Riva 68’ Diable (nuovo modello): analisi tecnica completa

In alcune fonti il modello viene talvolta indicato come “Riva Diable 66’”. La denominazione corretta è Riva 68’ Diable, open hard-top di 20,67 m presentato al Cannes Yachting Festival 2021 e tuttora in produzione. Le specifiche e i dati riportati in questo articolo derivano da schede tecniche ufficiali del cantiere e da prove in mare di riviste internazionali

Riva 68’ Diable in navigazione, vista tre quarti
Fonte: Riva Yachts

Il cantiere: storia, filosofia costruttiva, reputazione

Radici a Sarnico dal 1842

Riva nasce a Sarnico (Lago d’Iseo) nel 1842 e rimane il “laboratorio” identitario del marchio, dalla tradizione dei motoscafi in legno allo sviluppo delle attuali linee in composito da 8 a oltre 50 metri (Storia Riva). Con Carlo Riva, il brand diventa sinonimo di eleganza nautica e di una cultura del dettaglio che ancora oggi permea processi, finiture e controllo qualità (Riva Anniversary).

Design d’autore e ingegneria di gruppo

Lo stile è firmato Officina Italiana Design (Mauro Micheli, Sergio Beretta), partner esclusivo del marchio fino al 2030, coadiuvato dall’Engineering Department di Ferretti Group (Rinnovo collaborazione 2024–2030; Officina Italiana Design). L’approccio integra estetica, ergonomia e prestazioni con una forte standardizzazione industriale delle parti critiche e una cura artigianale nelle finiture.

Architettura navale: dimensioni, carena, appendici

Misure e pesi

  • Lunghezza f.t. (LOA): 20,67 m
  • Baglio max: 5,29 m
  • Pescaggio: 1,78 m
  • Dislocamento a vuoto: 37.000 kg (a pieno: 44.000 kg)
  • Capacità carburante: 3.800 l
  • Acqua dolce: 600 l
  • Persone a bordo (RCD): 16; categoria dichiarata A in prove stampa (MBY).

Dati ufficiali: Riva 68’ Diable.

Geometria di carena e layout tecnico

La 68’ Diable adotta una carena planante in composito con trasmissioni V-Drive su linea d’asse, soluzione che preserva baricentro e assetto longitudinale, con spinta più “neutra” in accelerazione rispetto a pod-drive e un’efficienza migliore alle alte velocità tipiche del segmento (NauticExpo). Sulle superfici di poppa sono installati intercettori dinamici Humphree per il controllo dell’assetto, con benefici sul consumo e sul comfort in mare formato (Asia-Pacific Boating).

Profilo laterale Riva 68’ Diable
Profilo laterale — Fonte: Riva Yachts
Piano di coperta superiore Riva 68’ Diable
Piano di coperta — Fonte: Riva Yachts
Layout ponte inferiore Riva 68’ Diable con tre cabine e dinette
Layout interni — Fonte: Riva Yachts

Materiali e costruzione

Scafo e sovrastruttura in GRP (composito) con stratificazioni e rinforzi strutturali su paratie e longheroni; hard-top prevalentemente in carbonio con ampio sunroof scorrevole che alleggerisce i pesi alti e abbassa il VCG, contribuendo a una risposta più pronta al rollio (Yachting Magazine).

Coperta completamente tecata, battagliola in acciaio lucidato e carterature verniciate ad alta brillantezza. La qualità percepita della verniciatura (tipico “Riva shine”) e delle cromature è in linea con gli standard di brand positioning del cantiere.

Interni con essenze standard in wengé “rigatino” o rovere chiaro, con opzionale rosewood a doghe orizzontali; giunti e cornici curvati, laccature lucide, serramenti in vetro stratificato massiccio, cerniere e ferramenta custom. I materiali sono selezionati per durare e per conservare lucentezza sotto cicli intensi di condizionamento e umidità (Yachting Magazine).

Layout & design degli spazi

Ponte principale e pozzetto

Il ponte principale è il core della 68’ Diable: grande pozzetto protetto da hard-top integrale con parabrezza a cristalli sferici (firma Riva) e sunroof apribile; dinette longitudinale a murata con tavolo laccato, mobile bar/frigo/ice-maker, divano di poppa fronte mare, e solarium sopra il garage tender. La piattaforma bagno è idraulica e funge da beach mode e da rampa per varo/imbarco del tender (Yachting Magazine).

