Il Sanlorenzo 44Alloy è un superyacht in alluminio di 44,5 metri che interpreta in chiave contemporanea il concetto di fast displacement, con un impianto architettonico fuori dagli schemi e un layout capace di generare spazi “ibridi” tra interno ed esterno. La sua firma progettuale è riconoscibile sin dal profilo, dove le superfici tese e le fratture oblique alleggeriscono la massa volumetrica, mentre soluzioni distributive originali ridefiniscono l’owner’s journey a bordo. L’elemento iconico è la suite armatoriale concepita come un appartamento di circa 147 m², articolato su più livelli e con aree en plein air private: una configurazione rara su yacht di questa taglia.
Sintesi specifiche
44,50 m
9,00 m
~2,3–2,4 m (config.-dip.)
~490 GT (appross.)
Scafo e sovrastruttura in alluminio
2× MTU 16V 2000 M96L (opz. 12V su spec.)
~21–22 kn (allestimento-dip.)
~13–20 kn (a seconda della configurazione)
~41.000–46.000 L (versione-dip.)

Profilo del cantiere
Storia, filosofia e reputazione
Sanlorenzo, con sede a La Spezia per la linea Superyacht, ha costruito la propria reputazione su cantieri “su misura” in cui la personalizzazione non è un’opzione cosmetica ma un processo integrato di progetto. La casa ligure ha traghettato l’industria italiana verso un approccio architectural-driven, sfruttando collaborazione con firme esterne e una filiera industriale capace di coniugare tecniche artigianali e protocolli di qualità tipici dell’automotive premium. L’Alloy eredita la tradizione dei celebri 40Alloy, evolvendone concetto e scala.
Analisi tecnica approfondita
Dimensioni, architettura navale e carene
Con i suoi 44,50 metri di lunghezza per 9 metri di baglio, il 44Alloy opera nella parte alta del segmento sub-500 GT, ambito in cui le scelte volumetriche sono cruciali per rimanere entro la soglia regolamentare, preservando allo stesso tempo ambienti generosi. Il cantiere adotta una carena fast displacement in alluminio con prua fine e piani di sostentamento ottimizzati per ridurre resistenza viscosa e d’onda ai regimi di crociera più utilizzati; la volumetria poppiera e le sezioni a V moderata sono calibrate per equilibrare comfort seakeeping e risposta dinamica.
Dal punto di vista idrodinamico, la finestra di efficienza si estende dal regime dislocante avanzato (~11–13 kn) fino a crociere più sostenute, con transizioni fluide senza “barriere” di potenza tipiche delle carene puramente plananti. La struttura longheronata in alluminio consente un fine tuning dei centri di massa che giova al periodo di rollio e alla minimizzazione delle accelerazioni verticali, quindi al comfort percepito.

In sintesi, l’Alloy è un 44,5 metri “multi-livello” che usa la duttilità dell’alluminio per liberare layout inediti, mantenendo efficienza e controllo dei pesi propri dei fast displacement. L’obiettivo: massimizzare qualità della vita a bordo senza sacrificare prestazioni e autonomia.
Materiali di costruzione
Scafo e sovrastruttura sono interamente in lega leggera, soluzione che consente geometrie complesse e tolleranze strette nelle zone dove il layout impone sbalzi o aperture (terrazze abbattibili, finestrature a tutta altezza, aperture beach club). L’alluminio, inoltre, riduce i tempi di lavorazione rispetto all’acciaio su questa scala, semplifica eventuali modifiche “late stage” per le personalizzazioni e offre una buona resistenza alla corrosione se abbinato a cicli di verniciatura e protezione galvanica appropriati.
Motorizzazioni, propulsione e trasmissione
La configurazione più diffusa prevede una coppia di MTU 16V 2000 M96L in linea d’asse, con potenze nell’intorno di 2.600 hp ciascuno e gestione elettronica ottimizzata per curve di coppia piene ai medi regimi. In alternativa, alcune schede menzionano opzioni con MTU 12V 2000 M96L per armatori che cercano scelte più parsimoniose o requisiti di crociera differenti. L’accoppiamento con trasmissioni dirette e riduttori elastici su supporti antivibranti riduce rumorosità e vibrazioni, coadiuvato da alberi bilanciati dinamicamente e linee d’asse su cuscinetti a tenuta ottimizzata.
Sistemi di bordo: elettronica, domotica e ausili alla navigazione
Il ponte di comando integra sensori ridondati e suite Integrated Bridge System con chartplotter multi-sorgente, ARPA e conning personalizzabile, oltre a monitoraggio centralizzato di impianti e serbatoi su rete CAN-bus e gateway Modbus/OPC. Le principali funzioni alberghiere sono orchestrate da sistemi domotici che gestiscono scenari luce, tende, climatizzazione, privacy glazing e infotainment multiroom. Sul piano della sicurezza, oltre a thermal camera e visione notturna, è usuale la predisposizione per dynamic positioning e joystick docking a supporto delle manovre in banchina, utile in charter e porti affollati.

