ZAR Imagine 130 rappresenta il punto di arrivo – e, in parte, un nuovo inizio – nella storia del cantiere ZAR Formenti. Un maxi RIB di 13 metri, certificato in categoria CE B/C, pensato per affrontare traversate impegnative, ospitare fino a 18 persone in giornata e offrire una vera vita di bordo a quattro ospiti in due cabine separate. In queste dimensioni, e con questo livello di finitura, il concetto di “gommone” si avvicina molto di più a quello di yacht sportivo che non al tradizionale battello pneumatico.
L’Imagine 130 nasce come piattaforma ibrida tra prestazioni pure e abitabilità da crociera: carena ad alte prestazioni, fuoribordo fino a 2 x 600 hp V12, serbatoio carburante da circa 1200 litri e un layout di coperta che privilegia convivialità, sicurezza dei movimenti e possibilità di personalizzazione. Sottocoperta, un ambiente chiaro e sorprendentemente ampio, con una cabina armatoriale a prua, una seconda cabina a poppa e bagno con box doccia separato, proietta il maxi RIB nel territorio degli yacht da crociera di fascia alta.

Il cantiere ZAR Formenti: tradizione, ricerca e “coraggio di distinguersi”
Origini e filosofia costruttiva
Il cantiere Formenti nasce alla fine degli anni Settanta a Motta Visconti, alle porte di Milano, e si specializza fin da subito nella costruzione di battelli pneumatici e RIB. Nel tempo il marchio ZAR diventa sinonimo di carene veloci, qualità artigianale e soluzioni tecniche originali, tanto da essere riconosciuto come uno dei riferimenti europei del segmento.
La filosofia del cantiere si fonda su pochi principi chiave: qualità prima della quantità, largo impiego di progettazione 3D, realizzo di stampi e modelli tramite macchine CNC ad alta precisione e una grande attenzione alla messa a punto delle carene. L’ottenimento della certificazione ISO 9002 da parte del Registro Navale Italiano testimonia un approccio industriale rigoroso, che non rinuncia però a un forte componente artigianale nella finitura di ogni esemplare.
La “ZAR Distinction”
Uno degli elementi che ha reso ZAR Formenti un marchio “di culto” è l’architettura tipica dei suoi scafi: tubolari arretrati in prua, carene a “V” molto profonda e tunnel laterali idrosostentanti. Questa configurazione, frutto anche di brevetti internazionali, consente di ottenere scafi più lunghi rispetto alla concorrenza a parità di lunghezza fuori tutto, con una combinazione rara di comfort sull’onda, stabilità e capacità di carico.
Su Imagine 130 questa filosofia viene estremizzata e portata alla sua massima espressione: l’ammiraglia della gamma diventa il manifesto di ciò che il cantiere è in grado di fare quando non si pone limiti né in termini di progetto né di segmentazione di mercato.

Architettura navale e dimensioni: un 13 metri che pensa da yacht
Misure principali e volumi
Lo ZAR Imagine 130 misura 13,00 m di lunghezza fuori tutto per una larghezza massima di 4,57 m, con un pescaggio intorno a 1,30 m. Sono numeri che lo collocano a pieno titolo nella fascia dei Maxi RIB oltre i 40 piedi, con una pianta molto generosa in termini di superficie calpestabile e volumi sottocoperta.
Il diametro dei tubolari è di circa 76 cm, suddivisi in 8 compartimenti stagni, per una portata massima di 18 persone in categoria C e 12 persone in categoria B. Questi valori, uniti al serbatoio carburante da 1200 litri e al serbatoio acqua da 300 litri, indicano chiaramente una barca pensata per missioni di medio e lungo raggio, non soltanto come day-boat di rappresentanza.
Carena a steps, tunnel e prua “alla Zar”
Il cuore tecnico del progetto è la carena, firmata da Francesco Ambrosini. Si tratta di una carena a “V” molto profonda, con ben tre step trasversali, pattini laterali e due tunnel idrosostentanti che corrono lungo lo scafo. Questa geometria complessa ha il compito di ridurre la superficie bagnata alle alte velocità, migliorare la stabilità di rotta e garantire atterraggi morbidi sull’onda anche quando il mare è formato.
I tubolari non circondano completamente la prua ma si arrestano circa ai tre quarti della lunghezza, lasciando alla vetroresina il ruolo principale nel definire il volume prodiero. È uno dei tratti distintivi della “scuola ZAR”: prua affilata, cavallino accentuato e linee tese che favoriscono l’ingresso sull’onda, ma con un ponte sopraelevato e sfruttato integralmente per sedute e prendisole.

