Riva 66’ Ribelle, profilo dinamico e finiture di pregio | Analisi completa del luxury yacht

Il Riva 66’ Ribelle appartiene a quella ristretta cerchia di imbarcazioni che non hanno bisogno di presentazioni: si riconosce al primo sguardo, in banchina come in planata. È uno sportfly di circa 20,7 metri di lunghezza fuori tutto per oltre 5,2 metri di baglio, concepito per chi pretende velocità, precisione di guida e un’estetica senza tempo. Il profilo filante, le superfici vetrate a filo e le cromature calibrate esplicitano un’estetica sobria ma magnetica, mentre l’architettura navale privilegia efficienza idrodinamica e stabilità di rotta alle andature tipiche della crociera veloce mediterranea. In due parole: carisma tecnico.

Il cantiere: tradizione industriale e cultura del dettaglio

Dalla leggenda del mogano al composito ad alta precisione

Riva nasce sul Lago d’Iseo e diventa mito mondiale con i runabout in legno del dopoguerra. L’ingresso nel Ferretti Group ha trasformato la vocazione artigianale in un metodo industriale rigoroso: catena di fornitura selezionata, processi ripetibili, livelli qualitativi standardizzati. In questo contesto, il 66’ Ribelle incarna la filosofia “forma e funzione in equilibrio”: il design è firmato Officina Italiana Design, lo sviluppo ingegneristico è interno al gruppo, con cicli di validazione che uniscono simulazioni, prototipazione e prove in mare.

Riva '66 Ribelle - riva-yacht.com
Riva ’66 Ribelle – riva-yacht.com

Reputazione e valori residui

La forza del marchio si traduce in valori di rivendita elevati, diffusione globale del network e riconoscibilità immediata. La clientela associa Riva a qualità percepita, finiture sartoriali e affidabilità in esercizio; tre caratteristiche che incidono sulle decisioni d’acquisto tanto quanto il dato prestazionale nudo e crudo. Il 66’ Ribelle, nello specifico, coniuga immagine iconica e sostanza ingegneristica, aspetto non scontato nel segmento sportfly.

Design e architettura: lo stile che migliora la funzione

Linguaggio estetico e firma stilistica

L’opera di Officina Italiana Design sul Ribelle parte da volumi puri: prua appuntita, fiancate scavate da lunghe finestrature a scafo, tuga compressa e un flybridge “schiacciato” che non sporca la linea. Gli acciai lucidati a specchio non sono decorazioni casuali: evidenziano discontinuità di superficie e proteggono zone di contatto. Le verniciature ad alta profondità restituiscono un effetto specchio che amplifica la tensione delle forme. Il risultato è un profilo elegante, ma soprattutto aerodinamicamente pulito per ridurre spray e resistenze parassite.

Ergonomia e distribuzione dei volumi

Il baglio importante consente camminamenti larghi e protetti, un pozzetto che funziona da soggiorno all’aperto e un salone principale in open plan con vetrate a tutta altezza. Il fly è una plancia alta e compatta, pensata più per la conduzione all’aria aperta che per il semplice “solarium”. Sottocoperta, il layout tipico prevede tre cabine (armatoriale a tutto baglio al centro, VIP a prua, doppia ospiti), ciascuna con bagno, oltre all’alloggio equipaggio in poppa con accesso dedicato. L’attenzione all’insonorizzazione e alla de-coupling dei locali tecnici è percepibile a bordo: porte, paratie e arredi lavorano come un sistema.

Riva '66 Ribelle - riva-yacht.com
Riva ’66 Ribelle – poppa – riva-yacht.com

Analisi tecnica approfondita

Dimensioni principali e carena

  • Lunghezza f.t.: circa 20,67 m
  • Baglio massimo: circa 5,29 m
  • Pescaggio: nell’ordine di ~1,8 m
  • Dislocamento a pieno carico: ~44–46 t (variabile secondo dotazioni)
  • Carena: planante con deadrise variabile, pattini e sostentatori studiati per accelerazione progressiva e angoli d’assetto contenuti

Le proporzioni indicano una piattaforma pensata per regimi medio-alti. La geometria di carena sfrutta un spray rail efficace a prua e superfici di sostentamento estese a mezzanave, così da anticipare l’uscita dall’acqua e ridurre la resistenza residua a crociera. La rigidità torsionale del guscio contribuisce alla precisione di traiettoria nelle virate ampie.

Materiali e processi costruttivi

Scafo e sovrastruttura sono in vetroresina con stratigrafie calibrate. Riva impiega core in PVC nelle zone meno sollecitate per alleggerire il complesso, mentre irrigidimenti, longheroni e paratie strutturali sono laminati/adesivati per ottenere un comportamento quasi monolitico. All’interno, legni pregiati, laccature lucide e pelli selezionate sono applicati su supporti alleggeriti (nidi d’ape, multistrati ottimizzati) per non appesantire il baricentro. La cura nella posa di sigillature e giunzioni visibili è parte integrante dell’esperienza Riva.