Prestazioni e autonomia
A seconda dell’allestimento e del dislocamento effettivo, la velocità massima si attesta nell’intorno di 21–22 nodi, con crociera tipica tra 13 e 20 nodi. L’economy a ~11 nodi massimizza l’efficienza della carena fast displacement e consente autonomie interessanti; la capacità carburante varia tipicamente tra ~41.000 e 46.000 litri a seconda delle specifiche, valore coerente con transatlantiche “accorciate” in scafo pulito e mare favorevole. Alcuni riferimenti di mercato indicano autonomie oltre le 2.000 nm a 12 nodi per configurazioni leggere e profili di consumo prudenti.
Design e architettura: firme stilistiche e studio degli spazi
Lo stile esterno nasce in stretta collaborazione con Zuccon International Project, che ha guidato la ricerca su proporzioni e “pieni/vuoti”, enfatizzando la leggibilità delle falche con tagli netti che alleggeriscono la massa della sovrastruttura. La suite armatoriale — fulcro concettuale — è pensata come “private apartment” su tre livelli con aree indoor/outdoor e piscina privata, soluzione che sposta l’epicentro della vita di bordo verso la prua del ponte principale, liberando percorsi e gerarchie tra ospiti e servizio.
Layout interni: deck-by-deck
- Ponte principale: salone con aperture a tutta altezza, dining per 10, lobby centrale e galley professionale con accessi di servizio segregati. Avanti, l’appartamento armatoriale con lounge, studio, cabina padronale, walk-in e spa bathroom, oltre a terrazze abbattibili e plunge pool privata.

Sanlorenzo 44Alloy – ponte principale – sanlorenzoyachts.com - Ponte inferiore: quattro cabine ospiti (due VIP a tutto baglio e due doppie convertibili), locale beach club con terrazze laterali apribili su tre lati, lavanderia e cold rooms. Percorsi equipaggio isolati per garantire hotelling efficiente.

Sanlorenzo 44Alloy – ponte inferiore – sanlorenzoyachts.com - Ponte superiore: sky lounge con vista panoramica e accesso al sun deck di prua; timoneria avanzata e captain’s cabin adiacente.

Sanlorenzo 44Alloy – ponte superiore – sanlorenzoyachts.com - Sun deck: prendisole modulare, bar con backbar refrigerato, protezioni in vetro perimetrali e hard top parziale.
Ergonomia e flussi
La separazione dei flussi è uno dei punti di forza: percorsi equipaggio indipendenti (verticali e orizzontali), lobby tecniche schermate e accessi di carico/scarico posizionati per minimizzare interferenze con gli ospiti. Le piattaforme abbattibili del beach club producono una piazza sul mare che aumenta la superficie fruibile e agevola varo/alaggio dei tender; prua libera con social area protegge dalla brezza in rada e bilancia l’uso della poppa in navigazione.

Innovazione e ricerca
Sul fronte della riduzione consumi/emissioni, il 44Alloy adotta un pacchetto di hotel load efficienti (LED, inverter, chiller a variatore), power management intelligente con logiche di carico/scarico su gruppi elettrogeni e predisposizione per shore power a frequenza variabile, utile per azzerare le emissioni locali in porto. L’alluminio, riciclabile, e la possibilità di calibrare spessori/irrigidimenti per contenere pesi contribuiscono a ridurre la potenza installata rispetto a pari volumi in acciaio. Per il comfort dinamico, la predisposizione a stabilizzatori a pinne e/o giroscopici consente configurazioni combinate (zero speed + underway) ottimizzate sul profilo d’uso armatoriale.
Vita a bordo e comfort
Arredi e finiture variano in funzione del design team scelto dall’armatore: i primi esemplari mostrano internamente firme diverse, dall’approccio essenziale di Zuccon a interpretazioni di studi come Studio ASH e Liaigre, testimonianza della estrema personalizzazione possibile. La luce naturale è protagonista: superfici vetrate a tutta altezza e riflessioni controllate estendono visivamente i volumi, mentre i materiali (legni a poro aperto, pietre alleggerite con supporto honeycomb, metalli satinati) compongono palette coerenti con l’identità esterna.