Pozzetto coperto da hard-top con sunroof aperto
Zona living esterna sotto l’hard-top — Fonte: Riva Yachts

Prua e camminamenti

A prua, doppia area prendisole e divani incassati nel “coaming” proteggono dal vento; i camminamenti sono profondi, continui, in sicurezza anche in navigazione vivace. La contro-curvatura del parabrezza favorisce l’aerazione naturale del pozzetto senza turbolenze fastidiose (Ferretti Group – Press).

Ponte inferiore

Disposizione a tre cabine / tre bagni per sei ospiti: armatoriale full-beam a centro barca, VIP a prua, twin a sinistra; a dritta il bagno giorno. Al centro, dinette e galley a vista con lavastoviglie e piani cottura elettrici. È disponibile un locale tecnico/lavanderia sotto-scala (Ferretti Group – Press).

Lower saloon e cucina del Riva 68’ Diable
Dinette e galley — Fonte: Riva Yachts

Motorizzazioni, propulsione e trasmissione

  • Standard: 2 × MAN V12 1550 (1.550 mhp) — 37 kn max / 33 kn crociera; autonomia ~260 nm a 33 kn.
  • Opzione: 2 × MAN V12 1650 (1.650 mhp) — fino a 40 kn max / 34 kn crociera; autonomia ~250 nm a 34 kn.
  • Trasmissione: linee d’asse V-Drive su riduttori ZF, eliche in NiBrAl; migliore efficienza ad alte andature rispetto a pod su carene plananti (Riva – Dati; Press; NauticExpo).

Il vano motori è dimensionato per accessibilità (filtri, gruppi, pompe, separatori) e per mitigare rumorosità e vibrazioni tramite supporti elastici e pannellature fonoassorbenti. Il garage ospita tipicamente un Williams SportJet 345 più accessori (Seabob), con varo assistito dalla piattaforma idraulica (Yachting Magazine).

Sistemi di bordo: elettronica, domotica, navigazione

  • Plancia con twin MFD Simrad “Command” e display motori Boening; timoneria elettro-idraulica Xenta (MBY).
  • Joystick di manovra con Docking Mode e Dynamic Positioning System (DPS) che tiene la barca in posizione con GPS combinando assi/propulsori e thruster — utile per rifornimento, attese o ponti mobili (Press).
  • Intercettori Humphree a controllo dinamico per assetto automatico (APB).
  • Stabilizzazione a fermo (opz.): Seakeeper NG9, integrabile su rete NMEA e su MFD (Yachting Magazine; Seakeeper – integrazione).
  • Autopilota, VHF DSC, radar e suite cartografica integrata (dotazioni esemplificative riportate su schede dealer: Jeff Brown Yachts).

La gestione dei servizi e dell’illuminazione può essere integrata su MFD via digital switching (ecosistemi come Naviop/CZone sono supportati nei sistemi Simrad; riferimento tecnologico: boats.com su Naviop). L’implementazione precisa varia a seconda della specifica di allestimento.

Prestazioni in navigazione: numeri e sensazioni di guida

Dati ufficiali

  • Con MAN V12 1550: 37 kn max / 33 kn crociera, ~260 nm di autonomia dichiarata a crociera (3.800 l) (Riva – Dati).
  • Con MAN V12 1650: fino a 40 kn max / 34 kn crociera, ~250 nm di autonomia a crociera (Ferretti Group – Press).

Prove in mare indipendenti

  • Motor Boat & Yachting (1.650 hp): top 38,7 kn; 233 l/h a 20 kn (noise ~76 dB(A)); 118 l/h a 12,4 kn; fuel 3.800 l; acqua 600 l; cat. RCD A (MBY – test).
  • Yachting Magazine (1.650 hp): ~34 kn a ~2.000 rpm con ~132 gph (~500 l/h) e autonomia prossima ~260 nm; riducendo a 26 kn (+/-1.600 rpm) la portata si estende di ~50 nm (Yachting Magazine).

Feedback di guida: timoneria Xenta precisa, ottima confidenza di carena anche al traverso, risposta rapida degli intercettori; con il joystick (e DPS) le manovre in spazi stretti diventano intuitive quanto un sistema IPS, mantenendo la spinta e il “grip” tipici della linea d’asse (MBY).

