Sunseeker Predator 65, eleganza e potenza in mare aperto | Un nuovo standard per gli yacht sportivi di lusso

Il Sunseeker Predator 65 è la declinazione più contemporanea del concetto “open sportivo” secondo il cantiere britannico. Si tratta di un 20 metri ad alte prestazioni con hard-top in composito e propulsione su pods, concepito per coniugare velocità, efficienza idrodinamica, abitabilità da crociera e una gestione di bordo semplificata. In questa analisi passiamo al setaccio filosofia progettuale, architettura navale, scelte costruttive, sistemi di bordo e comportamento in mare, per poi collocare il modello nel contesto competitivo e tracciarne le prospettive.

Profilo del cantiere: storia, cultura ingegneristica e reputazione

Origini e crescita

Sunseeker nasce nel sud dell’Inghilterra e si afferma tra gli anni ’80 e ’90 come uno dei riferimenti mondiali nello yachting sportivo di lusso. L’evoluzione di gamma ha sempre privilegiato carene veloci, linee filanti e interni sartoriali, con una forte integrazione verticale tra ufficio tecnico e produzione. La reputazione internazionale del marchio è legata alla costanza di prestazioni e finiture, alla capacità di industrializzare innovazioni puntuali (hard-top in composito, beach club, garages multifunzionali) e a una rete di assistenza capillare nei principali hub del Mediterraneo, del Nord Europa e degli USA.

Sunseeker Predator 65 – sunseeker.com

Filosofia costruttiva

Il mantra progettuale di Sunseeker negli ultimi anni è “performance-driven luxury”: ogni soluzione estetica è conseguenza di un’esigenza funzionale (peso, rigidità, raffreddamento impianti, ergonomia in manovra) e viene poi rifinita con la nota attenzione per materiali e dettagli. La transizione verso trasmissioni pod e l’adozione sistematica di hard-top in fibra di carbonio sono due scelte emblematiche, così come la continua ottimizzazione degli scafi in GRP mediante infusione sotto vuoto per un rapporto peso/rigidità competitivo.

Analisi tecnica approfondita

Dimensioni principali e architettura navale

  • Lunghezza fuori tutto (LOA): circa 20,50 m
  • Baglio massimo: circa 5,10 m
  • Pescaggio a pieno carico: circa 1,60 m
  • Dislocamento a mezza capacità: nell’ordine delle 38 t

La carena è una V profonda di ultima generazione con pattini di sostentamento e volumi di prua studiati per moderare gli impatti sull’onda corta mediterranea, riducendo spruzzi e dispersioni di energia. La geometria di prua e il centro di carena sono calibrati per collaborare con la spinta di pods IPS, favorendo l’assetto longitudinale a tutte le andature. L’obiettivo è duplice: migliorare l’efficienza (minor angolo di trim, minori resistenze) e mantenere un feedback direttivo “neutro” che restituisce precisione in virata, anche a 30+ nodi.

Materiali e processi costruttivi

Scafo e sovrastruttura sono in GRP (vetroresina) stratificata per infusione: questo consente il controllo della percentuale di resina, una bagnabilità omogenea delle fibre e una ripetibilità dimensionale superiore rispetto alla laminazione tradizionale. Le aree ad alto carico (landing dell’hard-top, basi dei tientibene strutturali, longheroni) adottano rinforzi con fibre unidirezionali e sandwich a core a celle chiuse per garantire rigidezza torsionale senza sanzionare il peso. L’hard-top è realizzato in compositi con ampio uso di fibra di carbonio, massimizzando la rigidezza flessionale e contenendo il baricentro verticale—un beneficio tangibile per comfort dinamico e rollio residuo.

Sunseeker Predator 65 – sunseeker.com

Motorizzazioni, propulsione e trasmissione

Il Predator 65 nasce intorno a pacchetti gemellati Volvo Penta IPS: IPS-1200 (2×900 hp) o IPS-1350 (2×1000 hp). L’accoppiamento scafo/pods è progettato per sfruttare la spinta in linea con la direzione di marcia, riducendo il fenomeno di slip tipico degli assi tradizionali alle alte velocità e migliorando l’efficienza propulsiva. I vantaggi collaterali includono il joystick di ormeggio con modalità “docking”, l’assisted docking e, su richiesta, il dynamic positioning per mantenere posizione e prua in attesa (ad esempio davanti al distributore o al marina affollato).

Prestazioni, autonomia e consumi

  • Velocità massima: fino a circa 35 nodi con la motorizzazione di vertice
  • Velocità di crociera tipica: 23–27 nodi, a seconda di carico e mare
  • Serbatoi carburante: circa 3.500 litri
  • Autonomia indicativa: ~750 nm a 10 nodi; ~350–400 nm a 22–24 nodi (stima tecnica, in condizioni meteo favorevoli e barca ottimizzata)

L’efficienza a medio regime è il vero sweet spot della barca: a 23–25 nodi il gradiente di consumo per miglio risulta spesso più favorevole che a 30+ nodi, grazie a un assetto più piatto e a un carico sull’elica meno penalizzante. Il soundscape a bordo è contenuto: l’accoppiamento degli IPS con adeguati isolamenti e supporti elastici riduce vibrazioni e rumorosità percepita in salone e cabine.