Capacità di stivaggio e tender
Il garage è dimensionato per accogliere un tender principale open intorno agli 8 metri e un water toy dedicato (jet tender o PWC), con rotaie e argani a basso profilo. Le cold rooms e le aree tecniche sono configurate per la navigazione d’altura a lungo raggio, con facilità di accesso per manutenzioni in esercizio — un aspetto spesso sottovalutato che incide sul lifecycle cost.
Impiantistica hotel e HVAC
I gruppi chiller a giri variabili dialogano con fan-coil a regolazione fine in ogni ambiente, con sensori di CO₂ e umidità per massimizzare il comfort percepito, riducendo al contempo i picchi di carico sui generatori. L’isolamento acustico è progettato con pacchetti multistrato (massa elastica + fonoassorbente) e disaccoppiamenti strutturali nei locali sensibili (suite armatoriale, VIP).
Sicurezza e classi
La serie è tipicamente costruita in conformità a registri e normative di bandiera applicabili agli yacht commercial compliant sotto 500 GT, con dotazioni MGN e life-saving appliances calibrate anche per impieghi in charter. Le compartimentazioni antincendio con porte A60 e sistemi water mist per la protezione dei locali tecnici sono standard di classe per questa taglia.
Prestazioni in navigazione: la lettura tecnica dei test
In mare, l’Alloy mette a frutto la carena fast displacement: l’innalzamento della velocità non comporta salti di regime rumorosi, e la progressione è lineare con trim che si mantiene entro valori moderati. Il beaching con piattaforme aperte non introduce risonanze percepibili grazie alla rigidezza della struttura poppiera; al contrario, genera una zona di quiete ravvicinata alla linea di galleggiamento, utile per varo tender anche con onda residua. La prua fine attenua gli impatti in prora, mentre il baricentro longitudinale ben posizionato evita affondamenti eccessivi in accelerazione.

La conduzione a bassa velocità in rada trae beneficio dai sistemi di stabilizzazione zero speed, che contenendo gli angoli e le accelerazioni laterali migliorano anche la sicurezza della movimentazione ospiti sull’ampia spiaggetta. In virata piena, il raggio è coerente con la lunghezza d’onda di progetto e non genera stacchi di flusso marcati sui timoni, mantenendo autorità direzionale fino ai limiti.
Mercato e concorrenza
Posizionamento di prezzo e segmento
Il 44Alloy occupa il segmento all-alloy sotto la soglia 500 GT, rivolgendosi a armatori che cercano prestazioni più brillanti e maggiore libertà compositiva rispetto a uno scafo in acciaio. Il posizionamento economico riflette la costruzione in alluminio, l’elevata personalizzazione e la complessità impiantistica; sul mercato del nuovo compete con unità in alluminio di 42–50 metri, mentre sul brokerage la tenuta del valore è sostenuta dall’immagine del brand e dalla domanda per yacht altamente personalizzati.
Analisi dei competitor diretti
- Baglietto Fast 42: approccio all-aluminium con vocazione sportiva spinta, ma con volumi inferiori; vantaggi in velocità pura, meno spazio per soluzioni residenziali complesse.
- ISA Alloy 43: progetto affine per materiali e taglia, con linguaggio estetico più marcato sulle linee di taglio; gestione spazi differente, meno radicale nella suite armatoriale.
- Mangusta GranSport 45: assetto più orientato alla velocità e all’estetica mediterranean day-cruise, con beach club importante ma con impostazione diversa dei flussi di bordo.
- Benetti Oasis 40M (acciaio/alluminio): filosofia “bordo/spiaggia” con terrazze poppiere, ma piattaforma costruttiva differente (scafo in acciaio) e focale più lifestyle che prestazionale.
Rispetto a questi, il 44Alloy si distingue per la suite su tre livelli con piscina privata e per l’ampiezza del beach club apribile su tre lati, funzionalità che trasformano lo yacht in una villa sul mare con percorsi indipendenti per ospiti ed equipaggio — elementi distintivi nel value proposition.
Trend del settore
La domanda si sta polarizzando su due direttrici: da un lato, outdoor living esteso (beach club, prua fruibile, terrazze), dall’altro la ricerca di efficienza energetica per ridurre costi operativi e impronta ambientale. Il 44Alloy intercetta entrambi i trend: moltiplica le soglie tra dentro e fuori, e adotta soluzioni impiantistiche evolute per l’ottimizzazione dei carichi, rimanendo nel cap dei 500 GT per semplificare gestione e conformità.
Clientela target
Clienti privati con esperienza pregressa su yacht di 30–38 metri e desiderio di step-up verso spazi fortemente personalizzabili; famiglie che privilegiano privacy e wellness (piscina privata in suite, palestra dedicata), oltre a operatori di charter di lusso che puntano su elementi wow-factor (beach club perimetrale, suite “apartment-like”) valorizzabili in crociere mediterranee e caraibiche.
Risultati e riconoscimenti
La serie 44Alloy ha riscosso ampia attenzione per l’idea di private apartment e per la capacità di combinare layout audaci con prestazioni coerenti alla carena fast displacement. Gli esemplari varati mostrano interpretazioni d’interni differenti (Zuccon, Studio ASH, Liaigre), a riprova della vocazione “atelier” del cantiere e della maturità del progetto nell’accogliere firme diverse senza perdere identità.

