore agli ambienti abitati, migliorando il rendimento della climatizzazione.
Sistemi di stabilizzazione e sicurezza
Sono disponibili stabilizzatori per contenere il rollio sia in navigazione sia all’ancora. L’architettura di sicurezza passiva comprende antisdrucciolo calibrato, tientibene posizionati dove serve e una disposizione degli apparati tecnici che rende agevoli i controlli periodici. La progettazione mira a ridurre gli errori operativi, semplificando le routine quotidiane.
Vita a bordo
Cabine e bagni
La cabina armatoriale sfrutta in modo esteso il baglio e isola acusticamente la testa letto dalle paratie tecniche. I bagni sono progettati con box doccia a tutta altezza, superfici facili da mantenere e un’attenta gestione delle pendenze per lo smaltimento. La VIP a prua, complice la forma della carena, adotta soluzioni d’arredo che massimizzano la percezione di larghezza.

Aree giorno
La zona giorno al lower deck è pensata come living versatile: conversazione, media e dining si alternano senza conflitti di percorso. La cucina dispone di piani resistenti, elettrodomestici di taglia quasi domestica e vani per stoviglieria e cambusa in centraggio, così da non compromettere i pesi.
Spazi esterni e accesso al mare
A poppa, l’area sopra il garage si apre per diventare una vera piattaforma di relax a filo d’acqua. Scale, tientibene e rivestimenti antiscivolo sono dimensionati per ingressi e uscite frequenti dal mare, con percorsi d’acqua separati per non bagnare inutilmente il pozzetto.
Dinamica in mare: test e percezioni
Comfort vibro-acustico
La percezione al timone è di grande compattezza: la barca non “suona”, non vibra e non trasmette colpi secchi, anche stringendo la rotta su onde di prua corte. La voce dei motori è piena ma filtrata; al passaggio di scafo si avverte il lavoro del deadrise che spezza l’onda senza strattoni.
Virata e controllo
L’ingresso in curva è progressivo e prevedibile. L’angolo di rollio rimane sotto controllo e il timone restituisce un feedback coerente con l’accelerazione laterale. In uscita, la prua chiude la traiettoria senza scodate, segno di una distribuzione dei pesi corretta e di eliche ben dimensionate.
Mercato e concorrenza
Segmento e prezzo relativo
Il 58’ Capri presidia la fascia alta degli open tra 17 e 18 metri. Si rivolge a chi vuole un prodotto con forte identità estetica, finitura superiore e prestazioni concrete, senza inseguire estremismi. L’equilibrio tra valore del marchio, dotazioni e prestazioni giustifica un posizionamento premium.
Competitor diretti e differenze
- Azimut S6/S7: approccio fortemente sportivo, talvolta con trasmissioni alternative; grande sfruttamento dei volumi interni.
- Princess V55/V60: focus su comfort british e insonorizzazione, finiture molto curate e crociere lunghe.
- Sunseeker Predator 60: accentuata personalità esterna e impostazione performante, con dotazioni ricche.
- Pershing 6X: velocità di punta superiori grazie a diversa filosofia di propulsione, look aggressivo e anima “driver pure”.
Rispetto a questi nomi, il 58’ Capri punta sulla combinazione di eleganza sobria, sensazione di solidità e fruibilità quotidiana. La scelta delle linee d’asse privilegia un comportamento “marinaresco” e una manutenzione lineare.
Clientela target
Armatore privato esperto, spesso con supporto di skipper o di un tecnico di fiducia nelle fasi di stagione più intense; in alternativa, società di charter di fascia alta che intendono proporre week-end premium a coppie o famiglie, con standard di comfort e immagine coerenti con clientele esigenti.

Risultati e visibilità
Fiere e riconoscimenti
Le apparizioni nei principali appuntamenti nautici confermano il ruolo del 58’ Capri come manifesto di una nuova generazione Riva votata all’usabilità senza rinunciare alla classe. Il prodotto si presta a candidature e shortlist in categorie legate a design, comfort acustico e qualità costruttiva.
Prospettive evolutive
Sviluppi di gamma
Il progetto lascia intravedere una famiglia completa: modelli più compatti per crociere giornaliere e varianti di maggiori dimensioni per chi desidera cabine supplementari, autonomie estese e dotazioni tecniche aggiuntive. Il filo conduttore resta la purezza delle linee e la facilità di conduzione.
Aree di raffinamento
Nei prossimi cicli di produzione è plausibile l’introduzione di pacchetti “efficiency” e ulteriori ottimizzazioni sul power management. La costante ricerca di riduzione pesi nelle parti alte e di contenimento NVH potrà generare ancora più comfort e una risposta dinamica ancor più neutra.
Approfondimento iconografico



Scheda di sintesi ingegneristica
- Categoria: open sportivo con hard-top
- Dimensioni: LOA ~17,27 m; baglio ~4,74 m; pescaggio ~1,60 m
- Capacità: carburante ~2.300 l; acqua ~530 l
- Dislocamenti: ~28 t (a vuoto), ~32 t (pieno carico)
- Propulsione: 2 × V8 in due step di potenza (~1000 / ~1200 mhp)
- Trasmissione: linee d’asse
- Prestazioni: Vmax ~33–37 kn; crociera ~27–31 kn; autonomia tipica ~200 nm
- Layout: 2 cabine + crew oppure 3 cabine; pozzetto modulare
- Punti distintivi: finitura di livello, comfort acustico, guida coinvolgente
Valutazione tecnica e posizionamento finale
Punti di forza misurabili
- Coerenza progettuale: stile e funzionalità procedono in parallelo, senza compromessi evidenti.
- Qualità percepita: superfici, accoppiamenti e vibro-acustica collocano la barca nella fascia alta del segmento.
- Guida: la timoneria restituisce un feedback pieno e progressivo; l’assetto rimane leggibile in ogni condizione.
- Modularità degli spazi: pozzetto adattivo e opzioni di cabina coprono scenari d’uso diversi.
Compromessi da considerare
- Linea d’asse: rispetto a sistemi con gestione attiva del trim, sacrifica qualche punto di efficienza a bassi regimi, guadagnando però in prevedibilità e robustezza.
- Hard-top: comfort e protezione sono eccellenti, ma richiedono attenzione nella distribuzione dei pesi per preservare assetto neutro a pieno carico.
Video
Giudizio complessivo
Il Riva 58’ Capri New è un open di sostanza che preferisce la concretezza all’effetto speciale, pur mantenendo un’eleganza che non ha equivalenti. È pensato per chi desidera una barca capace di correre veloce, consumare con misura e offrire comfort di alto livello, senza rinunciare all’immagine di un marchio che ha scritto pagine importanti della nautica. In un panorama competitivo affollato, si distingue per la somma di dettagli che contano ogni giorno: facilità d’uso, silenziosità, finitura. È qui che il progetto fa davvero la differenza.