Materiali: scafo, sovrastruttura e tubolari
Lo scafo è realizzato in vetroresina stratificata (fiberglass/GRP) con struttura di rinforzo interna dimensionata per sopportare le sollecitazioni generate da velocità di punta vicine ai 60 nodi. La sovrastruttura – che include il massiccio hard top in carbonio – è studiata per contenere il baricentro e irrigidire la zona centrale, lasciando però ampi passaggi laterali per la circolazione lungo la coperta.
I tubolari sono realizzati con tessuti ORCA® ad alta tenacità, in CSM (neoprene–hypalon) e polichloroprene, gli stessi impiegati per unità da lavoro e applicazioni aeronautiche: materiali altamente resistenti alla radiazione UV, agli idrocarburi e all’abrasione. Nelle fotografie ufficiali e nel materiale promozionale si apprezza l’uso di colorazioni sobrie e combinazioni bicolore, che valorizzano le linee tese dello scafo senza eccessi cromatici.
Motorizzazioni, propulsione e prestazioni
Layout fuoribordo e range di potenze
Lo ZAR Imagine 130 è progettato per una configurazione interamente fuoribordo, con uno specchio di poppa dimensionato per accogliere due motori di grande cilindrata. L’allestimento più iconico è quello con 2 x Mercury Verado V12 da 600 hp ciascuno, 7.6 litri di cilindrata, trasmissione a due rapporti e piede sterzante indipendente.
Dal punto di vista progettuale, la barca è omologata per una potenza massima di circa 1300 hp, con un range consigliato attorno ai 1000–1200 hp. La possibilità di scegliere tra diverse potenze permette all’armatore di calibrare il mix tra velocità di punta, autonomia e budget di gestione. Chi privilegia il charter ad alto livello tenderà a optare per la motorizzazione “piena” con i V12 da 600 hp, mentre un armatore privato potrebbe valutare soluzioni leggermente meno estreme, mantenendo comunque prestazioni notevoli.

Prestazioni, consumi e autonomia
Le prove in mare con mare formato riportano già numeri eloquenti: con onda di circa 1,5–2 metri, quattro persone a bordo e una coppia di Mercury V12 600, l’Imagine 130 naviga attorno ai 26 nodi a 4000 giri, con consumi complessivi nell’ordine dei 160 l/h. In condizioni meteo-marine ottimali, i dati diffusi dal cantiere indicano una velocità massima di circa 57 nodi a 6400 giri, mentre la velocità di crociera economica si assesta sui 25 nodi a 4000 giri, con consumi intorno ai 150–160 l/h.
Tradotti in termini di autonomia, considerando il serbatoio da circa 1200 litri, si ottengono percorrenze reali che, a regime di crociera, possono superare agevolmente le 150–170 miglia senza rifornimento, lasciando un margine di sicurezza adeguato anche per tratte più impegnative. Interessante notare come, nelle recensioni specialistiche, venga spesso sottolineata la morbidezza di impatto sull’onda e la capacità della carena di mantenere l’assetto anche alle velocità più elevate: una caratteristica non scontata in un Maxi RIB di questa taglia.
Sistemi di bordo, elettronica e domotica
Plancia di comando ed ergonomia
La plancia dell’Imagine 130 è concepita come una vera postazione di comando “GT”: tre sedute ergonomiche affiancate, regolabili, con possibilità di guida seduti o in appoggio, e un cruscotto che ospita fino a due display multifunzione da 16–17”, oltre a strumentazione motore dedicata. L’hard top in carbonio protegge efficacemente l’area di guida e una buona porzione del pozzetto, senza però chiudere lateralmente la vista e la ventilazione.
Tutti i comandi sono raccolti in modo razionale: joystick di manovra dei fuoribordo, controlli elettronici del gas, gestione flaps e trim, oltre a keypad dedicati per impianti ausiliari. Il layout, visibile anche nelle fotografie ufficiali, è chiaramente pensato per consentire un utilizzo professionale (charter di lusso, trasferimenti) mantenendo però l’ergonomia richiesta da un armatore privato esigente.