Innovazione e sicurezza

  • Hard-top in carbonio con sunroof di grande luce per ventilazione naturale (Yachting Magazine).
  • Humphree per auto-trim e riduzione angoli di beccheggio/consumo (APB).
  • Seakeeper NG9 (opzionale) per comfort all’ancora; integrazione su rete NMEA/MFD (Seakeeper).
  • DPS, VHF DSC, allarmi sentina e impianto antincendio vano motori secondo pratica di classe (specifiche dipendono dal fit-out del singolo esemplare; vedi dotazioni dealer: Jeff Brown Yachts).

Vita a bordo e comfort

La 68’ Diable è un day-/weekender che regge velocità di trasferimento elevate senza rinunciare ad abitabilità di fascia mini-superyacht: ponte living “all weather”, cucina “vera” in basso, tre cabine con bagni separati, privacy efficace grazie a disimpegni e porte scorrevoli. L’impianto A/C a zone, l’isolamento acustico delle paratie e la filtrazione delle vibrazioni su supporti elastici contribuiscono a livelli sonori da crociera confortevoli (valori MBY citati sopra).

Mercato, prezzo, segmento e concorrenza

Posizionamento prezzo & valore residuo

Il modello sul primario e sull’usato recente si colloca mediamente tra ~3,3 e 4,2 milioni USD a seconda di anno, motori e opzionali (Seakeeper, elettronica, colori speciali) (BoatTrader; YachtWorld; YachtBuyer – prezzi medi). In Europa, l’ordinato full-spec con 1.650 hp e stabilizzazione tende alla parte alta del range.

Competitor diretti (20–21 m open sport)

  • Pershing 7X — 21 m, carbon-intensive, 2×MAN 1800; 50 kn max, 42 kn crociera, ~300 nm di range a crociera: riferimento per performance pure (Pershing 7X – dati).
  • Sunseeker Predator 65 — 20,5 m, 3.500 l di carburante, top ~35 kn, forte volumi interni (Sunseeker – specs; MBY – review).
  • Princess V65 — 19,34 m (più corta ma molto capiente), 2×MAN V12 1400, 36–38 kn dichiarati; forte focus su efficienza carena Olesinski (Princess – specs).
  • Azimut S7 — 21,7 m, tripla IPS 800, 35 kn max; 4 cabine e range che a velocità economica può superare 300 nm (Azimut – S7; Yachting – test).

Analisi comparativa

  • Prestazioni: la 68’ Diable non insegue la top speed estrema del Pershing 7X, ma offre crociere reali a 33–34 kn con comfort acustico e di beccheggio migliorato da Humphree e (all’ancora) Seakeeper. Rispetto a Predator 65 e V65, si posiziona nella metà alta per velocità e “feel” sportivo.
  • Costruzione & finiture: il “Riva standard” in verniciatura, cromature e falegnameria sposta l’asticella in alto; in confronto molti competitor privilegiano volume o prezzo.
  • Impiantistica: guida “analogico-pura” su assi + joystick Xenta e DPS: unisce fedeltà di timone e facilità di ormeggio, mantenendo efficienza a medio-alto regime (vantaggio rispetto a IPS ai 30+ kn).
  • Abitabilità: 3 cabine/3 bagni e grande living esterno; alcuni concorrenti offrono 4 cabine ma con compromessi su spazi tecnici o stivaggi.

Clientela target

Armatori privati mediterranei che percorrono tratte giornaliere veloci (isole, baie) e week-end a bordo; charter di lusso “boutique” con equipaggio leggero, più raro ma possibile; società di rappresentanza che usano l’unità come piattaforma di relazione evento-centrica in location premium. Il valore del marchio e l’impatto estetico rendono il modello un “conversation piece” forte, con ricadute positive su immagine e resale.

Risultati e riconoscimenti

Tendenze del segmento e prospettive

Nel range 20–21 m “open hard-top” la domanda si sta spostando verso comfort dinamico (stabilizzazione, auto-trim, timonerie assistite) e verso digitalizzazione dei servizi (switching integrato su MFD). Sul fronte “green”, Ferretti Group mostra traiettorie concrete sui piccoli Riva (Riva El-Iseo full-electric), mentre su 20+ m la soluzione odierna più matura rimane l’ottimizzazione della carena e dell’assetto (Humphree), abbinata a motori ad alta densità di potenza conformi alle normative in vigore.