Riva '66 Ribelle - riva-yacht.com
Riva ’66 Ribelle – salotto e plancia – riva-yacht.com

Motorizzazioni, trasmissione e sala macchine

La combinazione di riferimento abbina 2 x MAN V12 (tipicamente 1550 mHP) a linee d’asse con V-Drive. Il valore della linea d’asse sta nella robustezza meccanica, nella trasparenza di risposta al gas e nella prevedibilità agli alti carichi, qualità che i comandanti esperti apprezzano sui trasferimenti lunghi. La sala macchine è ordinata, con passaggi perimetrali, punti di ispezione intuitivi e ventilazione forzata dimensionata per sostenere le termiche a crociera. Serbatoi, separatori d’acqua, valvole e quadri risultano ben raggiungibili; gli organi elastici filtrano vibrazioni e rumore.

Prestazioni: velocità, autonomia, consumi

  • Velocità massima: nell’intorno dei 36–37 kn (assetti corretti, carichi realistici)
  • Crociera tipica: 32–33 kn, equilibrio tra comfort e resa propulsiva
  • Capacità serbatoi: carburante ~3.800 L; acqua ~700+ L

Alle andature intermedie, la curva di trim è progressiva e non mostra tendenze a “beccheggio elastico”. Lo sweet spot per comfort/consumo si colloca a cavallo dei 30 nodi, con carena stabile e inserimento in scia pulito. I consumi dipendono sensibilmente da mare e carico, ma il progetto nasce per crociere veloci ripetibili senza affaticare equipaggio e impianti.

Elettronica, domotica e sistemi di bordo

La postazione principale integra display multifunzione a incasso, monitoraggio motori MAN e un cablaggio che centralizza funzioni critiche (navigazione, gestione energia, impianti ausiliari). La ridondanza su circuiti vitali (pompe di sentina, timoneria, alimentazioni) è impostata per scenari di emergenza; la logica di controllo è “intuitiva”, con pochi punti di attenzione e interfacce chiare. In base alle specifiche armatore, possono essere installati joystick di manovra e stabilizzatori giroscopici.

Riva '66 Ribelle - riva-yacht.com
Riva ’66 Ribelle – plancia – riva-yacht.com

Innovazione: efficienza, stabilità, sicurezza

Il pacchetto di innovazioni del Ribelle non cerca l’effetto “wow”, ma migliora la qualità di navigazione. Carena e distribuzione pesi contengono l’angolo d’assetto in accelerazione, i trim automatici correggono in tempo reale squilibri trasversali, la stabilizzazione giroscopica (se installata) abbatte rollii sia all’ancora che in marcia. Sul fronte sicurezza, la gestione impianti privilegia ridondanze e facilità di isolamento delle avarie. In parallelo, l’elettrificazione dei servizi (hotel load) e la connessione di bordo spingono verso una gestione energetica più intelligente.

Vita a bordo e comfort

Main deck: continuità visiva e scenografia luminosa

Il ponte principale è una scena continua che parte dal pozzetto e si estende fino alla zona di prua, con il salone come fulcro. L’ampia vetratura laterale evita l’effetto “corridoio”, la luce naturale entra profonda e restituisce volumi superiori alla classe. A seconda dell’allestimento, la cucina può stare sul main deck (per una fruizione “social”) o scendere sottocoperta (per liberare superfici al living).

Pozzetto e beach area: il cuore sociale

La poppa è disegnata per convivialità e logistica: sedute generose, tavolo pranzo, mobile bar opzionale e una spiaggetta utile sia per lo svago sia per la gestione del tender. La movimentazione del garage è razionale, i passaggi tecnici non interferiscono con il comfort degli ospiti. L’accesso all’acqua è naturale, sicuro e rapido.

Cabine: acustica controllata e materiali caldi

La cabina armatoriale, a centro barca e a tutto baglio, beneficia della zona di minore accelerazione verticale; ciò si traduce in grande confort in navigazione. La VIP a prua e la doppia ospiti completano un triade di cabine con bagni privati, mentre l’alloggio equipaggio è separato e raggiungibile dall’esterno. L’illuminotecnica alterna luce diffusa e tagli di luce radenti che valorizzano essenze e laccature. Climatizzazione e isolamento acustico sono impostati per ridurre fatica sensoriale nelle lunghe permanenze a bordo.

Riva '66 Ribelle - ponte inferiore - riva-yacht.com
Riva ’66 Ribelle – ponte inferiore – riva-yacht.com
Riva '66 Ribelle - ponte principale - riva-yacht.com
Riva ’66 Ribelle – ponte principale – riva-yacht.com

Comportamento in mare: lettura dell’onda e precisione di traiettoria

Assetto e inserimento in virata

Le prove in mare pubblicate da testate internazionali collocano il Ribelle nella fascia alta del controllo dinamico: la barca entra in planata con progressione, appoggia sul pattino senza pitch eccessivo e “chiude” la virata ampia mantenendo prua pulita e scia lineare. Il rollio è contenuto già di base; con stabilizzazione opzionale il comfort all’ancora cresce sensibilmente. Il timone risponde con coerenza all’aumento di carico, senza sorprese alle alte andature.