Prospettive future
Guardando avanti, è plausibile attendersi ulteriore evoluzione su tre assi: ibridazione dei sistemi di generazione (peak shaving, pacchi batterie per hotel load), ottimizzazione strutturale tramite simulazioni sempre più spinte (riduzione spessori e irrigidimenti mirati grazie a digital twins) e integrazione domotica ancora più profonda. L’alluminio resta un materiale chiave per la libertà geometrica e per il rapporto peso/rigidezza che consente, e il 44Alloy ne è una dimostrazione compiuta.
Confronto tecnico con la concorrenza
Geometrie e volumi
Entro il vincolo dei 500 GT, l’Alloy spinge sulla densità esperienziale: suite distributive complesse e spazi che si estendono all’esterno con terrazze e piattaforme. Acciaio/alluminio garantisce più inerzia e talvolta più comfort a parità di massa, ma l’alluminio conferisce al 44Alloy la reattività necessaria per crociere più veloci e per la gestione dei carichi in accelerazione.
Prestazioni e consumi
In un confronto con unità plananti pure, l’Alloy non punta alla velocità assoluta, bensì a una finestra di efficienza estesa: consumi contenuti ai medi regimi e stabilità di assetto che allunga il raggio utile su percorrenze tipiche del Mediterraneo senza ricorrere a serbatoi eccessivamente voluminosi.
Funzioni e vivibilità
La soluzione della suite su tre livelli, la piscina privata e il beach club perimetrale sono leve di differenziazione concrete che, in ottica charter, generano “hero shots” ad alto impatto visivo e reale valore d’uso quotidiano in rada.
Immagini extra




Perché scegliere il 44Alloy
- Architettura spaziale unica: l’appartamento armatoriale cambia il modo di vivere il ponte di prua.
- Personalizzazione profonda: molteplici design signature già dimostrate su unità varate (Zuccon, ASH, Liaigre).
- Efficienza: carena fast displacement con comfort avanzato a tutte le andature.
- Outdoor moltiplicato: beach club e terrazze apribili trasformano la fruizione del mare.
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Conclusioni: il posizionamento nel settore
Il Sanlorenzo 44Alloy non è semplicemente un 45 metri in lega: è un laboratorio di space-making dove materiali, architettura e ingegneria convergono per creare value misurabile in metri quadrati fruibili e qualità di esperienza. La piattaforma in alluminio abilita soluzioni che su acciaio richiederebbero compromessi, mentre la carena fast displacement fornisce il framework prestazionale coerente con un uso real world del Mediterraneo e dei Caraibi. In un mercato che chiede outdoor, efficienza e storytelling progettuale, l’Alloy è un benchmark credibile nella fascia sub-500 GT, con argomenti distintivi difficili da replicare.