Sistemi di bordo: elettronica, domotica, impianti e sicurezza

La plancia prevede una strumentazione “glass cockpit” con doppi schermi multifunzione per navigazione, controllo motori e gestione utenze. Sono integrati autopilota, radar a compressione d’impulsi, ecoscandaglio e interfaccia con il sistema di manovra joystick. La domotica di nuova generazione centralizza luci, climatizzazione, pompe e utenze hôtellerie con scenari memorizzati (day, night, cinema, party). Impianto elettrico con generatore dedicato, caricabatterie/convertitore e banchi AGM o LiFePO4 opzionali; alternativa con pacchi lithium consente “silent mode” prolungata all’ancora.

Sunseeker Predator 65 – plancia nel dettaglio – sunseeker.com

Per la stabilizzazione, il cantiere offre soluzioni giroscopiche e a pinne elettriche: la prima è particolarmente efficace all’ancora, la seconda estende l’azione a velocità di crociera prerogative (riduzione rollio e beccheggio su onda formata). Sul fronte sicurezza: sentine compartimentate con sensori e allarmi, sistema antincendio in sala macchine a scarica automatica, controllo remoto motori, e circuiti carburante in acciaio con filtri separatori acqua dotati di indicatori differenziali.

Design, architettura degli spazi e layout

Il segno stilistico Predator vive su linee tese, prese d’aria integrate e un profilo ribassato enfatizzato dall’hard-top vetrato con grande apertura scorrevole. L’accesso dal pozzetto al salone avviene su un unico livello, per un continuum visivo “interno–esterno” che massimizza luminosità e ventilazione. Il beach club integrato nella plancetta di poppa amplia la fruizione del mare: area living a filo d’acqua, doccia esterna, stipetti per water toys e accesso semplificato al bagno.

Sottocoperta, il layout tipico prevede tre cabine con quattro bagni: armatoriale a tutto baglio a centro barca, VIP a prua con letto centrale e ospiti a dritta con letti in piano. A richiesta, quarta cabina o cabina marinaio con accesso separato. La cucina—spesso collocata sul ponte inferiore—adotta piani in materiale composito, grandi volumi di stivaggio, colonna frigo/freezer domestica e ventilazione forzata; in alternativa, soluzioni “galley up” trasformano il main deck in un loft conviviale per socialità all’ormeggio.

Layout

Sunseeker Predator 65 – hardtop – sunseeker.com
Sunseeker Predator 65 – ponte principale – sunseeker.com
Sunseeker Predator 65 – ponte inferiore – sunseeker.com

Ergonomia e vivibilità

Le geometrie di seduta e i piani di calpestio sono studiate per movimenti naturali in navigazione: tientibene a portata, angoli raggiati, superfici antisdrucciolo su percorsi esterni e cerniere a filo per ridurre inciampi. L’hard-top con pannello apribile crea una colonna d’aria che mitiga la necessità di climatizzazione, con beneficio sia per comfort sia per consumi energetici di esercizio. Il baglio generoso consente un salone arioso con dinette, area lounge e mobile TV/entertainment con integrazione audio multiroom.

Innovazione e ricerca: efficienza, emissioni e stabilità

Il passaggio alle trasmissioni pod è un vettore chiave di efficienza: l’elica traente lavora in fluido più pulito rispetto all’asse tradizionale, con minor deflessione di flusso e quindi migliore rendimento propulsivo. L’adozione di compositi in carbonio per l’hard-top riduce masse in alto e migliora il GMt (metacentro trasversale), contribuendo a un rollio più lento e smorzato. Sul fronte energetico, l’integrazione con generatori a gestione smart, alternatori ad alto rendimento e—su richiesta—banchi litio abilita soste “no generator” prolungate, con abbattimento del rumore e dell’impronta locale.

Sul tema emissioni, oltre all’efficienza idrodinamica, gioca un ruolo la combustione ottimizzata dei motori di ultima generazione e la possibilità di utilizzare carburanti paraffinici di origine rinnovabile (HVO) dove i propulsori lo consentono e la rete di approvvigionamento è disponibile. Le soluzioni di stabilizzazione giroscopica a controllo elettronico portano benefici tangibili a comfort, sicurezza percepita e riduzione di affaticamento dell’equipaggio.