Impiantistica, comfort e sicurezza
A bordo trovano posto i sistemi tipici di uno yacht di fascia alta: impianto 12/24 V con banchi batterie dedicati, generoso sistema di carica, quadro elettrico centrale facilmente ispezionabile, impianto idrico in pressione con boiler per acqua calda e circuito dedicato per la doccia sul pozzetto e nel bagno. Sono previste predisposizioni per generatori ausiliari e sistemi di aria condizionata a servizio della zona sottocoperta.
Dal punto di vista della sicurezza, oltre alle dotazioni di legge, l’Imagine 130 beneficia della filosofia ZAR: numerosi corrimano integrati, assenza di spigoli vivi, dislivelli graduali e passavanti sui due lati della tuga che permettono di raggiungere prua in totale sicurezza anche con mare formato.
Design esterno e vivibilità in coperta
L’hard top in carbonio e la zona di guida
Visivamente, il grande hard top in carbonio è uno degli elementi più caratterizzanti dell’Imagine 130: una struttura ampia ma snella, con montanti che scaricano direttamente sulle fiancate, evitando di intralciare il layout del pozzetto. Nelle immagini ufficiali si nota come la geometria del top dialoghi con le linee tese della tuga e con i forti richiami automotive del parabrezza.
La zona di guida, ben protetta ma non chiusa, permette di timonare anche a velocità prossime ai 50 nodi mantenendo una percezione diretta del mare e della barca, senza turbolenze eccessive né rumori strutturali fastidiosi. L’esperienza al timone, secondo diversi tester, ricorda quella di una grande granturismo sportiva: reattiva, ma sempre leggibile nelle reazioni.
Pozzetto di poppa, area pranzo e piattaforme bagno
A poppa, il layout privilegia la convivialità: un’ampia dinette si sviluppa attorno a un tavolo centrale, trasformabile all’occorrenza in una grande area prendisole. Subito dietro le sedute di guida troviamo un mobile cucina “full size”, con frigorifero di grande capacità, piastra a induzione, lavello e spazi dedicati alle stoviglie, configurato come una vera cucina all’aperto e non come un semplice wet bar.

Sul piano ergonomico è particolarmente riuscito il passaggio centrale verso le piattaforme bagno, che consente di accedere al mare senza interferire con l’area pranzo o con i motori. Le piattaforme laterali sono dimensionate per permettere un uso intensivo della zona balneare, anche con tender o water toys al seguito.
Prua lounge e aree prendisole
La prua è uno degli ambienti più scenografici: una grande chaise longue doppia, dotata di braccioli e maniglie laterali, si abbina a un divano semicircolare rivolto verso poppa, con gavoni sottostanti e un vano dedicato all’ancora. Con l’aggiunta di un tavolino centrale o di pannelli di prolunga, l’intera area può trasformarsi in un immenso prendisole, ideale per fondali bassi e baie riparate.
Nelle fotografie ufficiali emergono chiaramente la qualità delle imbottiture, la cura delle cuciture, l’integrazione di numerosi portabicchieri e dettagli da “beach club” che avvicinano l’Imagine 130 più a uno yacht aperto che a un semplice RIB ad alte prestazioni.
Interni: vita a bordo, comfort in crociera e layout
Cabina armatoriale
L’accesso sottocoperta avviene tramite una porta scorrevole a lato della consolle. Tre gradini portano a un piccolo disimpegno centrale che distribuisce gli spazi in modo razionale: a prua la cabina armatoriale, a poppa la cabina ospiti, sul lato il bagno. L’altezza in ingresso nella cabina di prua sfiora i 2 metri, per poi diminuire verso la testata del letto, con una sensazione complessiva di spazio insolita per un RIB.