La 68’ Diable incarna la direzione stilistica consolidata di Officina Italiana Design — linee tese, parabrezza sferico, finiture “black chrome” — destinata a rimanere cifra formale Riva anche nei prossimi anni.

Galleria immagini e video

Profilo al tramonto, carena in grigio Shark
Fonte: Riva Yachts
Dettaglio murata e presa d’aria Riva 68’ Diable
Fonte: Riva Yachts
Vista dall’alto della coperta in velocità
Fonte: Riva Yachts
Dettaglio tuga e cristalli sferici del parabrezza
Fonte: Riva Yachts

Video (tour & prove)

Selezione di contenuti video utili per apprezzare ergonomia, finiture e spazi:

The Boat Show – Riva 68’ Diable · Exclusive Yacht Tour (ENG)

Tabella tecnica sintetica (valori chiave)

  • Progetto/Design: Officina Italiana Design; Ferretti Group Engineering (YachtBuyer)
  • LOA/Larghezza/Pescaggio: 20,67 m / 5,29 m / 1,78 m (Riva)
  • Dislocamento: 37 t (vuoto) – 44 t (pieno) (Riva)
  • Serbatoi: 3.800 l (carburante) · 600 l (acqua) (MBY)
  • Motori: 2×MAN V12 1550 (std) · 2×MAN V12 1650 (opt) (Ferretti – Press)
  • Prestazioni dichiarate: 37–40 kn max · 33–34 kn crociera · 250–260 nm autonomia (Riva)
  • Trasmissione: V-Drive su linee d’asse (NauticExpo)
  • Intercettori: Humphree (auto-trim) (APB)
  • Stabilizzazione (opt): Seakeeper NG9 (Yachting Magazine)
  • Elettronica: MFD Simrad, display Boening; joystick Xenta con DPS (MBY; Press)
  • Posti letto: 6 ospiti (3 cabine) + servizi

Confronto di dettaglio con i principali concorrenti

Riva 68’ Diable vs Pershing 7X

7X: 50 kn max, 42 kn crociera, focus sulla velocità estrema; interni 3 cabine, approccio più “adrenalinico”. Diable: 37–40 kn, comfort acustico, finiture top e comportamento regolare con linea d’asse; scelta più equilibrata per crociere veloci a medio raggio con alto impatto estetico (Pershing 7X).

Riva 68’ Diable vs Sunseeker Predator 65

Predator 65: 20,5 m, 3.500 l fuel, 35 kn max, cabina in più in alcune versioni; ottimo equilibrio prezzo/volume. Diable: più veloce, più “bespoke” nelle finiture; minore volumetria “lordo”, ma forte sex appeal e percezione premium (Sunseeker).

Riva 68’ Diable vs Princess V65

V65: 36–38 kn, fuel 4.100 l, carena Olesinski molto efficiente, 4 cabine opzionali; value forte per crociere familiari. Diable mira a un pubblico che privilegia stile e qualità costruttiva “senza compromessi”, con guida più “meccanica” e sensoriale (Princess V65).

Riva 68’ Diable vs Azimut S7

S7: 35 kn max con tripla IPS, 4 cabine, range competitivo a velocità economiche; tecnologia di bordo molto avanzata e forte integrazione domotica. Diable: maggiore “purismo” di guida su assi e qualità materica delle finiture; prezzo mediamente superiore a parità di anno (Azimut S7; Yachting – test).

Posizionamento e sintesi finale

In due righe, molto diretto: la Riva 68’ Diable è la open hard-top di riferimento per chi vuole 33–34 kn reali di crociera, finiture iconiche “alla Riva” e manovre semplici (Xenta + DPS) senza passare ai pod. Non è la più veloce del gruppo, ma è probabilmente la più desiderabile per integrità del prodotto: qualità, coerenza progettuale, tenuta del valore.

Per chi è: armatori privati con base in Mediterraneo, attente a immagine e comfort dinamico; strutture di charter “esperienziali” che vendono lifestyle oltre alla prestazione.

Cosa valutare in ordine di priorità: (1) scelta motori 1.650 se si viaggia spesso oltre 32 kn; (2) Humphree sempre attivi; (3) Seakeeper NG9 se l’uso prevede molta rada; (4) protezioni vernici su ormeggi “caldi”; (5) personalizzazione interni (essenze/lighting) in coerenza con uso diurno/notturno.

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