Vita a bordo e comfort

Cabine e servizi

La suite armatoriale centrale sfrutta il punto di minima accelerazione dello scafo per comfort in navigazione. Letto king-size, volumi guardaroba integrati nella paratia, vanity/desk e bagno en-suite con box doccia. Nella VIP a prua, inclinazioni delle fiancate e baglio residuo sono mitigati da soluzioni d’arredo su misura (pensili raccordati, specchiature strategiche, finestrature a scafo), mentre la cabina ospiti interpreta diverse configurazioni: twin, pullman o trasformabile in matrimoniale.

Sunseeker Predator 65 – suite armatoriale – sunseeker.com

Spazi comuni e “flow” di bordo

Pozzetto e salone sono pensati come un continuum: divani a C, tavolo telescopico, wet-bar attrezzato con grill, icemaker e frigorifero, oltre a prendisole di poppa che dialoga con la plancetta. La timoneria, con sedute dedicate e poggiapiedi regolabili, è un piccolo laboratorio di ergonomia: le altezze di seduta, le cornici delle vetrate e l’inclinazione del volante riducono l’affaticamento in tratte lunghe e permettono conduzione sportiva senza rinunciare alla visibilità periferica.

Garage e dotazioni per water toys

Il garage poppiero accoglie un tender jet compatto con accesso facilitato via plancetta idraulica; sono previsti punti di fissaggio e impianti per alimentazione e ricarica accessori. Il beach club integra vani per attrezzature subacquee, SUP e giochi d’acqua, con superfici antiscivolo e doccia a miscelazione rapida. La logistica di varo/alaggio è stata ottimizzata per ridurre tempi e manovre.

Prestazioni in navigazione: test in mare e feedback professionali

Accelerazione, assetto e virata

Con gli IPS-1350 il Predator 65 esprime un’accelerazione progressiva: la coppia disponibile ai medi regimi consente di raggiungere la planata senza sforzo, con assetto che si stabilizza rapidamente su valori contenuti di trim. La risposta alle virate decise è precisa e intuitiva: la barca “entra” nella curva con angolo costante, poggia sul fianco interno e restituisce al timoniere un feeling motociclistico ma composto, privo di sbandamenti tardivi o sottosterzo. Le transizioni a onde spezzate sono pulite, con impatti smorzati dalla geometria di prua e dalla rigidità del guscio.

Sunseeker Predator 65 – sunseeker.com

Comfort acustico e vibrazionale

Al regime di crociera intorno ai 23–25 nodi, i livelli sonori in salone e nelle cabine restano favorevoli alla conversazione. Gli isolamenti della sala macchine e i supporti elastici delle unità propulsive contenuti nel comparto riducono trasferimenti vibrazionali; il passaggio dei servizi (aria, idraulica, elettrico) è canalizzato con staffaggi antivibranti e tratti flessibili per disaccoppiare il rumore strutturale.

Mercato, concorrenza e trend

Segmento e posizionamento

Il Predator 65 presidia il segmento sport-cruiser tra 20 e 21 metri con layout tre/quattro cabine, velocità massime nell’intorno dei 33–35 nodi e forte componente lifestyle (beach club, open-roof, salone su unico livello). Il posizionamento di prezzo e contenuti lo colloca tra i benchmark europei del segmento, con un pacchetto tecnologico che privilegia semplicità di conduzione e affidabilità operativa.

Analisi dei competitor diretti

  • Riva 68’ Diable: enfatizza finiture ed heritage con prestazioni paragonabili; layout e stile più orientati all’esclusività artigianale, con un differente approccio alla personalizzazione.
  • Princess V65: interpreta lo sport-cruiser con grande comfort interno e carena molto efficiente; impostazione più “cruising” a pari lunghezza.
  • Azimut S7: soluzioni hi-tech su scafo trimateriale e forte focus su efficienza; stile italiano marcato e grande appeal in charter.

Nel confronto, il Sunseeker spicca per equilibrio generale tra handling sportivo, facilità di gestione (joystick, DPS, assisted docking), qualità percepita e integrazione dei sistemi. Il valore residuo beneficia della riconoscibilità del brand e della rete service estesa.

Clientela target

Il profilo-tipo è l’armatore privato che alterna weekend dinamici e crociere settimanali, interessato a una conduzione snella (equipaggio ridotto o di coppia) e a un forte legame con il mare (plancetta/club). Il modello dialoga anche con il charter di lusso per day-cruise ad alte prestazioni e per minicrociere con 4–6 ospiti, grazie a layout e dotazioni hospitality.

Sunseeker Predator 65 – poppa – sunseeker.com

Risultati e riconoscimenti

La serie Predator è tra le linee più riconosciute del marchio e il 65, sin dal lancio, ha generato attenzione di stampa e mercato per la sua guidabilità e il rapporto tra prestazioni e comfort. Le presenze alle principali fiere mediterranee ne hanno consolidato la visibilità nel bacino EMEA, con ordini in linea con i volumi di questo specifico sottosegmento.