La cabina armatoriale è arredata con armadio a tutta altezza, cassettiere e pensili, superfici verticali chiaramente pensate per lunghe permanenze a bordo. Le finiture, come si nota nei materiali fotografici, seguono un linguaggio contemporaneo ma sobrio: legni chiari, superfici laccate e tessuti neutri, senza concessioni al barocco.
Cabina ospiti, bagno e stivaggi
La cabina ospiti di poppa sfrutta il volume sotto il piano di coperta per offrire un letto matrimoniale trasversale, con accesso tramite uno sportello scorrevole. Lo spazio è dedicato principalmente al riposo, ma la larghezza del letto e la sensazione di isolamento acustico la rendono perfetta per una coppia di ospiti o per due ragazzi in crociera.
Il bagno è collocato sul lato opposto e dispone di box doccia separato, lavabo, WC marino e vani portaoggetti. Ancora una volta, il linguaggio progettuale è quello di uno yacht compatto piuttosto che di un gommone, con particolare attenzione a superfici facili da pulire, aerazione naturale e illuminazione. L’insieme consente a quattro persone di vivere a bordo anche per più giorni consecutivi senza sensazione di sacrificio.
Layout

Innovazione, efficienza e comfort dinamico
Efficienza idrodinamica e riduzione dei consumi
La combinazione di carena a steps, tunnel idrosostentanti e tubolari arretrati è studiata per ridurre i consumi alle alte velocità, mantenendo però un assetto neutro e prevedibile. Gli step interrompono il flusso lungo lo scafo, generando cuscini d’aria che diminuiscono la resistenza, mentre i tunnel incrementano la portanza e aiutano a mantenere asciutta la coperta anche con mare formato.
I risultati misurati in prova mostrano come il rapporto tra velocità e consumo rimanga competitivo rispetto ad altri Maxi RIB con potenze analoghe: a 25–26 nodi, un consumo nell’ordine di 150–160 l/h è assolutamente in linea con ciò che ci si attende da una coppia di V12 da 600 hp, soprattutto considerando la sezione immersa e la solidità strutturale necessaria per navigare a oltre 50 nodi.
Comfort, rumorosità e stabilità
Report e prove in mare convergono nel descrivere l’Imagine 130 come un mezzo molto stabile, persino in condizioni impegnative, e sorprendentemente “morbido” negli impatti. A 40 nodi con mare agitato, il Maxi RIB mantiene un andamento sicuro, con rumorosità percepita ridotta grazie sia all’isolamento del comparto motore sia al lavoro fatto da Mercury sul contenimento di vibrazioni e decibel dei V12 Verado.
In aggiunta, la larghezza del baglio e la distribuzione dei pesi conferiscono una stabilità trasversale notevole in rada, caratteristica fondamentale per un mezzo che si propone anche come piattaforma di relax per gruppi numerosi. La combinazione tra forme di carena, larghezza e tubolari rende superflua, nella maggior parte delle condizioni, l’adozione di stabilizzatori attivi.

Scheda tecnica sintetica
- Lunghezza f.t.: 13,00 m
- Larghezza f.t.: 4,57 m
- Pescaggio: circa 1,30 m
- Diametro tubolari: 76 cm – 8 compartimenti
- Persone trasportabili: 18 (Cat. C) / 12 (Cat. B)
- Serbatoio carburante: circa 1200 l
- Serbatoio acqua dolce: 300 l
- Motorizzazione: 2 x fuoribordo fino a 600–650 hp ciascuno
- Potenza consigliata: 1000–1200 hp totali
- Velocità massima (2 x 600 hp, dati cantiere): ~57 nodi
- Velocità di crociera: ~25 nodi
- Cabine: 2 (prua armatoriale + poppa ospiti)
- Posti letto: 4
- Bagni: 1 con box doccia separato
- Categoria CE: B / C
Immagini extra