Numeri chiave delle prove

Le letture ricorrenti parlano di massime attorno ai 37 nodi e crociera a 32–33 nodi. L’anticipo di planata e la buona tenuta in mare formato sono due elementi che emergono spesso nei sea trial, insieme all’ergonomia della plancia che limita la dispersione visiva.

Riva '66 Ribelle - riva-yacht.com
Riva ’66 Ribelle – riva-yacht.com

Mercato e concorrenza

Segmento e posizionamento

Il 66’ Ribelle presidia la fascia 20–21 metri sportfly premium: clientela esigente, attenzione al brand e uso intensivo in Mediterraneo e Caraibi. Il prezzo riflette la brand equity e le finiture, ma include un valore immateriale che il mercato secondario riconosce nel tempo. È un prodotto orientato al piacere di guida e all’estetica raffinata, senza derive barocche.

Rivalità diretta (benchmark)

  • Princess S66: 20,3 m f.t., baglio 5,08 m, potenze elevate e layout spesso a quattro cabine. Ottimo equilibrio tra prestazioni e fly vivibile.
  • Sunseeker 65 Sport Yacht: 20,5 m f.t., 5,10 m di baglio, trasmissioni IPS e plancia SkyHelm, massime nell’intorno dei 35 nodi.
  • Azimut S7: 21,68 m f.t., 5,15 m di baglio, tripla IPS, focus su efficienza ai regimi medi.

Punti di forza Ribelle: finiture e percezione premium, guida su linee d’asse diretta, coerenza stilistica, peso del marchio e valore residuo. Trade-off: fly meno “terrazza” rispetto ad alcune alternative e manovrabilità “nativa” IPS assente (colmabile con ausili). In cambio, feedback al timone e robustezza meccanica risultano di livello.

Tendenze del comparto

Il segmento conferma tre macro trend: 1) alleggerimento e irrigidimento dei gusci in GRP con core mirati; 2) diffusione dei giroscopi e dei sistemi di controllo automatico dell’assetto; 3) avanzata di domotica integrata e connettività remota per diagnostica e update. Il Ribelle aderisce a questa traiettoria mantenendo un linguaggio formale tipicamente Riva.

Clientela target

  • Armatori privati con sensibilità per il design italiano e attitudine alla conduzione personale o con skipper, interessati a crociere rapide.
  • Charter di fascia alta che capitalizzano l’appeal del marchio per week-end e mini-crociere a bordo di tre cabine comode.
  • Dealer e società di rappresentanza che puntano sull’icona di brand per attrarre e fidelizzare clienti top.

Riconoscimenti e presenza fieristica

Fin dal lancio, il 66’ Ribelle ha goduto di forte visibilità in saloni internazionali e attenzione costante da parte della stampa specializzata. La copertura mediatica positiva e il passaparola fra professionisti hanno consolidato la reputazione del modello sia nel nuovo che nel brokerage.

Sguardo in avanti: efficienza e connettività

Il futuro della gamma sportfly Riva andrà verosimilmente verso: ottimizzazione dei profili propulsivi (elettronica motore, lubrificanti, eliche dedicate), affinamento della gestione energetica di bordo (banchi litio, power management smart) e incremento delle funzioni connesse (telemetria, aggiornamenti software, assistenza predittiva). Senza tradire la cifra del marchio: eleganza misurata e piacere di guida.

Scheda tecnica sintetica (valori tipici)

  • Progetto: Officina Italiana Design; Engineering Ferretti Group
  • Materiali: GRP con irrigidimenti strutturali; interni su supporti alleggeriti
  • LOA: ~20,67 m • Baglio: ~5,29 m • Pescaggio: ~1,80 m
  • Dislocamento: ~44–46 t a pieno carico (in funzione degli allestimenti)
  • Motori: 2 × MAN V12 (tip. 1550 mHP) • Trasmissione: linee d’asse V-Drive
  • Capacità: carburante ~3.800 L • acqua ~700+ L
  • Posti letto: 3 cabine ospiti + 3 bagni • equipaggio a poppa
  • Velocità: max ~36–37 kn • crociera ~32–33 kn
  • Sistemi: elettronica integrata, stabilizzazione giroscopica disponibile, trim automatici

Galleria immagini

Riva '66 Ribelle - riva-yacht.com
Riva ’66 Ribelle – cabina armatoriale – riva-yacht.com
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Riva ’66 Ribelle – riva-yacht.com
Riva '66 Ribelle - riva-yacht.com
Riva ’66 Ribelle – cucina – riva-yacht.com

Conclusioni: perché scegliere il Ribelle

Il Riva 66’ Ribelle è progettato per chi vuole condurre una barca e non solo abitarla. Le linee d’asse restituiscono un feeling meccanico raro in tempi di pod drive, la carena filtra l’onda mediterranea con naturalezza e l’insieme estetico rimane inappuntabile anche a distanza di anni. Certo, alcuni rivali offrono un fly più “terrazza” o joystick nativi, ma pochi riescono a combinare questa pulizia formale con una risposta dinamica così sincera. Per l’armatore che valuta brand, guida e dettaglio allo stesso livello, il Ribelle è una risposta estremamente convincente.

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