Approfondimenti ingegneristici

Ottimizzazione dell’assetto e consumi

L’assetto longitudinale del Predator 65 è contenuto da una combinazione di geometria di carena, distribuzione pesi e spinta pods. Riducendo l’angolo di trim, la componente verticale della resistenza si abbassa, migliorando la resa alle andature intermedie. L’adozione di flap automatici o interceptor permette microcorrezioni in tempo reale per equilibrare carichi e vento traverso, con un impatto misurabile sul consumo specifico (L/nm).

Rigidità e smorzamento strutturale

Il reticolo di longheroni e madieri in laminato, co-stampato con il guscio, lavora come “telaio” diffusore degli sforzi. Le paratie strutturali incollate e resin-bonded eliminano punti di concentrazione carico. L’hard-top in carbonio riduce il momento ribaltante e contribuisce a un periodo proprio di rollio più lungo, che il sistema di stabilizzazione può smorzare con minore energia.

Sunseeker Predator 65 – plancia – sunseeker.com

Acustica e comfort termico

Isolamenti multistrato in sala macchine (massa + fonoassorbente + barriera) interagiscono con supporti elastici e disaccoppiamenti meccanici per ridurre il rumore strutturale. Canali di climatizzazione a portata variabile alimentano zone indipendenti (cabine, salone, timoneria) con algoritmi di modulazione per contenere potenze assorbite e cicli on/off, aumentando la vivibilità in rada “silent”.

Prospettive future e direzione del cantiere

Evoluzioni di gamma

Il Predator 65 incarna la linea progettuale Sunseeker in tre direttrici: efficienza idrodinamica, integrazione impiantistica e semplificazione d’uso. È plausibile attendersi, su aggiornamenti futuri, maggiore ibridazione dei servizi di bordo (gruppi batterie più capienti, gestione energetica predittiva), materiali a minore impatto e ulteriore affinamento della carena per incrementare resa a carichi reali di crociera.

Sostenibilità operativa

La diffusione di carburanti paraffinici rinnovabili (laddove omologati dai costruttori) e l’adozione di pacchi batteria al litio di taglia maggiore ridurranno l’utilizzo del generatore e le emissioni locali. La crescente interoperabilità dei sistemi (navigazione, energia, hotel load) renderà più agevole la manutenzione predittiva e l’ottimizzazione dei profili d’uso.

Immagini extra

Sunseeker Predator 65 – prendisole a prua – sunseeker.com
Sunseeker Predator 65 – cockpit – sunseeker.com
Sunseeker Predator 65 – bagno – sunseeker.com

Scheda tecnica sintetica

  • Modello: Sunseeker Predator 65
  • Progetto: Sunseeker Design & Technical Department
  • Materiali: scafo e sovrastruttura in GRP per infusione; hard-top in compositi con ampio uso di fibra di carbonio
  • Carena: V profonda con pattini di sostentamento
  • Motorizzazioni: 2× Volvo Penta IPS-1200 (900 hp) oppure 2× Volvo Penta IPS-1350 (1000 hp)
  • Trasmissione: pods IPS con joystick, assisted docking e dynamic positioning (opz.)
  • Prestazioni indicative: max ~35 kn; crociera 23–27 kn
  • Autonomia indicativa: ~750 nm a 10 kn; ~350–400 nm a ~23–24 kn
  • Capacità carburante: ~3.500 L
  • Acqua dolce / acque nere: ~800 L / ~200 L
  • Stabilizzazione: giroscopica e/o pinne elettriche (opzioni)
  • Layout tipico: 3 cabine (4 opz.) e 4 bagni; cabina equipaggio opzionale
  • Dotazioni chiave: hard-top apribile, beach club, garage tender, plancetta idraulica, wet-bar, domotica integrata

Video

Conclusioni: valutazione complessiva e posizionamento competitivo

Il Sunseeker Predator 65 è un progetto coerente e maturo: la piattaforma in GRP a infusione con hard-top in compositi, la scelta di pods IPS e una distribuzione spazi studiata per crociere rapide delineano un profilo di yacht sportivo guidabile, efficiente e sorprendentemente confortevole. Le prestazioni intorno ai 35 nodi, l’autonomia generosa a velocità intermedie e i sistemi di manovra assistita semplificano davvero la vita dell’armatore, anche con equipaggio ridotto. Nel confronto con i pari segmento, il modello Sunseeker si distingue per equilibrio dinamico, praticità di gestione e qualità percepita, offrendo un “pacchetto” pronto all’uso che parla sia al diportista esperto sia al professionista del charter premium. Per chi cerca uno sport-cruiser di 20 metri capace di macinare miglia senza rinunciare a stile, tecnologia e comfort, il Predator 65 si posiziona con autorevolezza ai vertici del mercato europeo contemporaneo.

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