Posizionamento di mercato e concorrenza
Segmento, fascia di prezzo e ruolo a listino
Lo ZAR Imagine 130 presidia la fascia alta dei Maxi RIB di 13 metri, un segmento in cui il confine tra battello pneumatico e yacht si fa sottile. In termini di posizionamento, si colloca accanto a modelli come Capelli Tempest 44, Tecnorib Pirelli 42, Anvera 42 e altre unità open performanti di pari lunghezza, distinguendosi però per la forte impronta “ZAR” della carena e per la presenza di un vero piano sottocoperta da crociera.
La mancanza di un listino pubblico univoco, tipica delle barche custom di questo livello, non impedisce di collocare l’Imagine 130 nella fascia dei Maxi RIB premium, destinati a una clientela che valuta la barca quanto un’auto di lusso o una residenza di rappresentanza. L’elevato grado di personalizzazione (colori scafo, rivestimenti, configurazioni di coperta) contribuisce a renderlo un prodotto “su misura”.
Competitor diretti e scelte progettuali
Rispetto ai competitor diretti, l’Imagine 130 gioca alcune carte molto precise:
– una carena estremamente sofisticata, con steps e tunnel, che privilegia l’uso “sportivo” anche in mare formato;
– un ponte principale organizzato come un salotto all’aperto, con cucina vera e propria, grandi prendisole e passaggi protetti;
– un piano sottocoperta completo, con due cabine e bagno con doccia separata, che lo avvicina ai cruiser tradizionali di pari misura.
Dove altri Maxi RIB sacrificano l’abitabilità interna per massimizzare la zona living in coperta, l’Imagine 130 cerca un equilibrio più vicino al mondo degli yacht, senza rinunciare alla destinazione d’uso “day-boat” tipica dei battelli pneumatici di alta gamma.
Clientela target e utilizzi tipici
Il profilo dell’armatore tipo è quello di un diportista esperto, spesso già proprietario di imbarcazioni importanti, che cerca un mezzo più flessibile, veloce e facile da gestire rispetto a uno yacht tradizionale, ma senza rinunciare al comfort in crociera. Per il mondo charter di lusso, l’Imagine 130 rappresenta una piattaforma ideale per day-cruise esclusivi, trasferimenti rapidi fra resort e isole, eventi privati e servizi VIP.
Non vanno infine trascurati i potenziali impieghi come barca di rappresentanza per marina, resort cinque stelle e società di servizi nautici di alto profilo, che trovano nel Maxi RIB un prodotto distintivo sia dal punto di vista estetico sia in termini di prestazioni e versatilità.
Video
Risultati, riconoscimenti e prospettive future
Accoglienza del mercato e delle prove in mare
Sin dal lancio, lo ZAR Imagine 130 ha attirato l’attenzione delle principali riviste nautiche internazionali e dei portali di settore, che hanno sottolineato soprattutto la qualità della carena, la capacità di tenuta ad alte velocità e l’equilibrio tra sportività e comfort. Le prove in mare evidenziano un comportamento “tranquillizzante” anche con mare formato, con velocità reali che confermano quanto dichiarato dal cantiere.
L’inserimento dell’Imagine 130 nell’offerta dei principali broker internazionali dedicati ai Maxi RIB e agli yacht sportivi conferma che il modello ha trovato una collocazione ben definita nel panorama globale, diventando di fatto l’ammiraglia simbolo del marchio ZAR Formenti.
Il futuro di ZAR Formenti visto attraverso Imagine 130
Dal punto di vista strategico, l’Imagine 130 è molto più di un semplice nuovo modello: è una dichiarazione di intenti. Dimostra che il cantiere è in grado di giocare ad armi pari nel segmento dei Maxi RIB – yacht, mantenendo il proprio DNA tecnico ma spingendo con decisione su design, comfort e personalizzazione.
Guardando avanti, è plausibile immaginare che le soluzioni introdotte su questa ammiraglia – dalla carena a steps di nuova generazione alla gestione degli spazi di coperta e sottocoperta – verranno progressivamente trasferite anche su modelli di dimensioni inferiori. In questo senso, lo ZAR Imagine 130 non è solo un traguardo, ma un laboratorio viaggiante di idee che anticipa la direzione futura del cantiere e, più in generale, dell’intero segmento dei Maxi RIB mediterranei.



